19 giugno 2019 Depistaggio Borsellino: terminati accertamenti su 19 bobine, ‘sembrano in buono stato’

Sono terminati, al Racis dei Carabinieri di Roma, gli accertamenti tecnici irripetibili sulle 19 bobine magnetiche contenenti le intercettazioni del falso pentito Vincenzo Scarantino. L’indagine è coordinata dalla Procura di Messina guidata da Maurizio de Lucia. Sono state fatte, come apprende l’Adnkronos, delle prove a campione sulle bobine, a 25 anni dalle registrazioni, “e sembrano in buono stato”. All’esame tecnico di oggi erano presenti i difensori dei due pm indagati per calunnia aggravata, cioè Anna Maria Palma e Carmelo Petralia, che all’epoca coordinarono le indagini sulla strage, oltre che i legali dei sette condannati ingiustamente: Cosimo Vernengo, Gaetano La Mattina, Gaetano Murana, Gaetano Scotto, Giuseppe Urso e Natale Gambino, persone offese dal reato di depistaggio. I vecchi nastri sono magnetici quindi l’ascolto è stato considerato tecnicamente un “atto irripetibile” poiché le bovine si sarebbero potute danneggiare. Adesso il contenuto verrà riversato in formato digitale e poi trascritto e inviato a Messina. “Attendiamo le trascrizioni”, dice all’Adnkronos l’avvocato Massimiliano Miceli che con l’avvocato Roberto Tricoli difende il magistrato Annamaria Palma. Intanto, a Caltanissetta, Scarantino da questa mattina è impegnato nel controesame nel processo per il depistaggio sulle indagini sulla strage di via D’Amelio. Imputati tre poliziotti accusati di calunnia aggravata dall’avere agevolato Cosa nostra: Mario Bo, Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei.