16 NOVEMBRE 2018 – Fiammetta Borsellino: «Papà non era un eroe, ma aveva coraggio e senso dello stato» Sul palco, in una villa da tutto esaurito, l’ospite d’eccezione e Fiammetta Borsellino. Con lei anche l’avvocato penalista, impegnata nel processo Borsellino-quater, Rosalba Di Gregorio; Antonio Vullo, uomo della scorta del magistrato e unico superstite della strage di 26 anni fa e Francesco Mongiovì, anche lui guardia del corpo, ma del collega di Borsellino, Giovanni Falcone ucciso 57 giorni prima nei pressi di Capaci. «Non mi posso sostituire agli organi inquirenti, ma posso dire che tutto è andato storto», ha raccontato Fiammetta Borsellino parlando dei depistaggi che si sono susseguiti nel tempo. Nonostante il dolore, però, ha voluto mantenere sempre una luce di speranza. Davanti ai 270 e più spettatori ha detto: «Mio padre non era un eroe, perché eroe è qualcosa di soprannaturale. Aveva coraggio e un grande senso dello stato. Lo stesso che ho io e per questo chiedo onestà».