21 SET – Nel corso della sua ”carriera” che dura da venti anni, la Direzione Investigativa antimafia ha consentito il sequestro di beni per circa 12 miliardi, mentre circa tre miliardi sono stati confiscati. Solo negli ultimo tre anni, dal 2009, l’attivita’ si e’ concretizzata nel sequestro di beni del valore di circa otto miliardi e nella confisca di patrimoni per oltre due miliardi di euro. Inoltre, per quanto riguarda l’azione di repressione giudiziaria, sono stati eseguiti 6 mila provvedimenti restrittivi nei confronti di persone inserite nei sodalizi mafiosi, mentre sono state avviate oltre 150 mila segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. I dati sono di gran rilievo e fanno dire al Procuratore nazionale anitimafia, Piero Grasso, nel corso della cerimonia per la celebrazione dei venti anni della Dia, alla presenza del ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, e dei vertici delle forze dell’ordine e della magistratura: ”La Dia e’ un unicum”, che ”anche sotto il profilo economico e’ stato un ottimo affare. In venti anni ha fatto sequesti e confische di molto superiori ai suoi costi di gesione”. ”Bisogna mantenerne l’efficienza”, ha aggiuto Grasso, ”non depauperare in termini legislativi, economici e di risorse umane”. Per ricordarne i venti anni e l’uccisione nel 1990 del giudice Rosario Livatino, che ricorre oggi, e’ stato emesso un francobollo dedicato che lo ritrae assime a Giovanni Falconi Paolo Borsellino, con lo stemma della Direzione Investigativa Antimafia. (ANSA).