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FIAMMETTA BORSELLINO: carcere e ravvedimento
FIAMMETTA BORSELLINO: la cattura di Messina Denaro non é un punto d’arrivo
Fiammetta Borsellino all’Unical: «La mafia stragista non è finita con l’arresto di Matteo Messina Denaro»
La figlia del giudice assassinato da Cosa Nostra ha preso parte all’inaugurazione del quinto anno accademico del Polo universitario penitenziario
Qualche giorno fa, parlando davanti a una platea di studenti a Savignano sul Rubicone, Fiammetta Borsellino aveva definito l’arresto di Matteo Messina Denaro una vittoria amara per la quale non era opportuno festeggiare. Aveva aggiunto che il boss sessantenne che conosce come nessun altro i segreti delle stragi del 1992, «è stato preso a casa sua dopo trent’anni di protezioni». Oggi pomeriggio, la figlia minore del giudice Paolo Borsellino (ucciso nella strage di via D’Amelio a Palermo), a Rende per prendere parte all’inaugurazione del quinto anno accademico del Polo universitario penitenziario (Pup) dell’Università della Calabria, (presidio didattico per chi vive in condizione di privazione della propria libertà) ha ribadito il suo concetto.
«Io credo che uno Stato sano – ha detto Fiammetta Borsellino al Corriere della Calabria – che funzioni e dotato come il nostro di servizi di sicurezza e di informazione, sicuramente dovrebbe nei tempi prevenire l’azione criminale di persone che hanno seminato odio, morte e terrore.
L’arresto di Matteo Messina Denaro avviene dopo oltre trent’anni di lutti che hanno coinvolto non soltanto la Sicilia. Penso che sia un atto importante, io rispetto il lavoro delle Istituzioni perché sicuramente è fatto con passione, competenza e dedizione ma non posso non mettere in evidenza quelle che sono state e continuano ad essere le criticità del sistema giudiziario italiano. Di fronte al crimine dovrebbero impegnarsi tantissime forze in termini di uomini e di mezzi mentre mi dispiace verificare che molte procure, specialmente quelle che svolgono processi importanti come Capaci e via D’Amelio, vengono trattate come se fossero periferiche. Questo ovviamente ha delle conseguenze sul lavoro quotidiano e sulla ricerca della verità e sul percorso di giustizia. Quindi non mi sento di fare un applaudo a tutto tondo».
Rapporti tra ‘ndrangheta, Cosa Nostra e politica
Sui rapporti tra la ‘ndrangheta e Cosa Nostra in cui spesso sono emersi legami con il mondo politico, Fiammetta Borsellino ha sottolineato come da sempre il lavoro di suo padre «soprattutto con quel famoso dossier “mafia-appalti”, prontamente archiviato dopo la sua morte, fosse orientato a svelare questi legami tra la mafia e i poteri forti attenenti al mondo della politica e dell’economia e delle istituzioni. Io nei miei incontri con i ragazzi dico sempre che le mafie non sono forti in quanto tali ma perché cercano all’esterno alleanze e complicità».
«Credo nella possibilità di cambiamento di chi ha percorso la via del male»
L’inaugurazione di oggi dell’anno accademico del Polo universitario penitenziario arriva in un momento in cui in Italia si sta tornando a discutere di 41 bis e delle possibilità di recupero dei detenuti.
«Io credo molto nella possibilità di cambiamento – ha evidenziato Fiammetta Borsellino – di chi ha scelto la via del male. Era questa l’idea di giustizia che cercava mio padre mettendo tantissima umanità nel suo lavoro. Un’umanità che è stata all’origine di tantissimi successi investigativi e di tante collaborazioni.
Quindi sì, credo nella possibilità di cambiamento e nella capacità che la pena in qualche modo deve stimolare questo cambiamento attraverso azioni concrete come, appunto, la possibilità di dare esempi e opportunità diverse. La cultura, la scuola, lo studio è una di queste possibilità, così come l’apertura degli istituti alle relazioni esterne e allo scambio perché soltanto in questo modo possono verificarsi delle trasformazioni».
Fiammetta Borsellino all’Unical: «La mafia stragista non è finita con l’arresto di Matteo Messina Denaro»
Qualche giorno fa, parlando davanti a una platea di studenti a Savignano sul Rubicone, Fiammetta Borsellino aveva definito l’arresto di Matteo Messina Denaro una vittoria amara per la quale non era opportuno festeggiare. Aveva aggiunto che il boss sessantenne che conosce come nessun altro i segreti delle stragi del 1992, «è stato preso a casa sua dopo trent’anni di protezioni». Oggi pomeriggio, la figlia minore del giudice Paolo Borsellino (ucciso nella strage di via D’Amelio a Palermo), a Rende per prendere parte all’inaugurazione del quinto anno accademico del Polo universitario penitenziario (Pup) dell’Università della Calabria, (presidio didattico per chi vive in condizione di privazione della propria libertà) ha ribadito il suo concetto. «Io credo che uno Stato sano – ha detto Fiammetta Borsellino al Corriere della Calabria – che funzioni e dotato come il nostro di servizi di sicurezza e di informazione, sicuramente dovrebbe nei tempi prevenire l’azione criminale di persone che hanno seminato odio, morte e terrore. L’arresto di Matteo Messina Denaro avviene dopo oltre trent’anni di lutti che hanno coinvolto non soltanto la Sicilia. Penso che sia un atto importante, io rispetto il lavoro delle Istituzioni perché sicuramente è fatto con passione, competenza e dedizione ma non posso non mettere in evidenza quelle che sono state e continuano ad essere le criticità del sistema giudiziario italiano. Di fronte al crimine dovrebbero impegnarsi tantissime forze in termini di uomini e di mezzi mentre mi dispiace verificare che molte procure, specialmente quelle che svolgono processi importanti come Capaci e via D’Amelio, vengono trattate come se fossero periferiche. Questo ovviamente ha delle conseguenze sul lavoro quotidiano e sulla ricerca della verità e sul percorso di giustizia. Quindi non mi sento di fare un applaudo a tutto tondo».
