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La Lanzetta è Ministro degli Affari Regionali: componete del comitato scientifico del Centro Studi sociali contro le mafie Progetto San Francesco e donna coraggiosissima testimone di una Calabria libera e possibile.
« [Il Pubblico Ministero] ha detto che i giudici non devono tenere conto delle “correnti di pensiero”. Ma cosa sono le leggi se non esse stesse delle correnti di pensiero? Se non fossero questo non sarebbero che carta morta. […] E invece le leggi sono vive perché dentro queste formule bisogna far circolare il pensiero del nostro tempo, lasciarci entrare l’aria che respiriamo, metterci dentro i nostri propositi, le nostre speranze, il nostro sangue, il nostro pianto. Altrimenti, le leggi non restano che formule vuote, pregevoli giochi da legulei; affinché diventino sante esse vanno riempite con la nostra volontà.[11] »
(Piero Calamandrei, dall’arringa tenuta il 30 marzo 1956 davanti al tribunale penale di Palermo a difesa del sociologo triestino antimafia Danilo Dolci)
Con queste parole, con il loro messaggio di forza civile politica indispensabile alle persone chiamate a fare le leggi in nome e per conto dello Stato, vogliamo augurare buon lavoro a Maria Carmela Lanzetta in qualità di Ministro della Repubblica Italiana. Una donna coraggiosa e perbene, colta e aperta al mondo capace di riempire le leggi con le idee più vicine e innovative, per un nuovo urgente modello di sviluppo sociale. Il Ministro Lanzetta saprà interpretare in modo nuovo il ruolo del dicastero degli affari regionali, aprendolo al Mediterraneo, alle persone che a migliaia al giorno lo attraversano e vigilerà sull’autonomia di indispensabile responsabilità sociale delle diverse regioni italiane. Maria Carmela Lanzetta è anche testimone del Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco e ne è componente del comitato scientifico.
Il Direttivo Nazionale del Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco