24.5.2025 ORIZZONTI SCUOLA di Lilia Ricca – L’anniversario della Strage di Capaci, all’Istituto comprensivo “De Amicis-Da Vinci” a Palermo, è un pomeriggio di festa, memoria, passione e impegno civico e civile. La comunità scolastica, guidata dalla preside Giovanna Genco, alle 18.30 di questo 23 maggio, si è riunita al Giardino dei Giusti, all’interno di uno dei plessi scolastici dell’Istituto che ha sede nel quartiere Noce.
Era suo padre a dirglielo. Nella comunità Fiammetta Borsellino si ritrova, e sottolinea l’esigenza di ritrovarsi ancora dopo 33 anni dalle Stragi di Capaci e di via D’Amelio di 33 anni fa, per rinnovare la memoria di chi ha dato la vita per servire lo Stato.
Fiammetta Borsellino ha detto anche parole molto toccanti e profonde ai giovani uditori: “Si può sbagliare nella vita, ma non bisogna mai focalizzarsi sul male realizzato, bisogna andare oltre sempre e comunque scegliendo il bene.”
Che valore ha oggi essere qui ancora una volta insieme ad una comunità scolastica?
“Ha un valore sicuramente investire sulla scuola, sui giovani è fondamentale, premesso che io ogni giorno della mia vita oramai sono impegnata nelle scuole – risponde Fiammetta Borsellino a OrizzonteScuola -, quindi non soltanto nelle ricorrenze, perché penso che il legame con i giovani, investire in loro e nell’azione educativa sia fondamentale per contrastare le mafie, la criminalità organizzata e in generale quelle forze del male che spesso coinvolgono molto la gioventù. Quindi, io credo che bisogna quotidianamente lavorare per loro e la scuola in questo non va lasciata sola, perché necessita del sostegno della famiglia, di tutte quelle politiche in favore dei giovani che devono essere sviluppate e promosse dalle Istituzioni, quindi dal Comune, dalle Regioni, dal mondo dell’associazionismo, io dico sempre: quella in favore dei giovani deve essere un’azione corale.”
“Io dico sempre ai ragazzi che anche se a volte assistiamo ad esempi negativi da parte di persone che invece dovrebbero lavorare per la verità, per la legalità e il bene comune – risponde Fiammetta Borsellino -, anche se a volte assistiamo a dei veri e propri esempi negativi, bisogna sempre salvare tutto quello che è di positivo, le istituzioni, la politica, il mondo del sociale ci offrono. Perché è facile guardare le cose negative, questo ci autorizza a fare come gli altri e invece è molto più difficile guardare agli esempi positivi che ci sono, sono tanti, spesso lavorano in silenzio e quindi il messaggio che io dò ai ragazzi è sempre quello di avere fiducia nello Stato e di considerare, come diceva mio padre, lo Stato come un amico e non come un nemico.”
Il “Giardino dei Giusti” alla scuola De Amicis
L’incontro con Fiammetta Borsellino si è svolto all’interno del Giardino dei Giusti nel plesso di via Rosso di San Secondo dell’Istituto De Amicis-Da Vinci. Un luogo particolare dove la scuola non ricorda nè vittime, nè eroi, non ci sono lapidi, perchè la scuola è un luogo di vita, ma è un giardino che ricorda dei fatti e delle persone vive e vicine alla scuola che cercano di fare delle scelte giuste durante la loro vita. Con delle piante e degli alberi piantati ogni qualvolta viene invitato un ospite al giardino, la scuola manifesta così la propria vicinanza a queste persone.
“L’abbiamo inaugurato due anni fa – spiega la preside Giovanna Genco -, il primo giusto è stato Giarratano, un pescatore di Sciacca, che ha salvato in mare dei migranti che stavano rischiando la vita. In quell’occasione lui ha fatto una scelta giusta, l’abbiamo incontrato qua e i bambini hanno potuto chiedergli le loro curiosità e testimoniare anche la loro gratitudine perché la nostra è una scuola che accoglie bambini di 15 diverse nazionalità.”
“Quindi gli hanno testimoniato la loro gratitudine. Poi abbiamo incontrato Savina Pilliu, che ha lottato e continua a lottare contro la criminalità mafiosa, l’imprenditoria mafiosa, che vuole imporre la vendita della sua casa, sappiamo tutti cos’è stato il Sacco di Palermo. Anche lì i bambini hanno potuto conoscere questa realtà e avere un punto di riferimento per le loro scelte future”, continua la dirigente scolastica.
