L’ULTIMA ESTATE. FALCONE E BORSELLINO 30 ANNI DOPO

 

 

di Claudio Fava
con Simone Luglio, Giovanni Santangelo
regia Chiara Callegari
produzione Teatro Metastasio

Il diario civile di due uomini, non di due eroi. Il racconto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nella dimensione più autentica e quotidiana, che nulla toglie al senso della loro battaglia, ma li ridefinisce e completa nel loro essere umani.

 

 
𝐋’𝐔𝐋𝐓𝐈𝐌𝐀 𝐄𝐒𝐓𝐀𝐓𝐄. 𝐅𝐚𝐥𝐜𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐁𝐨𝐫𝐬𝐞𝐥𝐥𝐢𝐧𝐨 𝟑𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐝𝐨𝐩𝐨, dopo una lunga tournée all’estero e in Italia, e dopo aver vinto il premio Scudo 2022, andrà in scena anche al Teatro Fabbricone, dal 27 al 30 aprile 2023.
Questa nostra produzione nasce a 30 anni dalla morte di Falcone e Borsellino e ha riscontrato un enorme successo di pubblico.
Portarlo a Prato, oggi, è uno sforzo che il Metastasio ha sentito il bisogno di fare per dare ai suoi spettatori un’occasione preziosa per vedere uno spettacolo di grande valenza sociale e politica.
Lo spettacolo, fuori dalla nostra Italia, è stato visto in Albania, a Tirana e Valona, in Grecia ad Atene, in Francia, a Parigi, Marsiglia, Avignone, in Lussemburgo alla Corte di Giustizia europea, a Malta, in Croazia a Zagabria, Fiume, Umago, nel Regno Unito a Londra, In Scozia a Edinburgo.
 
𝐋’𝐔𝐋𝐓𝐈𝐌𝐀 𝐄𝐒𝐓𝐀𝐓𝐄.
𝐅𝐚𝐥𝐜𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐁𝐨𝐫𝐬𝐞𝐥𝐥𝐢𝐧𝐨 𝟑𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐝𝐨𝐩𝐨
un progetto di Simone Luglio
con Simone Luglio e giovanni santangelo attore
voce fuori campo Luca Massaro
scene e costumi Simone Luglio
musiche originali di Salvo Seminatore
disegno luci Massimo Galardini
produzione Teatro Metastasio di Prato
in collaborazione con Chinnicchinnacchi Teatro e Collegamenti Festival
tournée all’estero in collaborazione con la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
 

“L’ultima estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo” al Teatro Cantiere Florida di Firenze

Il 1992 è l’anno delle stragi di Capaci e via D’Amelio, un momento drammatico e cruciale che cambia per sempre la storia d’Italia. Trent’anni più tardi va in scena “L’ultima estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo”, spettacolo finalista al Premio in-Box 2022 che racconta gli ultimi mesi di vita dei due magistrati in programma domenica 2 aprile 2023 alle ore 19.00 al Teatro Cantiere Florida di Firenze (via Pisana 111R) nell’ambito del cartellone a cura di Versiliadanza. Il lavoro scritto da Claudio Fava, presidente Commissione Antimafia della Regione Sicilia e già autore della sceneggiatura del film “I 100 passi”,  prodotto dal Teatro Metastasio su progetto del regista e attore Simone Luglio, diretto da Chiara Callegari e interpretato dallo stesso Luglio e daGiovanni Santangelo, ripercorre attraverso fatti noti e meno noti, pubblici e intimi, fuori dalla cronaca e lontano dalla commiserazione, la forza di quegli uomini, la loro umanità e il loro senso profondo dello Stato, ma anche l’allegria, l’ironia, la rabbia e, soprattutto, la solitudine a cui furono condannati. Con una replica in matinée lunedì 3 aprile alle ore 11.00, “L’ultima estate” fa parte di“Dieci”, stagione teatrale 2022/2023 del Florida sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze.

 “Si parte dalla fine. Dalla loro morte”, spiega Claudio Fava, giornalista, scrittore, sceneggiatore e drammaturgo che da sempre innesta l’attività professionale con l’impegno politico ricoprendo – prima di quella di presidente della Commissione Antimafia – le cariche di parlamentare e eurodeputato. “Sul palco i faldoni, le sedie, le giacche, l’ufficio in cui tutto è iniziato. Due attori e elementi scenici ridotti all’essenziale, perché padrona deve essere la parola. Parole recitate, confidate a un microfono, affidate ai tasti di una macchina da scrivere, riprodotte da un registratore, a volte ridotte al silenzio di fronte ai ricordi. Un viaggio nel tempo con due guide d’eccezione e una domanda sospesa: quale parte tocca a noi, adesso?“L’ultima estate. Falcone e borsellino 30 anni dopo” sottrae Giovanni Falcone e Paolo Borsellino all’apparato celebrativo che ha fatto di loro delle icone cristallizzate e li restituisce nella dimensione più autentica e quotidiana, che nulla toglie al senso della loro battaglia, ma li completa come esseri umani. È il diario civile di due uomini, non di due eroi. Un mosaico di eventi, un delicato intrecciarsi di momenti ironici e amari, pubblici e intimi. I due protagonisti si interrogano e si raccontano, si confrontano tra loro e con lo spettatore, portandolo a rivivere momenti fondamentali di un’amicizia, e della storia del nostro Paese.