Un altro passo importante nella realizzazione di un manifesto territoriale contro le mafie nella provincia di Como.
segue news, foto e rassegna stampa
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- Il Sole 24ore 02.07.2012
- Il Sole 24ore 25.06.2012
- La Provincia 23.6.2012
- Il Corriere di Como 23.6.2012
- Il Giorno 23.6.2012
- Conquiste del Lavoro 23.6.2012
- La Provincia 22.06.2012
- Corriere di Como 22.06.2012
- NadirPress – 21.6.2012
Venerdì 22 giigno, nella sede della Fraternità francescana di Cermenate (CO), Raffaele Bonanni con Ivan Lo Bello, vice presidente nazionale di Confindustria, hanno incontrato i vertici sindacali le istituzioni e la cittadinanza e in tale occasione i sindaci promotori, con il Progetto San Francesco, del Distretto della responsabilità sociale, hanno consegnato al vertice di Confindustria una lettera d’invito per il lavoro comune.
Sono intervenuti alla tavola rotonda ” Libertà, legalità e partecipazione per un progetto di bene comune” :
- Raffaele Bonanni – Segretario generale Cisl
- Domenico Pesenti – Segretario generale Filca Cisl
- Agusto Cianfoni – Segretario Generale Fai Cisl
- Gigi Petteni – Segretario Generale Cisl Lombardia
- Gerardo Larghi – Segretario generale Cisl Como
- Lionello Mancini – Editorialista Sole 24 Ore
- Nicola Borzi – Economia Sole 24 Ore
- Ivan Lo Bello – Vice Presidente Confindustria
- Mauro Roncoroni- Sindaco di Cermenate
- Padre Antonio Garau – Presidente Jus Vitae
- Benny Madonia – Segretario generale Siulp Lombardia
News Nadir Press Agency – Festa della Musica Filca Fai Cislù
Campo Scuola Nazionale Filca Cisl – Il Diario di bordo
UN “POOL SOCIALE” CONTRO LE MAFIE di Vanni Petrelli – 25 giugno 2012
“Un ‘pool sociale’ che affianchi magistrati e forze dell’ordine nella lotta alle mafie. Perché la battaglia per la legalità non si vince solo con la repressione ma con l’impegno di tutti nella società”. È il pensiero forte emerso a Cermenate, nel corso della tavola rotonda organizzata dalla Filca-Cisl nazionale a conclusione del Campo-scuola, organizzato come ogni anno dalla categoria e dedicato al bene comune, all’impegno sociale ed alla legalità. Una scelta non casuale quella di Cermenate, perché nella cittadina comasca, in una villetta confiscata alla ‘ndrangheta, ha sede il centro studi sociali contro le mafie del ‘Progetto San Francesco’. La dimostrazione che la mafia è una realtà ben radicata anche al nord, e già da alcuni decenni. Ma anche che le forze sociali, il sindacato, non si limitano a sterili proclami ma sono impegnati quotidianamente e in prima linea nel rispetto delle regole e nella lotta alle illegalità.
“C’è un intero corpo sociale – ha affermato Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl – che sostiene civilmente magistrati e forze dell’ordine, dando loro indicazioni concrete che solo chi ha occhi e orecchie nei posti di lavoro può offrire”. Il leader della Cisl ha chiesto modifiche al comportamento della Pubblica amministrazione per quanto riguarda le forniture e gli appalti: “Ci sono gare vinte anche con il 60% di ribasso. Per le aziende gestite dalla malavita il costo del denaro è più basso, e in questo modo riescono ad annullare la concorrenza fatta dalle aziende virtuose, realizzando opere di qualità scadente, a danno della collettività e provocando un vero degrado nel rapporto con i lavoratori”. Concetto sul quale ha insistito anche il segretario generale della Filca-Cisl, Domenico Pesenti: “Da tempo chiediamo che venga introdotto il principio del ‘massimo ritorno’, che si oppone al massimo ribasso, un sistema utilizzato negli appalti e nemico della sicurezza nei cantieri e del mercato leale”.
Per Ivan Lobello, vicepresidente di Confindustria, “la mafia si combatte anche con l’impegno delle forze sociali non repressive, con la consapevolezza che l’illegalità è un problema dei territori, ed è lì che va combattuta”. Alla tavola rotonda hanno partecipato anche i segretari generali della Fai-Cisl, Augusto Cianfoni e della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, padre Antonio Garau di Jus Vitae, Lionello Mancini, editorialista del Sole24Ore e Mauro Roncoroni, primo cittadino di Cermenate.