Fino Mornasco, lì 13 giugno 2013
COMUNE DI FINO MORNASCO
Prov. di Como
Ai rappresentanti delle Istituzioni e Associazioni di cui alla mail
c/o LORO SEDI
Oggetto: incontro per il governo della socialità, bene confiscato di Socco
La crisi può rivelarsi come un bancomat per la criminalità organizzata. I clan immettono denaro nero e grigio, da ripulire o da legittimare, e ne traggono consenso sociale, radicamento, favoreggiamento grazie alla tanta e nuova disperazione economica e occupazionale. Semplificando i processi evolutivi delle strategie politiche delle mafie, si può dire che la linea del fronte della guerra tra lo Stato e le sue diverse Istituzioni contro le mafie si sia assestata al centro del mondo del lavoro. Tale scontro non può più essere combattuto con le consuete strategie, seppur efficaci sul piano del crimine, ma serve una nuova stagione di coesione sociale. La delega di legalità e la delega relativa di responsabilità sociale sarebbero rischiosamente inutili. Occorre recuperare una maggiore consapevolezza del ruolo di cittadinanza, di impresa e di lavoratori.
Abbiamo operato in un comune sentire verso una sempre maggiore inclusione culturale contro le diffuse e diverse illegalità, stipulando una convenzione e oggi accrescendo la partecipazione della cittadinanza per il progetto di recupero del bene confiscato di Socco. Serve adesso un programma più ampio di governo della socialità, che includa le ordinarie e urgenti attività sociali, i programmi culturali, le linee di attività per gli anziani e per l’orientamento e l’accompagnamento per i giovani, fino alla ricostruzione sociale della filiera del credito, azioni di responsabilità sociale e, infine, il suddetto recupero del bene confiscato alle mafie di Socco per farne case per i soggetti più fragili.
Per riuscire in questa scommessa di riforma e di ottimizzazione delle relazioni sociali e istituzionali occorre la partecipazione di tutti e la cessione di una parte di ruolo di ciascuno. Ci rivolgiamo alle Istituzioni locali e territoriali, del Governo e Religiose, al Sindacato, alle Associazioni, ai Coordinamenti e ai Comitati, con l’invito a realizzare un programma di partecipazione condiviso, capace di guardare oltre la crisi, con coerenza e urgenza.
Il recupero del bene confiscato di Socco deve essere pertanto il pretesto per provare a realizzare in piccolo un nuovo modello sociale di responsabilità e di sostenibilità economica e civica. A tal proposito, Regione Lombardia ha finanziato le opere di ristrutturazione: occorre dunque trovare le energie per la progettazione, oggi affidata con stima all’architetto Caterina Biondi, e per la programmazione delle diverse fasi esecutive e di promozione sociale.
Pertanto si invita a partecipare all’incontro fissato per:
28 Giugno alle 20.30
presso il Polo Civico di Socco
(via Indipendenza n. 2, Fino Mornasco) al primo appuntamento pubblico dedicato al percorso comune dal bene confiscato al bene comune
Il Sindaco di Fino Mornasco – Giuseppe Napoli
Il Direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco -Alessandro de Lisi