VIA D’AMELIO, DEPISTAGGI E LOTTA ALLA MAFIA Iniziativa dalla forte valenza didattico-educativa, stamani, al Liceo Lucio Piccolo di Capo d’Orlando. Più di mille alunni con l’intero corpo docente, in presenza e in DAD e le famiglie, hanno seguito Fiammetta Borsellino sui tragici avvenimenti del ‘92.
La manifestazione, curata dai Referenti di Ed. Civica d’Istituto, dopo i saluti di rito della Dirigenza scolastica, ha acceso i riflettori su uno degli eventi più funesti della storia repubblicana: dopo quella di Capaci, la strage di via Mariano d’Amelio in cui morirono, oltre a Paolo Borsellino, anche i cinque agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Il Prof. Luciano Armeli Iapichino che ha coordinato l’evento, dopo un’introduzione sul significato di depistaggio, servizi segreti deviati, trattativa Stato-Mafia, uomini cerniera tra Stato-Mafia-Massoneria che gravitano dietro i più aberranti misteri d’Italia, le mattanze e un’incursione sulle latitanze nella provincia – un tempo “babba” – messinese, ha lasciato la parola a Fiammetta Borsellino che ha tracciato un profilo di Paolo, padre e uomo delle Istituzioni integerrimo, sull’importanza del pool antimafia quale riflesso del vincente paradigma del gioco di squadra, sull’accidentato percorso della verità (in trent’anni cinque processi sulla strage di Via d’Amelio) e sull’importanza della scuola e della cultura come antidoti primari nella lotta alla mafia.
Alle immagini di Paolo Borsellino adolescente, cresciuto nelle strade di Palermo, hanno fatto seguito quelle di un magistrato lasciato solo in quei 57 giorni che intercorsero a cavallo delle due stragi e a quelle di uno Stato che fatica a garantire verità e giustizia su fatti così funesti della sua storia.
Il prof. Smiriglia, ringraziando l’ospite per il prezioso contributo a nome della Dirigente, Prof. ssa Margherita Giardina, che ha accolto entusiasticamente l’iniziativa, ha sottolineato come i concetti di cultura, speranza e memoria siano fondamentali nella formazione dei giovani liceali unitamente alla bellezza esclusiva della nostra terra.
Fiammetta Borsellino, felice per il costruttivo e avvincente feedback avuto con gli alunni – numerose sono state le sollecitazioni giunte da tutti gli indirizzi – ha salutato il Liceo Lucio Piccolo con l’accorata lettura della pagina di diario con le ultime parole di Rita Atria, la giovane testimone che aveva denunciato il malaffare della mafia di Partanna proprio a Paolo Borsellino.
Da parte del Liceo Lucio Piccolo di Capo d’Orlando un grazie di vero cuore a Fiammetta per la bellissima mattinata.
9 aprile 2021