Valdelsa unita per la legalità e contro le mafie

 

 

 

 

Consiglio Comunale aperto e congiunto giovedì 14 novembre  presso la Sala Maggiore del teatro Politeama di Poggibonsi Presenti Giuseppe Quattrocchi, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, e Alessandro De Lisi, direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie. I 5 Comuni aderiscono al progetto San Francesco

L’ordine del giorno è stato : ‘Legalità e lotta alla criminalità organizzata in Valdelsa – adesione dei Comuni valdelsani al progetto San Francesco elaborato a cura del Centro Studi Sociali contro le mafie”. Interverranno alla seduta Giuseppe Quattrocchi, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, e Alessandro De Lisi, direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie. Presenti al Consiglio associazioni, sindacati, partiti politici, scuole secondarie di I e II grado del territorio, e tutti i cittadini e le cittadine interessate.

Poggibonsi250

 

 

Valdelsa unita contro le mafie con il progetto San Francesco

San Gimignano, Poggibonsi, Colle di Val d’Elsa, Radicondoli e Casole d’Elsa aderiscono al progetto del Centro Studi contro le mafie con un consiglio comunale congiunto
L’iniziativa al teatro Politeama di Poggibonsi ha visto la partecipazione di oltre 300 ragazzi delle scuole medie e superiori oltre a rappresentanti del mondo associativo, economico, sociale e delle forze dell’ordine

La Val d’Elsa senese alza e fortifica ulteriormente le barriere contro le infiltrazioni mafiose a protezione del proprio territorio grazie all’adesione al progetto San Francesco a cura del Centro Studi contro le mafie. A sancire l’impegno dei 5 Comuni (San Gimignano, Poggibonsi, Colle di Val d’Elsa, Radicondoli e Casole d’Elsa) il consiglio comunale aperto, in sessione straordinaria e in modalità congiunta, che si è svolto ieri mattina al teatro Politeama di Poggibonsi alla presenza di oltre 300 ragazzi delle scuole medie e superiori del territorio oltre a rappresentanti del mondo associativo, economico, sociale e delle forze dell’ordine.

«Là dove ci sono territori in difficoltà – ha spiegato il primo cittadino di San Gimignano Giacomo Bassi in rappresentanza dei sindaci dei 5 Comuni -, con aziende in crisi, con la rete commerciale che non rende più come una volta, con famiglie in difficoltà per la disoccupazione, le organizzazioni malavitose potrebbero trovare terreno fertile e potrebbero introdursi creando dipendenza dai loro denari. Consci delle difficoltà che questo territorio ha, con l’iniziativa di oggi vogliamo dare un messaggio netto e chiaro: tutta la comunità, dalle istituzioni al tessuto sociale, dalle scuole al mondo economico, è pronta a fare il massimo per respingere qualsiasi soggetto che abbia intenzioni criminose. Quella di oggi è stata un’iniziativa importantissima – ha concluso Bassi – per riaffermare una cultura della legalità e dire no a qualsiasi progetto di infiltrazione mafiosa».

All’iniziativa dal titolo “legalità e lotta alla criminalità organizzata in Valdelsa”, aperta con i saluti del presidente del Consiglio Comunale di Poggibonsi Enrica Borgianni, è intervenuto Alessandro De Lisi, direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie, che ha sottolineato: «spero che qui possa nascere il primo pool antimafia fatto di ragazzi e politica territoriale in un progetto corale dettato da quel concetto di “insieme” che fu caro ad Antonino Caponnetto nella lotta alla criminalità organizzata. Così si combatte e si vince contro la corruzione, l’emersione fiscale e la malavita». Intervenuto anche il Prefetto di Siena Renato Saccone che ha voluto evidenziare: «La battaglia contro la mafia riguarda tutti, in quanto le mafie non sono soltanto controllo oppressivo di territori limitati, ma inquinano la cultura, le libertà e l’economia ovunque, anche da noi. Questa è una battaglia culturale che deve vederci tutti uniti».

