30.6.2025 – Alla Camera il ricordo di Paolo Borsellino – L’intervento di CHIARA COLOSIMO Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia

 

Signor Presidente della Repubblica, Signor Presidente del Senato, Signor Presidente della Camera, Signor Presidente del Consiglio, colleghi ed autorità tutte
Palermo, 30 giugno 1992
Sono passati 40 giorni da quando il suo fraterno amico Giovanni Falcone con Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo sono saltati in aria a Capaci.
Paolo Borsellino disegna sulla sua agenda grigia un “avion”- un aereo- così lo chiamava scherzando ,per Roma Fiumicino, appunta accanto (SCO) Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e segna che ci starà tutto il giorno. Questo è uno dei documenti depositati in archivio dal Maresciallo Canale.
Oggi 33 anni fa, anche il magistrato era a Roma, avrà preso questa borsa piena di carte e seppur profondamente cambiato dal dolore di 40 giorni prima, determinato e triste era qui a continuare il suo lavoro, la sua lotta a Cosa Nostra. Un segno.
Solo 5 giorni prima a Casa Professa aveva fatto testamento pubblico, un padre,-Lucia, Manfredi – che andava incontro alla sua morte con la sola richiesta di essere ascoltato dall’autorità giudiziaria, cosa che non succederà mai.
Sono passati 12028 giorni dalla Strage di Via D’amelio la borsa di Paolo Borsellino è tornata ancora a Roma, è vuota, voi non potete sentirlo, ma ha l’odore acre ed intenso della pelle bruciata.
Un odore che mi è rimasto sulle mani, che come questo filone d’indagine ha segnato e segna la mia vita di donna e di rappresentante delle istituzioni.
Dentro è intatta. Come intatto è l’insegnamento di un uomo che, solo, ha incarnato il senso del dovere più profondo, il rispetto assoluto per le istituzioni, la sete di giustizia per la sua Palermo e per la sua Patria tutta.
Sono enormemente grata a tutte le istituzioni presenti che restituiscono oggi qui una minima ma fondamentale parte in questa storia, nell’Italia martoriata dal sangue versato per mano mafiosa oggi noi ribadiamo da che parte stiamo, chiediamo perdono ai figli se in questi anni non sempre così è sembrato e, soprattutto lasciamo nella casa degli Italiani il monito a noi stessi – a me prima di tutti- e ai più giovani di essere sempre così, come questo uomo ci ha insegnato con la sua vita e la sua morte.
A Paolo Borsellino, ad Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina il nostro impegno per la verità, il nostro più sincero GRAZIE

 

 

 

Strage di Via D’Amelio – In COMMISSIONE ANTIMAFIA le audizioni dei famigliari di Paolo Borsellino e dei testimoni