LUCIA BORSELLINO e FABIO TRIZZINO: “La via crucis di Paolo” di Damiano Aliprandi

Sentita oggi dalla commissione antimafia, l’auspicio di Lucia Borsellino è stato chiaro. Non tesi precostituite, ma un’attenta e rigorosa analisi dei documenti, testimonianze autorevoli (pensiamo ai magistrati sentiti al CSM a una settimana dalla strage di Via D’Amelio), atti, per comprendere appieno cosa Borsellino stesse vivendo e soprattutto a quali indagini puntasse.   L’avvocato Fabio…

Chi era il maresciallo Filippo Salvi a cui è stata dedicata la cattura di Matteo Messina Denaro

di Maddalena Berbenni CORRIERE DELLA SERA  Subito dopo l’arresto, il colonnello del Ros Lucio Arcidiacono ha rivolto un pensiero al carabiniere bergamasco che morì in Sicilia proprio mentre lavorava a un’indagine per catturare il boss. Riina, durante il processo, gli chiese: «Ma chi te l’ha fatto fare di venire qui?» Ai tempi, il colonnello Lucio…

Via D’Amelio, il dossier voluto da Falcone arriva in Commissione

  Ora l’Antimafia inizia a indagare su “Mafia e appalti”. Ma i grillini (e Il Fatto) non ci stanno e protestano Lucia Borsellino e suo marito, Fabio Trizzino, avvocato dei figli del giudice assassinato in Via D’Amelio, saranno ascoltati mercoledì 27 settembre, dalla Commissione Antimafia Nazionale presieduta da Chiara Colosimo. A contrapporsi a loro è…

Cosa accade dopo la morte del condannato o se la morte avviene prima della condanna definitiva.

  Dispositivo dell’art. 171 Codice Penale La morte del reo, avvenuta dopo la condanna [c.p.p. 648, 650], estingue la pena(1). (1) La morte del reo nello specifico comporta l’estinzione delle pene detentive (v. 18), delle pene pecuniarie (v. 18), di quelle accessorie (v. 19) e insieme di tutti gli effetti penali della condanna. Rimangono invece…

Il primo pentito comasco

  Il boss Belnome confessa: “Mi sono pentito per non rovinare altri giovani” Abitava e lavorava a Inverigo Antonino Belnome, “padrino” dell’organizzazione e principale pentito dell’operazione Infinito contro le infiltrazioni della ‘ndrangheta in Lombardia. Quarantenne, famiglia originaria di Guardavalle in Calabria, ma nato a Giussano, aveva creato piccole imprese edili che lavoravano in proprio “su…

La proposta dell’imprenditore sotto scorta De Masi: «Premialità per chi denuncia la ‘ndrangheta»

  «Premialità per le imprese resistenti alla criminalità organizzata». Ovvero, enti e stazioni appaltanti della Regione assegneranno un «punteggio aggiuntivo pari al 10%» alle aziende vittime di reati di mafia che hanno denunciato estortori e usurai e, quindi, assunto la veste di testimoni di giustizia. È la legge che Nino De Masi – imprenditore calabrese simbolo…