(ASCA) – Roma, 17 set – ”La Direzione Nazionale Antimafia dovrebbe occuparsi delle indagini sugli episodi di corruzione nello sport, come lo scandalo Scommessopoli, che hanno tutte le caratteristiche – come la ripetitivita’, numerosita’ delle persone coinvolte, gravita’ del fenomeno, interesse della malavita – per essere considerata un’attivita’ delinquenziale organizzata”. E’ quanto propone, in una dichiarazione rilasciata a Agipronews, il procuratore generale vicario della Direzione Nazionale Antimafia, Pierluigi Dell’Osso, che sottolinea anche la necessita’ di riformare l’ordinamento sportivo: ”La giustizia sportiva va sempre a rimorchio di quella penale ma deve diventare piu’ stringente, in particolare quando ci si occupa di vicende relative a sport ‘ricchi’ ome il calcio”.
”Di conseguenza – e’ la proposta di Dell’Osso – ci vorrebbe una legge che, riconsiderando la gravita’ del fenomeno, affidasse all’Antimafia la titolarita’ delle indagini. Anche i recenti scandali del calcio-scommesse confermano che i sodalizi criminali hanno ormai una dimensione mondiale e che la loro azione corruttrice, organizzata e sistematica, finisce nella fattispecie dell’associazione a delinquere. Per un’effettiva azione di contrasto al fenomeno, – conclude Dell’Osso – occorrerebbe poi introdurre il reato di corruzione tra privati: tra faccendieri e giocatori corrotti, girano soldi in nero e si manipolano eventi, quindi e’ il momento di introdurre dure sanzioni penali per chi compie atti di corruzione”.