PSF e Cisl Como incontrano il Prefetto – Como 29.3.2012

 

COMO 29 marzo 2012

Cisl Como e Centro Studi Sociali contro le mafie “Progetto San Francesco” dal Prefetto

Per lo sviluppo servono impegni e responsabilità, a Como puntiamo sul welfare della legalità” – Così Gerardo Larghi segretario generale della Cisl lariana a margine dell’incontro con il Prefetto di Como Dottor Michele Tortora.

Oggi in Prefettura i vertici della Cisl lariana, insieme al Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco, hanno incontrato il Prefetto di Como,Michele Tortora sul tema della legalità quale condizione per lo sviluppo.
Oggi per uscire dalla crisi servono responsabilità, attenzione e proposte strategiche che vedano come caposaldo la legalità. Occorre una nuova sinergia tra le istituzioni e le parti sociali, con al centro le proposte urgenti per il lavoro, capace di individuare le tre priorità per la competitività: responsabilità sociale, recupero del territorio e nuove risorse economiche per lo sviluppo” – Gerardo Larghi segretario generale della Cisl di Como – “Serve in sintesi un nuovo welfare della legalità”.

Con i vertici della Cisl all’appuntamento nel Palazzo del Governo anche Claudio Ramaccini Consigliere Nazionale del Progetto San Francesco e Alessandro de Lisi, Direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco.

La crisi sta mettendo a disposizione della ‘ndrangheta imprese in difficoltà e debiti personali, costruendo altre opportunità agli uomini delle cosche per coltivare il consenso sociale anche nel territorio comasco” – de Lisi sottolinea i rischi della presenza della criminalità organizzata – “Sono urgenti pertanto una nuova responsabilità della politica e delle imprese per ripartire, recuperando capitali per il “credito sociale” dai soldi confiscati ai mafiosi e dalla lotta all’evasione fiscale. Dobbiamo scrivere tutti insieme il manifesto di responsabilità sociale contro le mafie, primo passo per il welfare della legalità, opportuna cura per il territorio economicamente stremato ma non piegato alle pressioni dei criminali.

Rassegna Stampa