«Nonostante tutto continuo a credere nello Stato come ci ha creduto mio padre fino alla fine» «Non penso che un arresto – ha proseguito la figlia di Paolo Borsellino –, seppure importante come quello di Matteo Messina Denaro, possa determinare la chiusura della pagina stragista della mafia. Questo arresto per me non è un punto di arrivo ma è un punto di partenza perché secondo me i veri successi investigativi in relazione a questo caso riguardano la rete di collegamenti, di persone, di affari che questo latitante criminale ha portato avanti. Mi pare che tutta questa rete di legami e alleanze anche con ambienti non proprio mafiosi non mi pare sia stato svelato anzi, costituisce la parte più importante e difficile di questo lavoro di ricostruzione. Dietro una latitanza ci sono tante altre contiguità e complicità che è necessario svelare. Io spero che gli inquirenti possano far venire a galla queste verità nascoste perché sono stata educata nella fiducia dello Stato nonostante lo stesso Stato a volte a volte ci presenta degli esempi di persone sbagliate. Persone che decidono di tradire i valori per i quali hanno giurato. Ma nonostante tutto e nonostante la vicenda della morte di mio padre e della sua scorta sia legata a delle anomalie che provengono proprio da apparati statali, io continuo ad avere fiducia nello Stato perché nello Stato mio padre ha creduto fino alla fine e fino all’estremo sacrificio della sua vita. Non potrei mai tradire quella che è l’eredità morale che ci ha lasciato».
Rapporti tra ‘ndrangheta, Cosa Nostra e politica. Sui rapporti tra la ‘ndrangheta e Cosa Nostra in cui spesso sono emersi legami con il mondo politico, Fiammetta Borsellino ha sottolineato come da sempre il lavoro di suo padre «soprattutto con quel famoso dossier “mafia-appalti”, prontamente archiviato dopo la sua morte, fosse orientato a svelare questi legami tra la mafia e i poteri forti attenenti al mondo della politica e dell’economia e delle istituzioni. Io nei miei incontri con i ragazzi dico sempre che le mafie non sono forti in quanto tali ma perché cercano all’esterno alleanze e complicità».
«Credo nella possibilità di cambiamento di chi ha percorso la via del male». L’inaugurazione di oggi dell’anno accademico del Polo universitario penitenziario arriva in un momento in cui in Italia si sta tornando a discutere di 41 bis e delle possibilità di recupero dei detenuti. «Io credo molto nella possibilità di cambiamento – ha evidenziato Fiammetta Borsellino – di chi ha scelto la via del male. Era questa l’idea di giustizia che cercava mio padre mettendo tantissima umanità nel suo lavoro. Un’umanità che è stata all’origine di tantissimi successi investigativi e di tante collaborazioni. Quindi sì, credo nella possibilità di cambiamento e nella capacità che la pena in qualche modo deve stimolare questo cambiamento attraverso azioni concrete come, appunto, la possibilità di dare esempi e opportunità diverse. La cultura, la scuola, lo studio è una di queste possibilità, così come l’apertura degli istituti alle relazioni esterne e allo scambio perché soltanto in questo modo possono verificarsi delle trasformazioni».
Il rettore Nicola Leone: «42 studenti detenuti iscritti al nostro Polo». Il rettore Nicola Leone, prima dei saluti istituzionali, ha parlato del Polo universitario penitenziario (Pup) dell’Università della Calabria. «Noi – ha affermato – abbiamo tra i nostri studenti, detenuti non solo calabresi ma di carceri di varie regioni d’Italia. Riteniamo che sia un servizio importante perché l’obiettivo è quello di rieducare e in questo modo noi diamo ai detenuti la possibilità di formarsi e di crescere dal punto di vista culturale, scientifico, sociale e quindi, al termine della detenzione, magari di trovare uno sbocco lavorativo. Il nostro non è un piccolo polo, può vantare già 42 studenti detenuti iscritti ai nostri corsi di studio. Negli ultimi anni è aumentato l’interesse e il sostegno al nostro Polo penitenziario e contiamo di proseguire lungo questa strada».
L’articolo Fiammetta Borsellino all’Unical: «La mafia stragista non è finita con l’arresto di Matteo Messina Denaro» – VIDEO proviene da Corriere della Calabria. di Hahl ORCHESTRA MACCHIAVELLI
Rossano, inaugurato Anno accademico del Polo universitario penitenziario
3 Febbraio 2023 di Antonella Barone GNEWS
Per l’inaugurazione dell’anno accademico del Polo universitario penitenziario di Rossano, tenutasi il 2 febbraio nel teatro della casa di reclusione calabrese, gli organizzatori hanno scelto una cerimonia informale centrata sulla promozione dei valori legati alla cultura della legalità e aperta alla partecipazione, insieme ai detenuti, di scolaresche, studenti universitari e volontari.
