Abbiamo elaborato uno strumento di aggregazione sociale, ancora valido e aperto, come
Un albero testimone del coraggio, a favore di un’aggregazione sempre più ampia per un blocco sociale nuovo a sostegno della lotta al malaffare e alle mafie nel mondo del lavoro. Piccoli passi, un’attenzione che è cresciuta negli anni, soprattutto per l’inasprirsi della crisi che espone a ricatti finanziari il mondo delle imprese e delle famiglie.
Il giro usuraio e di riciclaggio rivelano, come ben scritto nelle ordinanze giudiziarie, un malessere della popolazione che fatica ad accedere al credito, anche per piccole somme, e di discutibili benefattori che ne approfittano.
Per uscire dalla crisi occorre tornare alla nostra identità storica e sociale, recuperando il territorio come esempio di sostenibilità, incoraggiando chi è ricattato a denunciare, facendo ripartire il lavoro attraverso una nuova responsabilità sociale, tanto nell’edilizia quanto nel credito.
Ad esempio noi chiediamo al Governo che il 35% dei soldi confiscati ai boss tornino al territorio e alle Prefetture, per rianimare il microcredito sociale e le politiche attive del lavoro. La nostra provincia non è terra di mafia, al contrario è popolata da gente solida e volenterosa che oggi ha necessità di un nuovo coraggio e di esempi di cooperazione sociale attenta ai più fragili.
La Segreteria Cisl di Sondrio