Su proposta del PROGETTO SAN FRANCESCO la Biblioteca comunale viene intitolata a Paolo Borsellino

 

 


N. 288 di Registro
SEDUTA DEL 12 Luglio 2018
PRESIDENTE: DOTT. MARIO LANDRISCINA SEGRETARIO: DOTT. ANDREA FIORELLA


OGGETTO: INTITOLAZIONE DELLA BIBLIOTECA COMUNALE A PAOLO BORSELLINO.

Premesso che:

il Centro Studi sociali contro le mafie- Progetto San Francesco, ha inviato una lettera, ns. prot. 14091 dell’8.3.2018, con la quale, facendosi interprete di un sentimento comune e diffuso di riconoscenza nei confronti di chi ha combattuto la lotta alla mafia, ha proposto di intitolare uno spazio (piazza, via o edificio) al magistrato Paolo Borsellino;
con successiva nota, ns. prot. 14536 del 12.3.2018, il Centro Studi ha chiesto di valutare la possibilità di intitolare a Paolo Borsellino la Biblioteca comunale, luogo simbolico di aggregazione per adolescenti e giovani;

Premesso, inoltre, che:

– il patrimonio culturale del Comune di Como è conservato dai Musei Civici e dalla Biblioteca comunale;
– gli istituti museali sono stati intitolati nel 1932 a Giuseppe Garibaldi, e nel 1965 a Paolo Giovio, mentre la Biblioteca risulta priva di intitolazione;
– il nucleo originario della Biblioteca è stato istituito con legato testamentario dal giurista comasco Francesco Benzi nel 1663 e nel 2013 è ricorso il 350° anniversario dall’istituzione;
– dal 1969 la Biblioteca è attiva nella sede di Piazzolo Terragni, diventando negli anni un punto di riferimento per la vita culturale della città e riconosciuto luogo di coesione sociale;

Considerato che:

il Comune di Como collabora con Progetto San Francesco, associazioni ed Enti Locali, per l’attuazione del Progetto “Creare una comunità alternativa alle mafie. Sostegno alle vittime della criminalità”, promosso ai sensi della L.R. 17/2015 “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità”;

– il 19 luglio ricorre il 26° anniversario della strage di stampo mafioso di Via D’Amelio, in cui hanno perso la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque uomini della scorta; Valutato che:

– la proposta di intitolare la Biblioteca comunale alla memoria di un uomo di legge, magistrato che si è distinto per l’affermazione dei valori democratici, la difesa delle istituzioni e la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata, sia un atto significativo per la riaffermazione dei valorisociali e della legalità;

– la Biblioteca, per eterogeneità generazionale e culturale degli utenti, è un luogo simbolico che può promuovere la cultura della legalità nelle nuove generazioni;

Visto l’indirizzo operativo n. 206 del 5 luglio 2018, con il quale la Giunta Comunale ha condiviso la proposta di intitolazione;

Ritenuto, pertanto, di procedere all’intitolazione della Biblioteca comunale, ubicata in Piazzetta Venosto Lucati, a Paolo Borsellino quale segno tangibile di riconoscimento della Città di Como alla statura morale, all’impegno e al sacrificio per la difesa dello Stato nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata;

Richiamate:

– la Legge n. 1188/1927 “Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei”;
– li D.M. 25.09.1992, allegato alla circolare MI.A.C.E.L. n. 18/1992, disciplinante la delega al Prefetto in materia di autorizzazione per le intitolazioni di luoghi pubblici e monumenti;
– la circolare del Ministero dell’Interno n. 4del 10.02.1996; Visto l’art. 2 dello Statuto comunale;
Ritenuta la propria competenza ai sensi dell’art. 48 del T.U.EE.LL.
Visto il pareri favorevole espresso sulla proposta di deliberazione, ai sensi dell’art. 49, 1° comma, del D. Lgs. n. 267/2000 dal Dirigente del Settore Commercio e Attività economiche
– Cultura, Musei, Biblioteca
Visto, altresì, il parere favorevole espresso sulla proposta di deliberazione dal Segretario Generale, ai sensi dell’art. 103, 2° comma, dello Statuto Comunale;

Ad unanimità di voti espressi nei modi di legge:

DELIBERA

per i motivi sopra esposti e che qui si intendono richiamati quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:

1) di intitolare la Biblioteca comunale di Como al magistrato Paolo Borsellino, nato a Palermo il 19 aprile 1940 e deceduto il 19.7.1992 nell’attentato di Via D’Amelio a Palermo in cui hanno perso la vita anche cinque uomini della sua scorta;
2) di trasmettere il presente provvedimento al Prefetto, subordinando l’apposizione della targa al ricevimento del parere prefettizio favorevole;
3) di dare mandato al Segretario Generale di coordinare i Dirigenti, curando che ciascuno, per la parte di propria competenza, assuma gli atti amministrativi necessari per la realizzazione della targa da apporre sull’edificio della Biblioteca e per l’organizzazione della cerimonia di intitolazione;
4) di dichiarare, con separata votazione assunta ad unanimità di voti, la presente deliberazione immediatamente esecutiva, ai sensi dell’art. 134, 4°c., del D.Lgs. n.267/00

Letto, approvato e sottoscritto.

IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE
DOTT. ANDREA FIORELLA DOTT. MARIO LANDRISCINA

 

 


 

 

 

 

 

LA STORIA

Con il proprio patrimonio librario ed una rendita per il mantenimento, il giurista comasco Francesco Benzi istituisce con il legato testamentario del 1663 il primo nucleo, annesso al Collegio dei nobili giureconsulti, destinato a diventare la biblioteca di Como.

Nel 1749 vengono stabiliti nuovi orari di apertura al pubblico e nel 1773 si acquisisce il patrimonio librario della soppressa Compagnia di Gesù. Grazie all’interessamento di Alessandro Volta presso il governatore del Lombardo Veneto Carlo Firmian, la dotazione libraria si incrementa di libri moderni e di opere scientifiche.
Divenuta proprietà della Municipalità comasca nel 1796 dopo l’arrivo dei francesi, la Biblioteca si arricchisce nel 1799 anche dei fondi librari delle corporazioni religiose soppresse.
Nel 1811 la biblioteca viene trasferita nell’attuale edificio del Liceo Classico a Porta Torre, presso la Sala Benzi disegnata dall’architetto Simone Cantoni.
Per tutto il corso del secolo la biblioteca ha ricevuto donazioni e acquisito intere collezioni di libri rari (Collezione Mochetti, Mondelli, Silva, Pogliani).
Da un inventario del 1815 risulta che i volumi posseduti erano dodicimila; nel 1843 diciassettemila.
L’elenco dei donatori Otto-Novecenteschi è inciso in una lapide collocata nell’atrio dell’edificio attuale.
Nel 1898 alla biblioteca viene annesso temporaneamente l’Archivio storico comunale che, verso il 1930,  ebbe una sede propria prima di essere portato, nel 1947, all’Archivio di Stato di Como.
Nel 1903 la biblioteca osservò un periodo di chiusura per il riordino e la riorganizzazione dei volumi.  Con l’introduzione della legge sul diritto di stampa del 1910 il patrimonio è incrementato e, nel 1912, la biblioteca contava cinquantamila volumi ed oltre cinquemila opuscoli.
Le donazioni di collezioni di libri del novecento portano i nomi del medico collezionista Giuseppe Ghislanzoni, del giornalista Arnaldo Cipolla, del germanista Aristide Baragiola, del musicista Marco Enrico Bossi, un carteggio di Massimo Bontempelli donato dalla moglie. 
Nel 1962, anno di progettazione della nuova sede, il patrimonio ammontava a 164.000 titoli.
Nel 1969, alla vigilia del trasloco nella nuova e attuale sede, risultato dell’integrazione dell’antica casa del papa comasco Innocenzo XI ristrutturata e ampliata con nuovi spazi per ospitare i servizi al pubblico, la Biblioteca possiede 185.000 titoli con alcune migliaia di documenti ospitati fuori dalla sede di Via Cesare Cantù.
Nella nuova sede inizia un’intensa attività culturale con conferenze ospitate presso l’ampia sala convegni e  incontri di promozione alla lettura. L’interesse suscitato dalla nuova collocazione della Biblioteca è testimoniato dalla presenza di intellettuali e personalità che vengono ospitati per conferenze, presentazioni di libri e per promuovere la nuova sala ragazzi.
Molte anche le acquisizioni degli anni successivi: gli archivi Raimondi-Mantica, Odescalchi, Tatti, Sfondrati, Lucini e il fondo fotografico Brunner.
Nel 2002 si concludono i primi lavori di ammodernamento con la ristrutturazione dell’atrio e di alcuni spazi (sala ragazzi, emeroteca e sala conferenze, sale studio, distribuzione.
Gli ultimi anni sono stati dedicati all’attivazione di nuovi servizi, a progetti di riordino degli archivi ed alla creazione di una banca dati bibliografica in rete geografica territoriale.
Attualmente conserva un patrimonio di circa 450.000 documenti consistenti in opere di narrativa, saggistica, quotidiani e periodici, fotografie, patrimonio antico e raro, stampe, grafica d’arte, cartoline e materiali multimediali quali Vhs, Dvd, cd audio.
Ogni anno il patrimonio della Biblioteca si incrementa con circa 5.000 nuovi documenti, parte acquistati, parte proveniente da donazioni dei lettori ed una piccola quota consegnata dagli editori della provincia di Como quale deposito legale.

A distanza di 356 anni dalla sua istituzione (1663) e a 50 dalla sua attuale collocazione, su proposta del Centro Studi Sociali contro le Mafie, Progetto San Francesco, la Giunta Comunale con atto n. 288/2018 ha deliberato d intitolare la Biblioteca comunale al dottor Paolo Borsellino, vittima, insieme alla sua Scorta, di un attentato mortale il 19 luglio 1992 in via D’Amelio a Palermo.
L‘8 aprile 2019 alla presenza della figlia dott.ssa Fiammetta Borsellino si è svolta la cerimonia di intitolazione

 


 
 

 

 

COMO: la biblioteca comunale dedicata a PAOLO BORSELLINO

 

 

Archivio digitale logo base