La CISL da anni è in prima fila nell’impegno per la legalità nel Paese. Lo testimonia Il Progetto San Francesco, gestito insieme alle categorie degli edili (FILCA-CISL), dei bancari ed assicurativi (FIBA-CISL) e degli operatori della Polizia di stato(SIULP) che, oltre a presidiare quotidianamente la legalità nei luoghi di lavoro (con particolare attenzione agli appalti, al lavoro nero, alla regolarità contributiva, alla sicurezza e alle infiltrazioni dell’economia criminale )ha realizzato a Cermenate (Como) un Centro di studi e formazione sulla legalità, con sede in un’immobile espropriato ad un esponente dalla n’drangheta.
Bancari. Fiba Cisl critica sull’approvazione da parte del Senato della legge anti corruzione: “E’ del tutto inadeguata ad affrontare la gravità e l’estensione del fenomeno corruzione nel nostro Paese”
Gallo: “La corruzione è un problema morale, civile, politico, economico che contribuisce a sprofondare il Paese ai margini dei circuiti virtuosi dello sviluppo globale”
“La legge anti corruzione è del tutto inadeguata ad affrontare la gravità e l’estensione del fenomeno corruzione nel nostro Paese. La corruzione è un problema morale, civile, politico, economico che contribuisce a sprofondare il Paese ai margini dei circuiti virtuosi dello sviluppo globale”. E’ quanto si legge nella dichiarazione diGiuseppe Gallo, Segretario generale Fiba Cisl
Aver ridotto, tra altri limiti, la pena da 12 a 8 anni per il reato di concussione (art.317 C.P.) nella fattispecie dell’ “induzione” da parte del pubblico ufficiale ai fini di ottenere da terzi denaro o altre utilità, con il conseguente abbattimento dei tempi di prescrizione da 15 a 10 anni e l’inevitabile estinzione di una gran quantità di processi tutt’oggi pendenti, suona provocatorio e paradossale trattandosi della fattispecie dominante di corruzione nel nostro Paese. Non meno della possibilità di ricandidarsi per Presidenti o Consiglieri Regionali concussori che la normativa attuale impedisce. Prevedere, egualmente, per il “traffico di influenze” , praticato dall’intermediario dell’illecito pubblico, pene minori del millantato credito, toglie ogni dubbio sull’impotenza della Legge anti corruzione ad incidere su un fenomeno di tale gravità. Lascia, inoltre, sgomenti la conferma della depenalizzazione berlusconiana del falso in bilancio.
La CISL da anni è in prima fila nell’impegno per la legalità nel Paese. Lo testimonia Il Progetto San Francesco, gestito insieme alle categorie degli edili (FILCA-CISL), dei bancari ed assicurativi (FIBA-CISL) e degli operatori della Polizia di stato(SIULP) che, oltre a presidiare quotidianamente la legalità nei luoghi di lavoro (con particolare attenzione agli appalti, al lavoro nero, alla regolarità contributiva, alla sicurezza e alle infiltrazioni dell’economia criminale )ha realizzato a Cermenate (Como) un Centro di studi e formazione sulla legalità, con sede in un’immobile espropriato ad un esponente dalla n’drangheta.
Egualmente la campagna sull’anti riciclaggio, condotta con oltre 150 assemblee di formazione in tutte le banche italiane per favorire la corretta applicazione delle disposizioni di legge in materia di segnalazione delle operazioni sospette; segnalazioni che, nell’ultimo triennio, sono aumentate di quasi il 400%!!!
Per queste ragioni la FIBA-CISL chiede, con fermezza, al Parlamento ed al Governo di riformulare, la legge anti corruzione in termini di assoluto rigore ed efficacia.
Ufficio stampa Fiba Cisl
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(AGENPARL) – Roma, 24 ott – “La legge anti corruzione approvata dal Senato è del tutto inadeguata ad affrontare la gravità e l’estensione del fenomeno corruzione nel nostro Paese. La corruzione è un problema morale, civile, politico, economico che contribuisce a sprofondare il Paese ai margini dei circuiti virtuosi dello sviluppo globale. Aver ridotto, tra altri limiti, la pena da 12 a 8 anni per il reato di concussione (art.317 C.P.) nella fattispecie dell’ induzione da parte del pubblico ufficiale ai fini di ottenere da terzi denaro o altre utilità, con il conseguente abbattimento dei tempi di prescrizione da 15 a 10 anni e l’inevitabile estinzione di una gran quantità di processi tutt’oggi pendenti, suona provocatorio e paradossale trattandosi della fattispecie dominante di corruzione nel nostro Paese. Non meno della possibilità di ricandidarsi per Presidenti o Consiglieri Regionali concussori che la normativa attuale impedisce. Prevedere, egualmente, per il traffico di influenze, praticato dall’intermediario dell’illecito pubblico, pene minori del millantato credito, toglie ogni dubbio sull’impotenza della Legge anti corruzione ad incidere su un fenomeno di tale gravità. Lascia, inoltre, sgomenti la conferma della depenalizzazione berlusconiana del falso in bilancio. La CISL da anni è in prima fila nell’impegno per la legalità nel Paese. Lo testimonia Il Progetto San Francesco, gestito insieme alle categorie degli edili (FILCA-CISL), dei bancari ed assicurativi (FIBA-CISL) e degli operatori della Polizia di stato(SIULP) che, oltre a presidiare quotidianamente la legalità nei luoghi di lavoro (con particolare attenzione agli appalti, al lavoro nero, alla regolarità contributiva, alla sicurezza e alle infiltrazioni dell’economia criminale )ha realizzato a Cermenate (Como) un Centro di studi e formazione sulla legalità, con sede in un’immobile espropriato ad un esponente dalla n’drangheta. Egualmente la campagna sull’anti riciclaggio, condotta con oltre 150 assemblee di formazione in tutte le banche italiane per favorire la corretta applicazione delle disposizioni di legge in materia di segnalazione delle operazioni sospette; segnalazioni che, nell’ultimo triennio, sono aumentate di quasi il 400%!!! Per queste ragioni la FIBA-CISL chiede, con fermezza, al Parlamento ed al Governo di riformulare, alla Camera dei Deputati, la legge anti corruzione in termini di assoluto rigore ed efficacia”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Gallo, Segretario Generale Fiba – Cisl