LA COMMEMORAZIONE Corona di fiori all’esterno della biblioteca di Como, intitolata al giudice Paolo Borsellino
Una corona verde, posata davanti alla biblioteca cittadina che nel 2019 fu intitolata a Paolo Borsellino. È questa la fotografia scattata oggi pomeriggio, quando le autorità cittadine si sono riunite per un momento di commemorazione. Alle 17 in punto – ora in cui avvenne 33 anni fa la strage di via D’Amelio – il suono delle campane e il silenzio. Poi, l’intervento di Alberto Fontana, assessore comunale con delega alla Legalità: «È insolito, in un sabato pomeriggio di luglio, trovarci davanti alla biblioteca. Non siamo qui semplicemente a ricordare un uomo e gli agenti della sua scorta. Siamo qui per raccogliere un testimone che questi eroi ci hanno lasciato» ha detto. Nella vita quotidiana, tra lavoro, studio e famiglia, «tutti noi, non solo le autorità, dobbiamo assumerci l’impegno di dare un significato a quelle morti attraverso il nostro ruolo nella società. Lo possiamo fare mettendo in atto quelle condotte di legalità apparentemente di poco conto, ma che unite tra loro possono formare una valanga che può travolgere la criminalità organizzata». Come ricordato sempre dall’assessore Fontana, «teniamo presente che la mafia si annida ovunque, è in mezzo a noi e arriva laddove si creano le condizioni. Falcone diceva “follow the money” (segui il denaro ndr), e qui occorre fermarci a pensare i cambiamenti avvenuti nella nostra città durante questi ultimi anni, con una velocità impressionante».
Di infiltrazioni e mafia ha parlato anche il sindaco Alessandro Rapinese, che ha aggiunto: «Alla malavita non si risponde solo con l’intelligence, ma con la cultura e dal basso. Abbassare la guardia potrebbe costarci molto più dei piccoli benefici dovuti alla mancanza di presidio. Qui è in campo la nostra libertà». E coloro che agiscono nella criminalità organizzata non sono altro che persone che «parlano come noi, si vestono come noi, ma traggono dall’abuso, dalla violenza, dalla corruzione un beneficio economico e di potere». LA PROVINCIA on Line 19.7.2025