Progetto San Francesco e Veterani Reparto Scorte Palermo alla 20ª Ed. Premio Internazionale Padre Pino Puglisi

 
 

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Progetto San Francesco con Benedetto Madonia e Claudio Ramaccini, rispettivamente presidente e direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie con i Veterani Reparto Scorte Palermo rappresentati da Francesco Mirabella e Domenico Bessone, il prossimo 14 dicembre parteciperanno a Palermo alla 20ª Edizione del Premio. 

 

Premio Padre Pino Puglisi: Palermo celebra otto testimoni di coraggio e umanità

I nomi dei vincitori della XX edizione

 

 

Una serata per onorare chi combatte la violenza, chi cura con umanità, chi racconta l’orrore della guerra senza arretrare. È a queste figure che si rivolge la ventesima edizione del Premio Internazionale Padre Pino Puglisi, che si è  svolto domenica 14 dicembre alle ore 21 al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo.

L’iniziativa, promossa dall’Arcidiocesi di Palermo e dall’Associazione Giovani 2017 3P, con il patrocinio del Ministro per lo Sport e i Giovani e del Comune di Palermo, a vent’anni dalla sua nascita, si conferma un appuntamento di alto valore civile e culturale.
Il tema scelto per questa edizione è diretto e potente: “A chi resiste al cinismo, a chi non distoglie lo sguardo, a chi crede ancora nell’umanità”.
Un filo conduttore che unisce le storie e le azioni degli otto premiati di quest’anno, selezionati da una giuria presieduta dall’arcivescovo di Palermo, Monsignor Corrado Lorefice.
“Vuole essere ancora una volta un invito a fare scelte coraggiose a favore di chi non ha voce e giornalmente è offesa nella propria dignità di essere umano”, ha dichiarato don Antonio Garau, fondatore del Premio.

Otto storie di resistenza e speranza

Dal giornalismo alla medicina, dalla spiritualità all’attivismo, passando per musica e giustizia: gli otto nomi selezionati dalla giuria del Premio 3P appartengono a mondi diversi, ma condividono una vocazione precisa. Sono persone che hanno scelto di mettere le proprie competenze al servizio degli altri, opponendosi ogni giorno al disincanto e all’indifferenza.
Tra loro, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, voce autorevole in una delle aree più complesse del pianeta. Da anni si batte per la pace in Terra Santa, il dialogo tra le fedi e la giustizia sociale.
“Oggi più che mai il tema della pace diventa una proposta d’amore che deve risvegliare il cuore di ogni uomo di buona volontà a saper dialogare con tutti e trovare le vie del rispetto della vita”, afferma Gemma Ocello, giurata del Premio.
A ricevere il riconoscimento anche la procuratrice Claudia Caramanna, esempio di coraggio nelle aree più difficili del contrasto alla criminalità. Al rigore dell’azione giudiziaria affianca percorsi di prevenzione rivolti a minori e madri, offrendo loro alternative concrete alla devianza.
Nel campo della salute, il Premio va a Debora Castrogiovanni, senologa della clinica La Maddalena di Palermo, per la sua umanità e professionalità nel prendersi cura delle donne. Le accompagna con ascolto e presenza lungo uno dei tratti più fragili della vita: la malattia.
Un riconoscimento speciale anche per don Antonio Coluccia, sacerdote salentino in prima linea contro spaccio e degrado. Con un approccio concreto e coraggioso, promuove una cittadinanza evangelica attiva, portando il Vangelo nelle periferie ferite dalla criminalità.

La forza della testimonianza e dell’incontro

Un premio dal valore simbolico fortissimo è quello assegnato a Maoz Inon e Aziz Abu Sarah, un israeliano e un palestinese che, pur avendo perso familiari nel conflitto, hanno scelto la strada della riconciliazione e della cooperazione, creando una rete globale per dimostrare che la pace è possibile.

