La gravissima crisi economica oggi è collegata ad altre crisi sociali, etiche, morali ed economiche, in una treccia che rischia di strangolare la società civile e il mondo del lavoro. Come in una slavina sociale tutto il modello di welfare rischia di scivolare a valle e lì essere sepolto dal populismo e dal qualunquismo delle emergenze. Il Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco si schiera con la proposta di legge popolare che metterà un tetto agli stipendi dei manager delle banche e delle assicurazioni avanzata dalla Fiba e dalla Cisl. Al contempo vogliamo chiedere a tutti i soci del Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco di sostenere la raccolta firme, dalla Calabria alla Liguria e soprattutto in quei comuni che già lavorano da tempo ad un progetto comune di responsabilità sociale. La lotta alle mafie è un capitolo della responsabilità sociale e questa legge rafforzerebbe una nuova stagione di moralità e solidarietà indispensabili per lo sviluppo di un nuovo modello sociale.
Banche- Bonanni – Stop a stipendi top manager
Bonanni presenta in Cassazione la “legge popolare” per tetto a retribuzioni
Mercoledì 29 maggio, alle ore 10,00, in Corte di cassazione, erano presenti Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl e Giulio Romani, segretario generale Fiba Cisl, ad apporre le prime firme perpresentare il disegno di legge che regolamenta e limita il tetto alle retribuzioni del top management.
Dopo la firma, si è tenuto un breafing con i giornalisti all’ingresso della Corte di Cassazione in Piazza Cavour.
Secondo la Cisl e la Fiba Cisl, i compensi dei top manager hanno raggiunto in questi anni valori intollerabili agli occhi di ogni cittadino, specialmente di coloro che arrancano a causa della crisi e d iquelli che hanno ben chiare le responsabilità di alcuni manager bancari di fronte alla recessione.
Il disegno di legge preparato dalla Fiba prevede un tetto per la retribuzione fissa di 294 mila euro(pari a quello dei manager pubblici) e un rapporto di 1:1 per il salario variabile (come da indicazioni europee).
L’iniziativa era stata presentata al recente congresso della federazione dei bancari della Cisl. “Questa iniziativa – ha dichiarato il neo segretario della Fiba Cisl, Giulio Romani – è la prima di una serie di iniziative che la Fiba e la Cisl intendono mettere in campo per contribuire alla riforma delle finanza e dei mercati finanziari e per rilanciare il ruolo dei lavoratori nella società e nel sistema bancario eassicurativo. La vera emergenza del Paese ha un nome: si chiama equità.”
“Sosteniamo l’iniziativa – ha dichiarato il leader della Cisl Raffaele Bonanni – perché è necessario porre fine alla cultura dell’irresponsabilità . Non è possibile che i rubinetti del credito siano chiusi per i cittadini e le imprese mentre quelli per i bonus vengano lasciati aperti. Meno soldi per bonus e stipendi del top management e più soldi per il lavoro, per una giusta ed equa risposta alla crisi.”