di Lionello Mancini
«Care ragazze e cari ragazzi, vi allego una certificazione che l’autorità garante della concorrenza e del mercato ci ha rilasciato. Penso che troviate questa iniziativa coerente con l’indirizzo della società, di ricercare una collocazione fra “le persone perbene”, che ormai si distinguono sempre con più difficoltà…». Con queste poche e semplici parole, l’ad di Pegaso Ingegneria, Emidio Pagnoni, annunciava alla quarantina di dipendenti della srl che erano stati i primi del settore costruzioni ad aver ottenuto le “stellette” dall’Antitrust.
«Conto sull’impegno di tutti per garantire il rating di legalità, che ha durata di due anni ed è rinnovabile. Dobbiamo impegnarci per evitare la perdita di uno dei requisiti base, necessari per ottenere una stelletta». E siccome non tutti i tecnici, ingegneri, informatici, commerciali e impiegati che lavorano con Pegaso hanno potuto seguire l’iter per l’assegnazione, la mail prosegue elencando puntigliosamente i tasselli che sono stati necessari a ottenere la certificazione di società “perbene”. Pegaso Ingegneria è una piccola realtà milanese, il suo fatturato viaggia fra i tre e i quattro milioni, ma ha contribuito alla nascita di opere importantissime per il nostro Paese: da Malpensa 2000 all’Alta velocità Milano-Bologna (ponte di Calatrava incluso), dalla Brebemi alla Catania-Siracusa. In tutto, lavori per oltre 3 miliardi in una decina d’anni. Costituita proprio nel 2000 per dirigere la costruzione dell’aeroporto lombardo, Pegaso si è data in pochi anni un’organizzazione basata sulla legge 231, con regole particolarmente stringenti: «E non è per niente facile», spiega Pagnoni con una certa (ma consueta, pare) irruenza. Non è facile il ruolo di cerniera tra committente e general contractor e – inutile dirlo – a opere di grande complessità corrispondono problemi e dinamiche altrettanto complicati.
Proprio per svolgere al meglio questa funzione Pegaso ha creato Genesis, una piattaforma informatica per governare le varie fasi di costruzione: dal modulo base del “giornale dei lavori” alla gestione, programmazione e sicurezza dei cantieri, comprese possibilità molto avanzate di verifiche antimafia e di applicazione del Protocollo di legalità, terreni sui quali è possibile dialogare in tempo reale con prefetture e forze dell’ordine, compreso lo scambio di informazioni e documenti. Il sistema è già ben rodato e viaggia a pieno regime, per esempio, nei cantieri della Brebemi e della Tangenziale esterna milanese (Tem), ma – dicono in azienda – Genesis è l’attuazione di una filosofia che mettendo al primo posto determinati valori, «può far cambiare il lavoro nei cantieri». Capita spesso che Pegaso e le sue pretese di trasparenza vengano accolte con sufficienza o fastidio dagli interlocutori e dai partner temporanei. Ma «o si fa così o non possiamo lavorare». E finalmente, dopo qualche tentennamento iniziale, questo rigore e questo metodo sembrano venir apprezzati anche dai vertici dell’Expo 2015. Ma torniamo alla mail di Pagnoni: «La nostra scelta di campo richiede un continuo e costante impegno da parte di tutti, ma dobbiamo essere convinti che è giusta. È quella che ci può garantire DIGNITÀ, SERIETÀ, COMPETENZA e ORGOGLIO professionale» (le maiuscole sono nell’originale).