L’evento, che ha visto anche la partecipazione di Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato ucciso nella strage di Via D’Amelio, è stato realizzato dall’istituto penitenziario diretto da Maria Luisa Mendicino in collaborazione con l’Università della Calabria.
Nel corso del suo intervento, Gianfranco De Gesu, direttore generale dei Detenuti e del trattamento, ha richiamato, in un’articolata panoramica ricca di dati, le iniziative di formazione e artistico-culturali realizzate negli ultimi anni dall’Amministrazione penitenziaria. Dati che descrivono una realtà vitale e in crescita, benché ancora si riferiscano a oltre un anno fa e, dunque, risentano delle limitazioni portate dalla pandemia.
A dicembre 2021 risultavano 1093 i detenuti iscritti ai corsi universitari (517 negli Istituti sede dei Poli, 576 in altre sedi) e 19 sono stati gli studenti che hanno conseguito la laurea.
Seguire un corso universitario in carcere può costituire, secondo De Gesu “sia opportunità di cambiamento per i soggetti reclusi, sia occasione di mutamento del microcosmo penitenziario e delle norme che ne regolano il funzionamento”. Per realizzare simili interventi formativi occorre una logica progettuale che coinvolga una pluralità di attori, in particolare tutte le Istituzioni chiamate alla formazione culturale. Un lavoro di rete favorito dai tanti protocolli d’intesa tra Amministrazione penitenziaria e Atenei e con l’elaborazione, insieme alla Conferenza nazionale dei poli universitari penitenziari, di Linee Guida che vengono trasmesse a tutti i Provveditorati. Gianfranco De Gesu ha anche sottolineato l’importanza di “colmare il divario digitale di coloro che stanno scontando pene detentive, allo scopo di evitare il rischio di esclusione dalla conoscenza e dall’uso di tecnologie indispensabili oggi a ogni tipo di attività di istruzione/formazione, economica e associativo/relazionale”. In proposito, è stata ricordata la sperimentazione realizzata, grazie all’Università di Sassari, presso le sedi di Sassari Bancali, Alghero, Tempio Pausania e Nuoro. Un modello che potrà essere adottato in altri istituti grazie al virtual desktop su licenza CITRIX che consente di personalizzare, in base alle esigenze di sicurezza, i collegamenti con il mondo esterno.
Sempre nel 2021, secondo i dati del monitoraggio sull’attività teatrale riportati da De Gesu, nelle carceri erano attivi 124 laboratori di teatro, 69 dei quali esistenti da più di 4 anni quindi in grado di assicurare una continuità all’esperienza. In 113 laboratori i detenuti imparano tecniche di recitazione, in 37a realizzare scenografia e costumi, in 35 a eseguire accompagnamenti musicali e in 30 a danzare. Gli insegnanti sono per la maggior parte professionisti dei vari campi, mentre i finanziamenti sono per la maggior parte di provenienza pubblica. De Gesu ha ricordato anche gli accordi tra ministero della Giustizia – Dipartimento amministrazione penitenziaria e il Coordinamento nazionale teatro in carcere, promotore della rassegna “Destini incrociati” e con ACRI Associazione di fondazioni e casse di risparmio per il progetto “Per aspera ad astra”.
“Un obiettivo ambizioso a questo punto potrebbe essere – ha concluso De Gesu – quello di creare una ‘politica culturale’ della Giustizia che riconosca nel carcere un possibile luogo di produzione e di formazione ai mestieri dello spettacolo e nel teatro penitenziario un’espressione della drammaturgia contemporanea, caratterizzata da una propria cifra stilistica”.
Si terrà mercoledì 1 e giovedì 2 febbraio, in collaborazione con il Centro residenziale – Area socialità e terza missione – e con l’Area ricerca, innovazione e impatto sociale (ARIIS) – public engagement, l’inaugurazione del quinto anno accademico del Polo universitario penitenziario (Pup) dell’Università della Calabria, istituito nel 2018 grazie al protocollo d’intesa fra l’Unical e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – provveditorato regionale per la Calabria, ma nei fatti operativo da circa un decennio, divenendo un importante presidio didattico per chi vive in condizione di privazione della propria libertà e un ponte solido dell’università verso il sociale. 24/01/2023 DISPACCIO
La due giorni dedicata all’inaugurazione, che vedrà la gradita partecipazione di Fiammetta Borsellino, prenderà il via mercoledì 1 febbraio, a partire dalle ore 17.15, presso l’University club dell’Università della Calabria, con i saluti istituzionali del rettore, Nicola Leone, e gli interventi di Franco Prina, presidente della Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari (CNUPP), Liberato Guerriero, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria (PRAP) della Calabria, Pietro Fantozzi, coordinatore del Consiglio scientifico del Polo universitario penitenziario, e Francesco Raniolo, presidente Centro arti musica e spettacolo. Alle ore 17.45 prenderà la parola Fiammetta Borsellino. Seguiranno gli interventi di Patrizia Piro (prorettore Centro residenziale), Antonio Costabile (delegato Missione sociale), dei referenti Pup per i dipartimenti dell’ateneo: Alessandro Diddi (DiSCAG), Yuri Perfetti (DiSU), Francesca Veltri (DiCES), Marilena Lanzino (DFSSN), Ercole Giap Parini (DiSPeS), e dei direttori delle case circondariali e di reclusione Maria Luisa Mendicino (CR Rossano e CC Cosenza), Mario Antonio Galati (CC Castrovillari), Emilia Boccagna (CC Paola), Patrizia Delfino (CC Catanzaro), Angela Marcello (CC Vibo Valentia), Caterina Arrotta (CR Laureana di Borrello). L’evento in programma all’Unical sarà introdotto e moderato da Franca Garreffa, responsabile delle attività didattiche degli studenti del Pup.
