Dopo Cermenate, Monasterace e Cadorago altri nove comuni aderiscono al Progetto San Francesco “Occorre un nuovo patto sociale contro le mafie, che parta dal welfare della legalità e tenga dritta la barra su lavoro, come punto fermo, e sulla responsabilità sociale”.
Dopo Cermenate, Monasterace e Cadorago altri nove comuni aderiscono al Progetto San Francesco “Occorre un nuovo patto sociale contro le mafie, che parta dal welfare della legalità e tenga dritta la barra su lavoro, come punto fermo, e sulla responsabilità sociale”.Fino Mornasco, Grandate, Cantù, Villaguardia, Cassina Lizzardi, Casnate con Bernate, Cucciago, Figino Serenza, Vertemate con Minoprio sono le altre amministrazioni che aderendo al Progetto San Francesco arricchiscono e rigenerano la rete dei comuni attenti alle pressioni criminali nel mondo del lavoro. Tale adesione ha una duplice vocazione pubblica, dare vita al distretto della responsabilità sociale, tutelato anche da un marchio civico di denominazione controllata di responsabilità sociale, e rafforzare le barriere contro i rischi delle infiltrazioni criminali a danno del mondo del lavoro e del territorio stesso. “La crisi sta impegnando le amministrazioni comunali in una stagione difficilissima a difesa del welfare locale, e a questo occorre aggiungere le pressioni criminali alle piccole e medie imprese ricattabili sul piano economico per la stretta del credito, per fare di un’emergenza diffusa una vera e propria svolta storica nelle relazioni sociali, economiche e culturali”- così Alessandro de Lisi direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie durante la riunione voluta dal Comune di Cermenate – dove ha sede in una ville confiscata alla ‘ndrangheta proprio il PSF – per scrivere insieme alle altre amministrazioni un manifesto territoriale per la responsabilità sociale e contro le mafie. Durante i lavori è stato deciso anche un calendario delle prossime comuni iniziative: un tour della responsabilità sociale e contro le mafie nei comuni aderenti e nei nuovi che via via si stanno aggiungendo in queste ore, un appuntamento con Ivan Lo Bello vice presidente nazionale di Confindustria sul welfare della legalità, la presentazione di un marchio territoriale di denominazione civica protetta contro le mafie a certificazione di un Indice di Responsabilità Sociale, un manifesto territoriale antimafia da consegnare al Prefetto di Como per una maggiore partecipazione popolare verso il protocollo provinciale antimafia. “A Cermenate è iniziato un percorso che vuole invitare alla partecipazione di tutti i protagonisti sociali nell’elaborazione di un welfare della legalità, coinvolgendo le associazioni storiche e impegnate, le amministrazioni, le imprese responsabili, gli istituti di credito e il mondo della cultura e oggi con queste altre città in effetti nasce il nucleo del Distretto della Responsabilità Sociale, dove le imprese e il lavoro siano punto fermo di un processo di innovazione culturale ed economica, antidoto ai ricatti delle cosche e tutela del ruolo sociale dei lavoratori e degli enti locali” a chiusura dei lavori il Sindaco di Cermenate Mauro Roncoroni.