Il ricordo di Chinnici, magistrato di grande valore e coraggio – scrive il Capo dello Stato – richiama il lavoro paziente e la lungimirante scelta di una strategia moderna di investigazione per combattere con efficacia il fenomeno mafioso nelle sue radici piú profonde, nei suoi interessi economici e nei suoi legami internazionali” 29 anni fa il vile attentato in cui persero la vita il giudice Rocco Chinnici, gli addetti alla sua sicurezza, maresciallo Mario Trapassi e appuntato Salvatore Bartolotta, e il portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi- Ideatore del ‘pool’, che creò per evitare l’isolamento dei magistrati, fin dall’inizio della sua attività aveva capito che per sconfiggere la mafia era necessaria un’adeguata azione repressiva che desse allo Stato un volto nuovo, forte, capace di ottenere consensi perchè, come spesso ebbe a dichiarare, ‘senza una nuova coscienza da soli non ce la faremo mai’.