Giovedì 2 febbraio i lavori dell’inaugurazione proseguiranno nel teatro della Casa di reclusione di Rossano, a partire dalle ore 10.00, introdotti dai saluti istituzionali di Maria Luisa Mendicino, direttore della Casa di reclusione di Rossano, Francesco Scarcello, prorettore dell’Università della Calabria, Luca Muglia, garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Pietro Fantozzi e Franca Garreffa del Pup Unical, Elisabetta Ciambriello, comandante della Polizia penitenziaria della Casa di reclusione di Rossano.
Alle ore 10.30 dopo l’introduzione di Franco Prina, presidente della CNUPP è in programma la prolusione di Fiammetta Borsellino, a cui seguiranno le testimonianze degli studenti del Pup, gli interventi degli alunni e dei docenti delle scuole di secondo grado di Corigliano – Rossano, Rende, Torano, dei tutor del Pup, dei presidenti e dei volontari delle associazioni Quercia di Mamre, Liberamente e Verso Itaca. I lavori saranno moderati da Carla Chiappini, giornalista e coordinatrice della redazione Ristretti Orizzonti (AS1 Casa di reclusione di Parma).
Entrambe le giornate si concluderanno con lo spettacolo teatrale ‘Una lunga attesa’ di Fabrizio Romagnoli, a cura dell’associazione culturale Casamatta, regia di Massimo Leggio. La rappresentazione teatrale in programma mercoledì 1 febbraio, presso l’University club, è a ingresso gratuito.
Unical, Fiammetta Borsellino all’inaugurazione dell’Anno Accademico del Polo universitario penitenziario
RENDE (CS) – Si terrà mercoledì 1 e giovedì 2 febbraio, in collaborazione con il Centro residenziale – Area socialità e terza missione – e con l’Area ricerca, innovazione e impatto sociale (ARIIS) – public engagement, l’inaugurazione del quinto anno accademico del Polo universitario penitenziario (Pup) dell’Università della Calabria, istituito nel 2018 grazie al protocollo d’intesa fra l’Unical e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – provveditorato regionale per la Calabria, ma nei fatti operativo da circa un decennio, divenendo un importante presidio didattico per chi vive in condizione di privazione della propria libertà e un ponte solido dell’università verso il sociale. La due giorni dedicata all’inaugurazione, che vedrà la gradita partecipazione di Fiammetta Borsellino, prenderà il via mercoledì 1 febbraio, a partire dalle ore 17.15, presso l’University club dell’Università della Calabria, con i saluti istituzionali del rettore, Nicola Leone, e gli interventi di Franco Prina, presidente della Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari (CNUPP), Liberato Guerriero, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria (PRAP) della Calabria, Pietro Fantozzi, coordinatore del Consiglio scientifico del Polo universitario penitenziario, e Francesco Raniolo, presidente Centro arti musica e spettacolo. Alle ore 17.45 prenderà la parola Fiammetta Borsellino. Seguiranno gli interventi di Patrizia Piro (prorettore Centro residenziale), Antonio Costabile (delegato Missione sociale), dei referenti Pup per i dipartimenti dell’ateneo: Alessandro Diddi (DiSCAG), Yuri Perfetti (DiSU), Francesca Veltri (DiCES), Marilena Lanzino (DFSSN), Ercole Giap Parini (DiSPeS), e dei direttori delle case circondariali e di reclusione Maria Luisa Mendicino (CR Rossano e CC Cosenza), Mario Antonio Galati (CC Castrovillari), Emilia Boccagna (CC Paola), Patrizia Delfino (CC Catanzaro), Angela Marcello (CC Vibo Valentia), Caterina Arrotta (CR Laureana di Borrello). L’evento in programma all’Unical sarà introdotto e moderato da Franca Garreffa, responsabile delle attività didattiche degli studenti del Pup.Giovedì 2 febbraio i lavori dell’inaugurazione proseguiranno nel teatro della Casa di reclusione di Rossano, a partire dalle ore 10.00, introdotti dai saluti istituzionali di Maria Luisa Mendicino, direttore della Casa di reclusione di Rossano, Francesco Scarcello, prorettore dell’Università della Calabria, Luca Muglia, garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Pietro Fantozzi e Franca Garreffa del Pup Unical, Elisabetta Ciambriello, comandante della Polizia penitenziaria della Casa di reclusione di Rossano. Alle ore 10.30 dopo l’introduzione di Franco Prina, presidente della CNUPP è in programma la prolusione di Fiammetta Borsellino, a cui seguiranno le testimonianze degli studenti del Pup, gli interventi degli alunni e dei docenti delle scuole di secondo grado di Corigliano – Rossano, Rende, Torano, dei tutor del Pup, dei presidenti e dei volontari delle associazioni Quercia di Mamre, Liberamente e Verso Itaca. I lavori saranno moderati da Carla Chiappini, giornalista e coordinatrice della redazione Ristretti Orizzonti (AS1 Casa di reclusione di Parma).Entrambe le giornate si concluderanno con lo spettacolo teatrale ‘Una lunga attesa’ di Fabrizio Romagnoli, a cura dell’associazione culturale Casamatta, regia di Massimo Leggio. La rappresentazione teatrale in programma mercoledì 1 febbraio, presso l’University club, è a ingresso gratuito.
