Possiamo parlare di “epicentro Toscana” per il PSF e per le attività specifiche del programma di contrasto alle mafie nel mondo del lavoro, vista la crescente partecipazione dei soci di questa regione. Il PSF ha appena aderito alla prossima giornata della memoria delle vittime di mafia, organizzata come ogni primavera da Libera e da Avviso Pubblico, che quest’anno si terrà a Firenze il prossimo sabato. Firenze è stata infatti vittima della strategia terroristica della mafia corleonese nel 1993 ed oggi è crocevia degli interessi finanziari delle mafie versione 2.0.
A Firenze il PSF è anche partner di Terra Futura e quest’anno, nella ricorrenza del decennale, sarà (dal 17 al 19 maggio alla Fortezza da Basso) in prima linea a sostegno della manifestazione sociale più importante d’Italia, intitolata per l’occasione “Dieci anni dopo, oltre la crisi per una nuova Europa”.
Sempre nel capoluogo toscano, il PSF con la Città di Firenze ha piantato un albero a memoria dei giudici Falcone e Borsellino, nel giardino dell’orticoltura, il secolare parco collegato con l’accademia dei Georgofili e da questo simbolo vuole ripartire, considerando la Toscana uno degli epicentri delle attività di formazione e contrattazione socialel contro i clan.
La Fiba Cisl della Toscana e Fiba Cisl Social Life hanno organizzato due incontri strategici, il primo con il Procuratore della Repubblica Giuseppe Quattrocchi allo scopo di programmare una serie di attività formative rivolte al sindacato – ricordiamo che il PSF in Toscana è forte del lavoro anche della Filca Cisl e della FIM Cisl, ovviamente insieme alla Fiba Cisl e alla Cisl fiorentina con il SIULP di Siena – e alle scuole.
Il Procuratore Quattrocchi è sin dal principio una guida esemplare per il PSF, e con lui sono in programma delle azioni culturali di approfondimento sul complesso tema dell’inquinamento mafioso del mondo del lavoro, momenti strutturali a sostegno della responsabilità sociale e civica di ogni protagonista della comunità fiorentina.
Accanto al Procuratore, allo scopo di rafforzare il ruolo di servizio al lavoratore, il PSF ha incontrato gli avvocati “laburisti” Agnese Bertini e Nicola Favati, soci del più importante studio pisano di avvocati del lavoro e dei diritti civili. Proprio con loro partirà la prima officina civile contro le mafie e i ricatti criminali nel mondo del lavoro, spostando la visione prospettica dal penale, quindi dal crimine, al mercato del lavoro, vera trincea della strategia del consenso sociale delle mafie oggi al nord.