Piccole imprese, il rischio usura «Serve una risposta di sistema»

 

 

Giovanni Pontiggia: «Il procuratore ha ragione, si attivi la Camera di commercio» Intanto il tessuto delle Bcc sigla intesa con le associazioni: «Subito liquidità alle nostre aziende»

«Sono totalmente d’accordo con il procuratore, il suo grido d’allarme non deve rimanere inascoltato». Giovanni Pontiggia, presidente della Bcc Brianza e Laghi e rappresentante del credito in seno al Consiglio della Camera di commercio fa suo il richiamo di Nicola Piacente sul rischio che soprattutto le piccole imprese, a fronte di una crisi di liquidità, finiscano in pasto alla criminalità. Un richiamo che chiama in causa in primo luogo il sistema bancario: «Presiedo una bcc e sento le parole di Piacente come una responsabilità particolare: il credito cooperativo nasce con la finalità di garantire risorse anche alle piccole realtà – dice Pontiggia – il problema è serio e merita grande attenzione, ci deve essere l’impegno delle banche ma occorre anche, aggiungo io, stimolare il dialogo tra le imprese in difficoltà, potenziali vittime dell’usura, e le banche stesse».

Una funzione di monitoraggio potrebbe essere svolta dalla Camera di commercio che pure non ha più alcuna competenza specifica: «La circostanza è nota ma credo che in una situazione di emergenza come l’attuale bisogna avere il coraggio di rimettere in discussione i limiti di una normativa non adatta alle necessità – continua Pontiggia – così come i Comuni, attraverso Anci, hanno giustamente un ruolo centrale nell’assistenza alle famiglie in difficoltà, lo stesso devono fare le Camere di commercio per le imprese: perché impedire che le Camere, attraverso un fondo dedicato, moltiplichino le risorse a favore del sistema delle imprese? Mi auguro che la battaglia possa essere avviata da Como-Lecco, il momento richiede iniziative straordinarie».

In soccorso delle imprese, ora, è sceso in campo il tessuto delle Bcc delle province di Como, Lecco e Monza (Brianza e Laghi, Valsassina, Lezzeno e Valle del Lambro) che insieme alle associazioni di categoria hanno siglato un accordo per sostenere le aziende clienti del credito cooperativo nel gestire i pagamenti a fornitori e dipendenti, anche attraverso anticipazioni della cassa integrazione direttamente alle aziende.

All’iniziativa hanno aderito Confartigianato di Como, di Lecco e di Monza Brianza, Cna del Lario e della Brianza, Confcommercio Como e Confcommercio Lecco, Api Lecco, Confcooperative di Como e Lecco, Confesercenti Como e Lecco e Compagnia delle Opere di Como e Lecco.

A disposizione delle aziende finanziamenti con condizioni agevolate sia in termini di tasso sia in termini commissionali, sfruttando anche gli interventi definiti dal decreto Cura Italia sul Fondo Centrale di Garanzia. L’erogazione, ai clienti, sarà assicurata in pochi giorni attraverso una particolare snellezza delle procedure.

«Ci stiamo mettendo tutti in gioco – dichiarano i presidenti delle Bcc – si tratta di una sinergia che ha un solo scopo, quello di aiutare il nostro importantissimo tessuto imprenditoriale per sostenere le cellule sane della nostra economia e contribuire al superamento di questo momento di grande difficoltà».

Intervista di Enrico Marletta – La Provincia 3.4.2020