Verona: protocollo antimafia per il traforo

C’è un «Protocollo antimafia» per il traforo delle Torricelle
Verona. Il Prefetto Perla Stancari e il Sindaco Flavio Tosi hanno sottoscritto oggi il «Protocollo di Legalità» tra Prefettura e Comune di Verona relativo ai lavori per il completamento dell’anello circonvallatorio a nord – traforo delle Torricelle. Il Protocollo impegna la Prefettura e il Comune a costituire una rete di monitoraggio, che consenta il rapido scambio di dati e informazioni sulle imprese che parteciperanno alla realizzazione dell’importante infrastruttura e a rafforzare le misure di prevenzione antimafia, abbassando la soglia sopra la quale attivare i controlli già previsti dalla legge, con particolare riguardo ai sub-appalti e sub-contratti. Alla firma del Protocollo hanno partecipato i rappresentanti degli enti e delle istituzioni che saranno coinvolti nelle verifiche e negli accertamenti previsti dal Protocollo: il questore Michele Rosato, il comandante provinciale dei Carabinieri colonnello Paolo Edera, il comandante del nucleo polizia tributaria della Guardia di Finanza tenente colonnello Carlo Levanti, il tenente colonnello Guido Pieri della Direzione investigativa antimafia di Padova, la dottoressa Rosa Bresala del Magistrato alle Acque nucleo operativo di Verona, la dottoressa Giovanna Longo della Direzione provinciale del Lavoro, l’assessore alle Infrastrutture del Comune di Verona Enrico Corsi. «Ringrazio il Prefetto e i rappresentanti delle forze dell’ordine e degli enti coinvolti –commenta il sindaco Tosi- per l’impegno a portare avanti le verifiche e i controlli previsti da questo Protocollo, per prevenire eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata in quella che, per volume di investimento, complessità e durata dei lavori, è la più grande opera pubblica fra quelle avviate dall’amministrazione comunale di Verona. Si tratta di un percorso di garanzia e di trasparenza che non sarebbe stato obbligatorio, ma che abbiamo scelto di avviare rafforzando ulteriormente le misure previste dalle normative vigenti, in modo da offrire ai cittadini la massima sicurezza. Le cordate di imprese aggiudicatarie dell’appalto per la realizzazione del Passante nord sono robuste e affidabili, ma l’eventuale rischio di inquinamenti viene dalle decine di sub-appalti di lavori, servizi e forniture connessi con la costruzione dell’opera, sui quali vogliamo sia esercitata la massima vigilanza. Analogo Protocollo verrà sottoscritto anche per un’altra grande opera, il filobus –conclude Tosi- anche se sarà applicato in maniera differente, poichè per quell’infrastruttura è ormai imminente la firma del contratto». «Con questo Protocollo il Comune di Verona si impegna a far inserire nel contratto di concessione –spiega il Prefetto Stancari- l’obbligo per il concessionario di comunicare tempestivamente alla Prefettura i dati relativi alle società e imprese a cui si intende affidare o sub-appaltare lavori, servizi, noli, trasporti o fornitura di materiali facenti parte integrante del ciclo produttivo o comunque strettamente inerenti alla realizzazione dell’opera. L’obbligo per il concessionario di conferimento dei dati riguarda i contratti e gli affidamenti di lavori per importo superiore a 200 mila euro; i contratti di fornitura di beni e servizi per importo superiore a 100 mila euro; i subappalti di lavori per importo superiore a 50 mila euro. Inoltre il Comune si impegna a far inserire nei contratti con le imprese coinvolte nella realizzazione dell’opera apposita clausola in forza della quale, nel caso che le “informazioni antimafia” abbiano dato esito positivo, il contratto è risolto di diritto e all’impresa è applicata una penale a titolo di liquidazione forfettaria dei danni del 10 per cento del valore dello specifico contratto. Il Comune di Verona si impegna infine a segnalare alla Prefettura ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità che venga avanzata nel corso dell’esecuzione dei lavori».

13 agosto 2012