Ma quello della Fiat non è stato l’unico argomento toccato dal leader della Cisl, che si è soffermato in particolare sui temi della legalità. “Credo che questo Paese abbia bisogno di una nuova cultura”, ha spiegato. “Possiamo fare tutte le leggi possibili, ma c’è bisogno di un maggiore impegno civile”, ha aggiunto, rispondendo alla domanda di un giornalista sul ddl anticorruzione. “Dobbiamo preparare di più i giovani alla legalità – ha detto – c’è necessità di più formazione. I ragazzi hanno bisogno di riferimenti precisi e il sindacato si deve porre a riferimento presto. Norme sì – ha sottolineato – ma impegno più grande da parte di chi possiede una rete diffusa sul territorio”. Un territorio che, al Sud, per Bonanni resta schiavo del malaffare. “Il problema qui non è il costo della manodopera, anche perchè i livelli di retribuzione sono quasi polacchi se non addirittura romeni”, ha chiosato, rispondendo a una domanda sulla difficile situazione occupazionale in Campania, dove scarseggiano gli investitori che preferiscono altre mete per avviare le proprie iniziative. “Quando qualcuno vuole investire qui – ha detto Bonanni – deve fare i conti con la camorra, con servizi inefficienti e costosi, con tasse locali superiori al nord del Paese”.
Conquiste del Lavoro 20.10.2012