Fiammetta Borsellino all’inaugurazione dell’Anno Accademico 2022/23 del Polo universitario penitenziario
La manifestazione si svolgerà il 1 febbraio all’ University club dell’ Unical ed il 2 febbraio al teatro della Casa di reclusione di Rossano
24 Gennaio 2023
Si terrà mercoledì 1 e giovedì 2 febbraio, in collaborazione con il Centro residenziale – Area socialità e terza missione – e con l’Area ricerca, innovazione e impatto sociale (ARIIS) – public engagement, l’inaugurazione del quinto anno accademico del Polo universitario penitenziario (Pup) dell’Università della Calabria, istituito nel 2018 grazie al protocollo d’intesa fra l’Unical e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – provveditorato regionale per la Calabria, ma nei fatti operativo da circa un decennio, divenendo un importante presidio didattico per chi vive in condizione di privazione della propria libertà e un ponte solido dell’università verso il sociale. La due giorni dedicata all’inaugurazione, che vedrà la gradita partecipazione di Fiammetta Borsellino, prenderà il via mercoledì 1 febbraio, a partire dalle ore 17.15, presso l’University club dell’Università della Calabria, con i saluti istituzionali del rettore, Nicola Leone, e gli interventi di Franco Prina, presidente della Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari (CNUPP), Liberato Guerriero, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria (PRAP) della Calabria, Pietro Fantozzi, coordinatore del Consiglio scientifico del Polo universitario penitenziario, e Francesco Raniolo, presidente Centro arti musica e spettacolo. Alle ore 17.45 prenderà la parola Fiammetta Borsellino. Seguiranno gli interventi di Patrizia Piro (prorettore Centro residenziale), Antonio Costabile (delegato Missione sociale), dei referenti Pup per i dipartimenti dell’ateneo: Alessandro Diddi(DiSCAG), Yuri Perfetti (DiSU), Francesca Veltri (DiCES), Marilena Lanzino(DFSSN), Ercole Giap Parini (DiSPeS), e dei direttori delle case circondariali e di reclusione Maria Luisa Mendicino (CR Rossano e CC Cosenza), Mario Antonio Galati (CC Castrovillari), Emilia Boccagna (CC Paola), Patrizia Delfino (CC Catanzaro), Angela Marcello (CC Vibo Valentia), Caterina Arrotta(CR Laureana di Borrello). L’evento in programma all’Unical sarà introdotto e moderato da Franca Garreffa, responsabile delle attività didattiche degli studenti del Pup. Giovedì 2 febbraio i lavori dell’inaugurazione proseguiranno nel teatro della Casa di reclusione di Rossano, a partire dalle ore 10.00, introdotti dai saluti istituzionali di Maria Luisa Mendicino, direttore della Casa di reclusione di Rossano, Francesco Scarcello, prorettore dell’Università della Calabria, Luca Muglia, garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Pietro Fantozzi e Franca Garreffa del Pup Unical, Elisabetta Ciambriello, comandante della Polizia penitenziaria della Casa di reclusione di Rossano. Alle ore 10.30 dopo l’introduzione di Franco Prina, presidente della CNUPP è in programma la prolusione di Fiammetta Borsellino, a cui seguiranno le testimonianze degli studenti del Pup, gli interventi degli alunni e dei docenti delle scuole di secondo grado di Corigliano – Rossano, Rende, Torano, dei tutor del Pup, dei presidenti e dei volontari delle associazioni Quercia di Mamre, Liberamente e Verso Itaca. I lavori saranno moderati da Carla Chiappini, giornalista e coordinatrice della redazione Ristretti Orizzonti (AS1 Casa di reclusione di Parma). Entrambe le giornate si concluderanno con lo spettacolo teatrale ‘Una lunga attesa’ di Fabrizio Romagnoli, a cura dell’associazione culturale Casamatta, regia di Massimo Leggio. La rappresentazione teatrale in programma mercoledì 1 febbraio, presso l’University club, è a ingresso gratuito.
