“Oggi è la giornata del dolore, ventuno anni fa venivano uccisi a Capaci Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e con loro gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Con loro furono coinvolti anche altri servitori dello Stato, come Angelo Corbo, Paolo Capuzzo, Giuseppe Costanza e Gaspare Cervello sopravvissuti, ma che ancora oggi soffrono senza tregua per quel che hanno vissuto.
Oggi è anche la giornata della memoria e dell’impegno, perché non avrebbe senso ricordare senza promuovere, ancora con più forza, l’impegno della lotta alle mafie.
Per noi significa una nuova stagione di responsabilità e di proposte sociali contro le mafie nel mondo del lavoro: credito alle famiglie e alle politiche attive del lavoro, premialità alle imprese perbene che pubblicano la certificazione antimafia e siglano il loro impegno per le white list, equo canone per le attività produttive che aderiscono al consumo critico e ad Addio Pizzo.
Accanto a questo una nuova rete di credito etico per le famiglie e per i lavoratori, recuperando le risorse dai capitali confiscati alle mafie” – così Alessandro de Lisi in rappresentanza del Centro Studi Sociali Contro le mafie Progetto San Francesco, insieme a Claudio Ramaccini e Benny Madonia, e a Leonardo Palmisano della Segreteria Provinciale CISL dei Laghi e al termine della commemorazione della strage di Capaci in Tribunale estremamente sobria e composta, presenti i vertici istituzionali e delle forze investigative, il sindaco di Como Lucini e il Prefetto di Como Michele Tortora.