CASTELFRANCO VENETO – Mozione sospesa e rissa sfiorata. No alla dedica di un parco agli agenti di scorta vittime di Capaci e Via D’Amelio

GAZZETTINO VENETO –  TREVISO 28 maggio 2025

“Il Sindaco Marcon si è scagliato, stile Bandecchi, contro il Consigliere Boldo”

Castelfranco, dura presa di posizione delle minoranze dopo i fatti di ieri sera in consiglio comunale. La replica del Sindaco.

CASTELFRANCO VENETO – Consiglio comunale senza precedenti, ieri sera a Castelfranco Veneto, in chiusura del quale il primo cittadino, Stefano Marcon, ha accantonato le argomentazioni dialettiche per passare alle vie di fatto, ma senza riuscire nell’intento di raggiungere il consigliere comunale di minoranza Alessandro Boldo grazie all’intervento dei componenti della maggioranza che lo hanno bloccato, scongiurando il contatto fisico. Oggi tutti i gruppi di minoranza hanno diramato una nota ufficiale su quanto accaduto, partendo dalla mancata approvazione della mozione firmata dal consigliere Diego Giovine (gruppo misto) volta a intitolare un parco pubblico cittadino, alla memoria degli agenti di scorta trucidati nelle stragi perpetrate dalla mafia per colpire i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ma ecco il contenuto integrale del comunicato sottoscritto da “Tutti i consiglieri di minoranza”.

«Con questa nota intendiamo denunciare i gravi fatti che hanno avuto luogo nel consiglio comunale del 26 maggio c.m. quando al punto 10 dell’o.d.g. era prevista la votazione su una mozione presentata dal consigliere Diego Giovine che chiedeva di intitolare il parco pubblico di Bgo Padova ai poliziotti massacrati nelle stragi di Capaci e via D’Amelio. La maggioranza ha deciso di votare la sospensione della votazioneaggrappandosi ad un cavillo del regolamento interpretandolo faziosamente, per bocca del consigliere Dussin e del Sindaco, con l’avvallo del Presidente del Consiglio Comunale Gianluca Didoné e della segretaria comunale. Si tratta di un fatto mai accaduto nel Consiglio Comunale, a memoria di chi ha una quarantennale esperienza. Un gravissimo precedente che di fatto limita arbitrariamente la funzione del consigliere comunale, con grave vulnus all’esercizio democratico dei suoi compiti. Un potere arbitrario del Presidente, senza appiglio normativo, che ha abdicato al suo ruolo di garante dell’imparzialità e delle regole del processo democratico, prestandosi a coprire una vergognosa, arrogante e autoritaria posizione della maggioranza. Preme evidenziare che si è trattato di un’azione posta in essere con il preciso obiettivo di coprire l’acceso scontro fra gli esponenti dei partiti di maggioranza, in particolare tra Lega e Fratelli d’Italia, ed evitare imbarazzi potenzialmente dannosi alla tenuta in saldo dell’amministrazione corrente.

Nel merito, si è tradotto altresì in una offesa imperdonabile con gravissima mancanza di rispetto istituzionale, umano e politico nei confronti di chi, nell’esercizio del suo dovere per la difesa della democrazia e della legalità, è rimasto vittima massacrata nei due attentati più spaventosi che hanno segnato in modo indelebile la storia del nostro paese nella lotta alla mafia. A qualche mese dalla proposta del consigliere Rizzodi esprimere solidarietà alle forze dell’ordine, con l’intento palesemente strumentale di un meschino obiettivo politico, non si è udita nessuna parola di sostegno alla mozione provenire dai banchi della maggioranza. Sull’altare dei conflitti inconfessabili tra Sindaco, Giunta, e maggioranza è stata nuovamente sfregiata e uccisa la memoria dei servitori dello Stato e della nostra libertà, ad appena tre giorni dal 33° anniversario della strage di Capaci. A rendere ancor più grave il tutto, al termine del Consiglio Comunale il Sindaco, in evidente difficoltà, si è scagliato trattenuto a stento dai colleghi della maggioranza, stile Bandecchi, contro il Consigliere Boldo sotto lo sguardo esterrefatto di tutti i consiglieri. Una pagina nera, la più nera della storia politica e democratica di Castelfranco Veneto
».

Sull’accaduto il Sindaco Stefano Marcon a poi divulgato una dichiarazione ufficiale che riportiamo integralmente. Eccola:
«Non cadremo nella provocazione di un’opposizione che invece di svolgere il suo compito in maniera corretta cerca solo di alzare i toni, travisando la realtà. Realtà che purtroppo non può essere alterata dalle fake news, perché le immagini in streaming del Consiglio Comunale dimostrano tutto il contrario anzi, quello che emerge è una minoranza alla ricerca costante dello scontro, con attacchi diretti non solo alla maggioranza, e fin qui potrebbe anche passare, ma alla professionalità del Segretario Comunale, incalzata con modi e toni inaccettabili. Credo che questa volta si sia passato il limite. E soprattutto, credo che ancora una volta l’opposizione si sia dimostrata completamente distaccata dalla realtà e dai problemi dei cittadini, sempre pronta a fare battaglia sulla forma senza portare alcun risultato a livello di sostanza. Come Amministrazione comunale invece, intendiamo continuare a lavorare ogni giorno fattivamente per i cittadini, in questo difficile momento storico. Le chiacchiere da bar le lasciamo agli altri».