Inaugurazione dell’anno accademico del Polo universitario penitenziario dell’Unical, sarà presente Fiammetta Borsellino
Giovedì 2 febbraio i lavori proseguiranno nel teatro della Casa di reclusione di Rossano, a partire dalle ore 10, introdotti dai saluti istituzionali di Maria Luisa Mendicino, direttore della medesima casa circondariale ionica Si terrà mercoledì 1 e giovedì 2 febbraio, in collaborazione con il Centro residenziale – Area socialità e terza missione – e con l’Area ricerca, innovazione e impatto sociale (ARIIS) – public engagement, l’inaugurazione del quinto anno accademico del Polo universitario penitenziario (Pup) dell’Università della Calabria, istituito nel 2018 grazie al protocollo d’intesa fra l’Unical e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – provveditorato regionale per la Calabria, ma nei fatti operativo da circa un decennio, divenendo un importante presidio didattico per chi vive in condizione di privazione della propria libertà e un ponte solido dell’università verso il sociale. La due giorni dedicata all’inaugurazione, che vedrà la gradita partecipazione di Fiammetta Borsellino, prenderà il via mercoledì 1 febbraio, a partire dalle ore 17.15, presso l’University club dell’Università della Calabria, con i saluti istituzionali del rettore, Nicola Leone, e gli interventi di Franco Prina, presidente della Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari (CNUPP), Liberato Guerriero, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria (PRAP) della Calabria, Pietro Fantozzi, coordinatore del Consiglio scientifico del Polo universitario penitenziario, e Francesco Raniolo, presidente Centro arti musica e spettacolo. Alle ore 17.45 prenderà la parola Fiammetta Borsellino. Seguiranno gli interventi di Patrizia Piro (prorettore Centro residenziale), Antonio Costabile(delegato Missione sociale), dei referenti Pup per i dipartimenti dell’ateneo: Alessandro Diddi (DiSCAG), Yuri Perfetti (DiSU), Francesca Veltri (DiCES), Marilena Lanzino (DFSSN), Ercole Giap Parini (DiSPeS), e dei direttori delle case circondariali e di reclusione Maria Luisa Mendicino (CR Rossano e CC Cosenza), Mario Antonio Galati (CC Castrovillari), Emilia Boccagna (CC Paola), Patrizia Delfino (CC Catanzaro), Angela Marcello (CC Vibo Valentia), Caterina Arrotta (CR Laureana di Borrello). L’evento in programma all’Unical sarà introdotto e moderato da Franca Garreffa, responsabile delle attività didattiche degli studenti del Pup. Giovedì 2 febbraio i lavori dell’inaugurazione proseguiranno nel teatro della Casa di reclusione di Rossano, a partire dalle ore 10.00, introdotti dai saluti istituzionali di Maria Luisa Mendicino, direttore della Casa di reclusione di Rossano, Francesco Scarcello, prorettore dell’Università della Calabria, Luca Muglia, garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Pietro Fantozzi e Franca Garreffa del Pup Unical, Elisabetta Ciambriello, comandante della Polizia penitenziaria della Casa di reclusione di Rossano. Alle ore 10.30 dopo l’introduzione di Franco Prina, presidente della CNUPP è in programma la prolusione di Fiammetta Borsellino, a cui seguiranno le testimonianze degli studenti del Pup, gli interventi degli alunni e dei docenti delle scuole di secondo grado di Corigliano – Rossano, Rende, Torano, dei tutor del Pup, dei presidenti e dei volontari delle associazioni Quercia di Mamre, Liberamente e Verso Itaca. I lavori saranno moderati da Carla Chiappini, giornalista e coordinatrice della redazione Ristretti Orizzonti (AS1 Casa di reclusione di Parma). Entrambe le giornate si concluderanno con lo spettacolo teatrale ‘Una lunga attesa’ di Fabrizio Romagnoli, a cura dell’associazione culturale Casamatta, regia di Massimo Leggio. La rappresentazione teatrale in programma mercoledì 1 febbraio, presso l’University club, è a ingresso gratuito.
Fiammetta Borsellino all’inaugurazione dell’A.A. 2022/23 del Polo universitario penitenziario
La manifestazione si svolgerà il 1 febbraio all’ University club dell’ Unical ed il 2 febbraio al teatro della Casa di reclusione di Rossano
Si terrà mercoledì 1 e giovedì 2 febbraio, in collaborazione con il Centro residenziale – Area socialità e terza missione – e con l’Area ricerca, innovazione e impatto sociale (ARIIS) – public engagement, l’inaugurazione del quinto anno accademico del Polo universitario penitenziario (Pup) dell’Università della Calabria, istituito nel 2018 grazie al protocollo d’intesa fra l’Unical e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – provveditorato regionale per la Calabria, ma nei fatti operativo da circa un decennio, divenendo un importante presidio didattico per chi vive in condizione di privazione della propria libertà e un ponte solido dell’università verso il sociale. La due giorni dedicata all’inaugurazione, che vedrà la gradita partecipazione di Fiammetta Borsellino, prenderà il via mercoledì 1 febbraio, a partire dalle ore 17.15, presso l’University club dell’Università della Calabria, con i saluti istituzionali del rettore, Nicola Leone, e gli interventi di Franco Prina, presidente della Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari (CNUPP), Liberato Guerriero, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria (PRAP) della Calabria, Pietro Fantozzi, coordinatore del Consiglio scientifico del Polo universitario penitenziario, e Francesco Raniolo, presidente Centro arti musica e spettacolo. Alle ore 17.45 prenderà la parola Fiammetta Borsellino. Seguiranno gli interventi di Patrizia Piro (prorettore Centro residenziale), Antonio Costabile (delegato Missione sociale), dei