TEATRO – Padre Puglisi a San Fermo della Battaglia (CO)

 

 

 

15 settembre 2023  – Il debutto della pièce scritta da Elisa Salvaterra è avvenuto proprio nel giorno del 30mo anniversario della morte di don Pino Puglisi
, il sacerdote nato il 15 settembre a Brancaccio, quartiere di Palermo e lì ucciso da Cosa Nostra il 15 settembre 1993.
Lo spettacolo teatrale, ispirato dal libro “A testa alta”, scritto dalla giornalista Bianca Stancanelli, è nato nell’ambito di un progetto sui temi della legalità, dell’onestà, del coraggio e del mettersi in gioco in prima persona che Elisa Salvaterra ha creato e lasciato da portare avanti.
 
 
 
 
Sul palco ad interpretare i personaggi di “Pinuzzo. U parrinu pei beni”ci saranno: Stefano Dragone, Paui Galli e Claudia Gaffuri, già interprete protagonista con LUCA ZINGARETTI nel ruolo di FIAMMETTA BORSELLINO nel film “Paolo Borsellino i 57 giorni
 

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Tre anni prima di essere ucciso padre Pino Puglisi, che a volte si firmava 3P come un personaggio dei fumetti, accettò l’incarico di parroco nel quartiere Brancaccio di Palermo. Quella scelta gli costò la vita per mano della mafia. Una giornalista di “Panorama” studia l’omicidio (i responsabili hanno confessato), ma soprattutto la situazione tragica del quartiere, l’impegno del prete con i bambini e il suo tentativo di ottenere per Brancaccio almeno le infrastrutture fondamentali del vivere civile

 


“Pinuzzo”, l’omaggio di Gàidaros Teatro a Don Puglisi

Venerdì 15 settembre, alle ore 21, l’Auditorium Comunale di via Lancini a San Fermo della Battaglia, in occasione del 30° anniversario dell’omicidio di Don Puglisi, ospiterà lo spettacolo teatrale dal titolo Pinuzzo, U Parrinu Pei Beni, liberamente tratto dal libro A Testa Alta di Bianca Stancanelli, un progetto di Elisa Salvaterra con Stefano Dragone, Claudia Gaffuri e Paui Galli, per la drammaturgia di Gaidaros Teatro, la regia tecnica di Stefano Andreoli e la realizzazione scenica di Gianni Raso, una produzione Gaidaros Teatro e Comune di San Fermo della Battaglia.

TRAMA DI PINUZZO, U PARRINU PEI BENI
ùBrancaccio, periferia dimenticata di Palermo, terra di un atroce delitto.
Una tipica barberia siciliana tenuta viva da due fratelli che resistono alla voglia di scappare da un dolore insopportabile.
Una giovane ragazza convinta del potere rivoluzionario delle parole.
L’ incontro di queste tre anime, il bisogno di dimenticare accanto al desiderio di poter fare memoria.
Una storia da raccontare, quella di Don Puglisi, quella delle stragi nell’Italia dei primi anni Novanta.
Scene come fotogrammi di una vita: la strada; il centro; le processioni; le minacce; il coraggio nella solitudine; lo sparo.

DON PINO PUGLISI
Don Giuseppe Puglisi, detto Pino (Palermo, 15 settembre 1937 – Palermo, 15 settembre 1993), è stato un presbitero e educatore italiano, ucciso da Cosa nostra nel giorno del suo 56º compleanno a causa del suo costante impegno evangelico e sociale.
Il 25 maggio 2013, sul prato del Foro Italico di Palermo, davanti a una folla di circa centomila fedeli, è stato proclamato beato. La celebrazione è stata presieduta dal cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, mentre a leggere la lettera apostolica di beatificazione è stato l’arcivescovo emerito Salvatore De Giorgi, delegato da papa Francesco. È stato la prima vittima di mafia riconosciuta come martire della Chiesa. CIAO COMO  12.9.2023

 

 

 

Beato Pino Puglisi

 

 

 

NEWS COMUNE DI SAN FERMO DELLA BATTAGLIA

 

 

 

 

 

Tra gli interpreti CLAUDIA GAFFURI, (Fiammetta Borsellino nel film PAOLO BORSELLINO, I 57 GIORNI)