La banca della ‘ndrangheta è un’autentica minaccia per le comunità e per il mondo del lavoro: il sistema bancario reagisca dicendo no alle mafie” – Giacinto Palladino Presidente di Fiba Cisl Social Life e segretario nazionale della Fiba Cisl.
Un’autentica rete parallela a quella ufficiale territoriale, una banca di mafia e un sistema di placement mutuato dagli strumenti bancari ufficiali; prodotti finanziari criminali, mutui usurai, prestiti per pagare le multe del l’Agenzia delle Entrate, partecipazioni economiche dirette alle ditte in crisi di tutti quegli imprenditori che non trovavano più fiducia nel modo del credito. I boss si erano fatti anche banchieri in Brianza, come da tempo si denunciava – il Centro Studi Sociali Contro le mafie Progetto San Francesco e la Fiba Cisl tra i primi a indicare i rischi e i pericoli di queste organizzazioni illegali – ma hanno trovato la loro strada sbarrata dalla Procura della Repubblica di Milano, in una grande operazione guidata da Ilda Boccassini. “Alla preoccupazione e alle legittima indignazione, dobbiamo affiancare tutta la nostra riconoscenza alla magistratura, per il lavoro fatto nonostante le pochissime denunce e la quasi assente volontà di collaborare da parte degli imprenditori, e rilanciare con urgenza un patto civico tra istituti di credito, ABI, enti locali e associazioni e sindacati a favore di una filiera sociale del credito a tutela dei lavoratori e delle imprese perbene” così commenta Giacinto Palladino – segretario nazionale della Fiba Cisl e Presidente dell’associazione Fiba Cisl Social Life, partner del Progetto San Francesco. “Serve dare un segnale forte, rilanciando i valori come la reputazione, la storica e solida presenza delle imprese perbene nel territorio, e l’innovazione per dare vita ad una “banca della fiducia” contro le banche delle mafie, difendendo così sia il mondo del credito e sia il territorio e il mondo del lavoro” conclude Palladino “facendo si che tutti i milioni di euro confiscati vengano utilizzate per le forze dell’ordine, a sostegno dell’azione della Magistratura e per costituire un fondo di credito etico per le piccole imprese e per i giovani”.