referenti Pup per i dipartimenti dell’ateneo: Alessandro Diddi (DiSCAG), Yuri Perfetti (DiSU), Francesca Veltri (DiCES), Marilena Lanzino (DFSSN), Ercole Giap Parini (DiSPeS), e dei direttori delle case circondariali e di reclusione Maria Luisa Mendicino (CR Rossano e CC Cosenza), Mario Antonio Galati (CC Castrovillari), Emilia Boccagna (CC Paola), Patrizia Delfino (CC Catanzaro), Angela Marcello (CC Vibo Valentia), Caterina Arrotta (CR Laureana di Borrello). L’evento in programma all’Unical sarà introdotto e moderato da Franca Garreffa, responsabile delle attività didattiche degli studenti del Pup. Giovedì 2 febbraio i lavori dell’inaugurazione proseguiranno nel teatro della Casa di reclusione di Rossano, a partire dalle ore 10.00, introdotti dai saluti istituzionali di Maria Luisa Mendicino, direttore della Casa di reclusione di Rossano, Francesco Scarcello, prorettore dell’Università della Calabria, Luca Muglia, garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Pietro Fantozzi e Franca Garreffa del Pup Unical, Elisabetta Ciambriello, comandante della Polizia penitenziaria della Casa di reclusione di Rossano. Alle ore 10.30 dopo l’introduzione di Franco Prina, presidente della CNUPP è in programma la prolusione di Fiammetta Borsellino, a cui seguiranno le testimonianze degli studenti del Pup, gli interventi degli alunni e dei docenti delle scuole di secondo grado di Corigliano – Rossano, Rende, Torano, dei tutor del Pup, dei presidenti e dei volontari delle associazioni Quercia di Mamre, Liberamente e Verso Itaca. I lavori saranno moderati da Carla Chiappini, giornalista e coordinatrice della redazione Ristretti Orizzonti (AS1 Casa di reclusione di Parma). Entrambe le giornate si concluderanno con lo spettacolo teatrale ‘Una lunga attesa’ di Fabrizio Romagnoli, a cura dell’associazione culturale Casamatta, regia di Massimo Leggio. La rappresentazione teatrale in programma mercoledì 1 febbraio, presso l’University club, è a ingresso gratuito.
Fiammetta Borsellino all’inaugurazione dell’Anno Accademico 2022/23 del Polo universitario penitenziario
Cosenza – Si terrà mercoledì 1 e giovedì 2 febbraio, in collaborazione con il Centro residenziale – Area socialità e terza missione – e con l’Area ricerca, innovazione e impatto sociale (ARIIS) – public engagement, l’inaugurazione del quinto anno accademico del Polo universitario penitenziario (Pup) dell’Università della Calabria, istituito nel 2018 grazie al protocollo d’intesa fra l’Unical e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – provveditorato regionale per la Calabria, ma nei fatti operativo da circa un decennio, divenendo un importante presidio didattico per chi vive in condizione di privazione della propria libertà e un ponte solido dell’università verso il sociale. La due giorni dedicata all’inaugurazione, che vedrà la gradita partecipazione di Fiammetta Borsellino, prenderà il via mercoledì 1 febbraio, a partire dalle ore 17.15, presso l’University club dell’Università della Calabria, con i saluti istituzionali del rettore, Nicola Leone, e gli interventi di Franco Prina, presidente della Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari (CNUPP), Liberato Guerriero, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria (PRAP) della Calabria, Pietro Fantozzi, coordinatore del Consiglio scientifico del Polo universitario penitenziario, e Francesco Raniolo, presidente Centro arti musica e spettacolo. Alle ore 17.45 prenderà la parola Fiammetta Borsellino. Seguiranno gli interventi di Patrizia Piro (prorettore Centro residenziale), Antonio Costabile (delegato Missione sociale), dei referenti Pup per i dipartimenti dell’ateneo: Alessandro Diddi (DiSCAG), Yuri Perfetti (DiSU), Francesca Veltri (DiCES), Marilena Lanzino (DFSSN), Ercole Giap Parini (DiSPeS), e dei direttori delle case circondariali e di reclusione Maria Luisa Mendicino (CR Rossano e CC Cosenza), Mario Antonio Galati (CC Castrovillari), Emilia Boccagna (CC Paola), Patrizia Delfino (CC Catanzaro), Angela Marcello (CC Vibo Valentia), Caterina Arrotta (CR Laureana di Borrello). L’evento in programma all’Unical sarà introdotto e moderato da Franca Garreffa, responsabile delle attività didattiche degli studenti del Pup. Giovedì 2 febbraio i lavori dell’inaugurazione proseguiranno nel teatro della Casa di reclusione di Rossano, a partire dalle ore 10.00, introdotti dai saluti istituzionali di Maria Luisa Mendicino, direttore della Casa di reclusione di Rossano, Francesco Scarcello, prorettore dell’Università della Calabria, Luca Muglia, garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Pietro Fantozzi e Franca Garreffa del Pup Unical, Elisabetta Ciambriello, comandante della Polizia penitenziaria della Casa di reclusione di Rossano. Alle ore 10.30 dopo l’introduzione di Franco Prina, presidente della CNUPP è in programma la prolusione di Fiammetta Borsellino, a cui seguiranno le testimonianze degli studenti del Pup, gli interventi degli alunni e dei docenti delle scuole di secondo grado di Corigliano – Rossano, Rende, Torano, dei tutor del Pup, dei presidenti e dei volontari delle associazioni Quercia di Mamre, Liberamente e Verso Itaca. I lavori saranno moderati da Carla Chiappini, giornalista e coordinatrice della redazione Ristretti Orizzonti (AS1 Casa di reclusione di Parma). Entrambe le giornate si concluderanno con lo spettacolo teatrale ‘Una lunga attesa’ di Fabrizio Romagnoli, a cura dell’associazione culturale Casamatta, regia di Massimo Leggio. La rappresentazione teatrale in programma mercoledì 1 febbraio, presso l’University club, è a ingresso gratuito.