 

Tra i premiati anche chi ha fatto della narrazione dei conflitti un atto di verità e coraggio: Lucia Goracci, inviata RAI e giornalista di guerra, riceverà il Premio per la determinazione nel raccontare le storie più difficili, là dove la dignità umana è più spesso calpestata.
Non manca un riconoscimento anche a chi usa la popolarità per fini solidali: Gianluca Pecchini, CEO della “Nazionale Cantanti”, viene premiato per l’impegno con cui trasforma la visibilità dello sport e dello spettacolo in solidarietà economica e sociale.
Infine, viene premiata anche una realtà collettiva: la Società Italiana di Cure Palliative (S.I.C.P.), da anni in prima linea per garantire dignità e rispetto nei momenti più fragili della vita. Il premio sarà ritirato dal coordinatore regionale, Roberto Garofalo.

Una serata tra musica, parole e memoria

A condurre la serata saranno due volti noti della RAI: Roberto Gueli, vicedirettore nazionale della Tgr, e la giornalista Tiziana Martorana. La produzione esecutiva sarà affidata a Panastudio, mentre Francesco Panasci curerà direzione artistica e regia.
Il palco del Teatro Politeama si trasformerà in uno spazio di memoria e festa grazie all’Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group, diretta da Domenico Riina, e alla voce soul di Daria Biancardi, artista siciliana di fama internazionale. A impreziosire ulteriormente la serata l’esibizione della special guest Karima, accompagnata al pianoforte da Piero Frassi e dall’orchestra.
Non mancheranno le risate grazie all’ironia pungente e tutta siciliana di Sasà Salvaggio, che porterà sul palco momenti di comicità capaci di alleggerire, ma anche di far riflettere.

Un premio per ricordare Padre Pino Puglisi

Il Premio 3P nasce per mantenere viva la testimonianza di Padre Pino Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993 nel quartiere Brancaccio di Palermo. La sua eredità spirituale e civile continua a ispirare azioni concrete contro ogni forma di ingiustizia e rassegnazione.
Il senso più profondo del Premio sta proprio in questo: nel riconoscere chi non si volta dall’altra parte, chi continua a credere nella possibilità di cambiare le cose, chi fa della propria vita una testimonianza attiva di umanità.
Anche quest’anno, Palermo si prepara a celebrare il coraggio della speranza.

 


La Giuria del “Premio internazionale Beato Padre Puglisi” ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Nel giorno del martirio del parroco di Brancaccio, il Capo dello Stato incoraggia le diverse realtà che sostengono il Premio e ascolta le parole dell’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice

Nel giorno del XXXII anniversario del Martirio del Beato Pino Puglisi e all’indomani della solenne Celebrazione Eucaristica nella Chiesa Cattedrale di Palermo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto nel Palazzo del Quirinale la giuria e gli organizzatori del Premio Internazionale “Beato Padre Puglisi”, presieduta da Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo. Il Premio – fondato da don Antonio Garau in coordinamento con l’Arcidiocesi di Palermo e con il contributo dell’Associazione “Giovani 2017 3P” – giunge quest’anno alla sua ventesima edizione e ha ospitato, nell’edizione del 2023, proprio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“La somiglianza di don Pino Puglisi a Gesù – ha sottolineato l’Arcivescovo al Capo dello Stato – è anche nel suo morire in quel 15 settembre 1993, in quegli anni tragici per la nostra Palermo assediata e massacrata dalla mafia. Don Pino è stato come e con Cristo, testimone della vittoria dell’amore sulla violenza e sulla morte. La vittoria dell’amore, della mitezza e della non violenza che confonde la superbia di quanti impugnano le armi per seminare morte e dolore; della comunione che vince l’isolamento, la solitudine e la divisione; del perdono che vince la vendetta. La Chiesa di Palermo, ora come allora, va avanti sulla traccia del Beato Martire don Pino Puglisi”. Al termine dell’incontro, la giuria del Premio ha donato al Presidente della Repubblica una scultura opera del maestro Giacomo Rizzo.  15 Settembre 2025

 

 

Premio Internazionale Beato Padre Pino Puglisi

 

15 settembre 1993, il giorno del suo compleanno, Cosa nostra elimina PINO PUGLISI, il prete che combatteva la mafia con il sorriso

 

La CHIESA e la MAFIA