Ampio e partecipato è stato il dibattito sul tema durante il quale numerosi ragazzi hanno voluto prendere la parola per fare domande e comprendere come rendersi partecipi e primi attori nella lotta alla criminalità organizzata. Sono intervenuti anche i rappresentanti di Regione Toscane e provincia di Siena e i rappresentanti dei gruppi consiliari che hanno sottoscritto il documento a cura del Centro Studi contro le mafie Progetto San Francesco che sarà oggetto di discussione nelle singole aule consiliari dei 5 Comuni Valdelsani per l’approvazione definitiva all’adesione.

 

 

Precedenti news

2.8.2013 – Poggibonsi, San Gimignano, Colle Val d’Elsa, Casole e Radicondoli con il Progetto San Francesco: ad ottobre il consiglio comunale contro le mafie e per il lavoro

Poggibonsi, San Gimignano, Colle Val d’Elsa con Casole d’Elsa e Radicondoli sono i più attivi comuni della Val d’Elsa. Con il Consigliere Regionale della Toscana, Marco Spinelli segretario della commissione antimafia della Regione, il Progetto San Francesco ha incontrato a Poggibonsi i sindaci dei comuni senesi, avviando con Antonio Scuderi, e gli altri della squadra del PSF, il percorso di responsabilità sociale.

Dopo la pausa estiva saranno convocati i consigli comunali in seduta pubblica e plenaria per ufficializzare l’adesione al Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco, come anche per pubblicare il “quaderno senese” sulla responsabilità sociale contro le mafie e per il lavoro.

Primo passo che dovrà necessariamente essere comune alle associazioni del territorio, da anni già attive nella promozione della cultura della legalità, come Libera e Avviso Pubblico, Associazione Nazionale Legalità e Giustizia insieme alla Fondazione Caponnetto.

 

13.6.2013 Un nuovo patto sociale coi comuni della Val d’Elsa. Poggibonsi, San Gimignano e Colle Val d’Elsa con il Progetto San Francesco

Poggibonsi, San Gimignano, Colle Val d’Elsa con Casole d’Elsa e Radicondoli sono i più attivi comuni della Val d’Elsa. Insieme, i primi tre, hanno incontrato nel Palazzo di Città di Poggibonsi il Progetto San Francesco, per il primo passo verso un nuovo patto civico per la responsabilità sociale e per la lotta alle mafie nel mondo del lavoro.

Il senese, come la Toscana, non sono terre di mafia, ma rischiano il contagio attraverso alcuni specifici snodi sociali tra lavoro e crisi.

La riunione è stata voluta e organizzata da Antonio Scuderi e da Cesare Masella , vertici del SIULP di Siena, allo scopo di rendere fruttuosa una rete sociale che da anni è sensibile e attiva per la promozione della legalità. Questo passo importante è nel solco delle attività toscane a sostegno della lotta alle mafie nel mondo del lavoro, iniziato con la Cisl, la Fiba, la Filca e da amici animatori, tra i tanti, come Ottavio de Luca, Stefano Biondi, Graziano Bermanei, Eugenio Serafino e Massimo Bani.

I sindaci Lucia Coccheri di Poggibonsi, Giacomo Bassi di San Gimignano e Paolo Brogioni di Colle Val d’Elsa hanno dimostrato e confermato la volontà di aderire al Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco entro il mese, così da avviare i lavori nel territorio per un percorso popolare di coesione sociale, che possa portare ad un patto civico per la responsabilità sociale contro le pressioni delle mafie nel mondo del lavoro e nelle comunità.

In questo percorso, tappa dopo tappa, a partire dal consiglio comunale unitario dei comuni dell’area, durante il quale si presenterà il programma di impegni condivisi, saranno invitati come protagonisti permanenti Libera a Siena e certamente anche Avviso Pubblico che da tempo sono estremamente impegnati ed efficaci nella promozione della cultura della legalità, insieme ad altre associazioni culturali, di volontariato e del territorio.