Fiammetta Borsellino all’inaugurazione dell’Anno Accademico 2022/23 del Polo universitario penitenziario
La manifestazione si svolgerà il 1 febbraio all’ University club dell’ Unical ed il 2 febbraio al teatro della Casa di reclusione di R |
Si terrà mercoledì 1 e giovedì 2 febbraio, in collaborazione con il Centro residenziale – Area socialità e terza missione – e con l’Area ricerca, innovazione e impatto sociale (ARIIS) – public engagement, l’inaugurazione del quinto anno accademico del Polo universitario penitenziario (Pup) dell’Università della Calabria, istituito nel 2018 grazie al protocollo d’intesa fra l’Unical e il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria – provveditorato regionale per la Calabria, ma nei fatti operativo da circa un decennio, divenendo un importante presidio didattico per chi vive in condizione di privazione della propria libertà e un ponte solido dell’università verso il sociale.
La due giorni dedicata all’inaugurazione, che vedrà la gradita partecipazione di Fiammetta Borsellino, prenderà il via mercoledì 1 febbraio, a partire dalle ore 17.15, presso l’University club dell’Università della Calabria, con i saluti istituzionali del rettore, Nicola Leone, e gli interventi di Franco Prina, presidente della Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari (CNUPP), Liberato Guerriero, provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria (PRAP) della Calabria, Pietro Fantozzi, coordinatore del Consiglio scientifico del Polo universitario penitenziario, e Francesco Raniolo, presidente Centro arti musica e spettacolo. Alle ore 17.45 prenderà la parola Fiammetta Borsellino. Seguiranno gli interventi di Patrizia Piro (prorettore Centro residenziale), Antonio Costabile (delegato Missione sociale), dei referenti Pup per i dipartimenti dell’ateneo: Alessandro Diddi (DiSCAG), Yuri Perfetti (DiSU), Francesca Veltri (DiCES), Marilena Lanzino (DFSSN), Ercole Giap Parini (DiSPeS), e dei direttori delle case circondariali e di reclusione Maria Luisa Mendicino (CR Rossano e CC Cosenza), Mario Antonio Galati (CC Castrovillari), Emilia Boccagna (CC Paola), Patrizia Delfino (CC Catanzaro), Angela Marcello (CC Vibo Valentia), Caterina Arrotta (CR Laureana di Borrello). L’evento in programma all’Unical sarà introdotto e moderato da Franca Garreffa, responsabile delle attività didattiche degli studenti del Pup.
Giovedì 2 febbraio i lavori dell’inaugurazione proseguiranno nel teatro della Casa di reclusione di Rossano, a partire dalle ore 10.00, introdotti dai saluti istituzionali di Maria Luisa Mendicino, direttore della Casa di reclusione di Rossano, Francesco Scarcello, prorettore dell’Università della Calabria, Luca Muglia, garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Pietro Fantozzi e Franca Garreffa del Pup Unical, Elisabetta Ciambriello, comandante della Polizia penitenziaria della Casa di reclusione di Rossano.
Alle ore 10.30 dopo l’introduzione di Franco Prina, presidente della CNUPP è in programma la prolusione di Fiammetta Borsellino, a cui seguiranno le testimonianze degli studenti del Pup, gli interventi degli alunni e dei docenti delle scuole di secondo grado di Corigliano – Rossano, Rende, Torano, dei tutor del Pup, dei presidenti e dei volontari delle associazioni Quercia di Mamre, Liberamente e Verso Itaca. I lavori saranno moderati da Carla Chiappini, giornalista e coordinatrice della redazione Ristretti Orizzonti (AS1 Casa di reclusione di Parma).
Entrambe le giornate si concluderanno con lo spettacolo teatrale ‘Una lunga attesa’ di Fabrizio Romagnoli, a cura dell’associazione culturale Casamatta, regia di Massimo Leggio. La rappresentazione teatrale in programma mercoledì 1 febbraio, presso l’University club, è a ingresso gratuito.
Per partecipare all’evento in programma il 2 febbraio, presso la Casa di reclusione di Rossano, è necessario accreditarsi. A tal fine, i giornalisti intenzionati a seguire la manifestazione dovranno inviare, entro e non oltre le ore 17 del 26 gennaio, una mail all’indirizzo segreteria.pup@unical.it indicando – oltre alla testata di appartenenza – le proprie generalità complete (data, luogo di nascita e residenza) ed allegando una copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.
FONTE UNICAL.IT
La DENUNCIA di FIAMMETTA BORSELLINO