“Oggi incontriamo Fiammetta, quindi ci sarà un ulivo che si chiamerà ‘Fiammetta’, perché è in costante cammino alla ricerca della verità, quindi per noi è importante che i bambini, i ragazzi conoscano queste persone che sono delle persone normalissime ma che nel loro vissuto ordinario, nella loro attività lavorativa, nel loro essere madri, genitori, nel loro essere cittadini di questo mondo, di fronte ad una scelta difficile, hanno saputo da che parte stare”, continua la dirigente scolastica.
“La prima volta abbiamo piantato un melograno, poi un corbezzolo, adesso un ulivo per Fiammetta Borsellino – dice ancora la dirigente Giovanna Genco -, e speriamo che questa foresta, questo giardino, cresca insieme ai nostri ragazzi. Su ogni pianta mettiamo un QR code che rimanda poi al sito, che ricorda l’esperienza, l’incontro, le testimonianze, non vogliamo lapidi dentro la scuola, vogliamo regalare a chi viene qui delle emozioni vissute insieme a noi. La cosa bella è che questo giardino ha innescato un meccanismo di crescita culturale nella città. La Direzione didattica Gabelli di Palermo ha individuato una persona giusta cui intestare un albero. Stessa cosa ha fatto oggi l’Istituto comprensivo ‘Principessa Elena’ di Palermo. Un percorso virtuoso che cresce e che ci rende felici perché questa città può avere un futuro diverso.”
L’abbraccio tra scuola e magistratura
“Per noi il 23 maggio è un appuntamento fondamentale nella programmazione dell’anno scolastico – dice ancora la dirigente Giovanna Genco, spiegando le motivazioni attorno alle iniziative nell’anniversario della Strage di Capaci -. È il momento in cui raccogliamo tutti i lavori, tutti i percorsi che i bambini dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado fanno nell’anno scolastico. È una tappa emotiva, ma è una tappa di crescita non solo per i bambini ma anche per le loro famiglie. Una manifestazione ‘#23 maggio. Fare memoria, costruire futuro’ che organizziamo ogni anno in collaborazione con l’associazione ‘A Strummula’, grazie alla quale da tre anni siamo gemellati ogni anno con un Istituto superiore di Biella, diverso da anno in anno, e con l’associazione ‘No mafie’ di Biella. In corteo con noi questa mattina c’erano infatti i genitori, c’erano i nonni, c’erano i collaboratori scolastici, c’era una scuola in cammino, una scuola che è in cammino da anni e che va ad abbracciare un’altra istituzione che è la magistratura. Due istituzioni che sono il pilastro della società. I ragazzi e chi garantisce loro la libertà.”
“Quindi questo abbraccio che già dall’anno scorso realizziamo – continua la preside -, è un abbraccio che vuole dare forza a chi lavora in questi due settori fondamentali della società e vuole creare dei semi per il futuro. I ragazzi questa mattina hanno voluto portare per le strade del quartiere Noce e poi fino al Palazzo di Giustizia dei ‘prisenti’. I ‘prisenti’ sono delle forme d’arte tipiche di Gibellina, in provincia di Trapani. Li portavano in processione per San Rocco ed era questa forma d’arte derivata da una tradizione araba. Queste strisce di stoffa venivano deposte sulle tombe degli eroi, ma era anche un modo per dire siamo presenti, siamo qui, ci assumiamo le nostre responsabilità. Questa tradizione religiosa – conclude la dirigente scolastica -, l’abbiamo voluta trasformare in una tradizione civile, di impegno civile. Noi siamo qua, siamo presenti e portiamo per strada le nostre idee e cerchiamo ancora una volta verità, giustizia, impegno civile. Lo dicono i ragazzi, lo chiedono agli adulti sperando che alcune coscienze vengano scosse dalla loro testimonianza di attivismo civico.”
“La Rete per la cultura antimafia nella scuola anche oggi, in occasione del 23 maggio, ha dimostrato l’impegno, ha dimostrato che è fondamentale tenere sempre fissa la memoria su quello che è accaduto 33 anni fa – dice infine il preside Giusto Catania, la cui scuola che dirige a Palermo, l’Istituto comprensivo “Giuliana Saladino”, ha contribuito a fare nascere questa Rete che oggi coinvolge 167 scuole -. “Sono stati protagonisti anche oggi, qui, sono protagonisti i bambini e le bambine, i ragazzi e i ragazzi. Trasmettere a queste nuove generazioni il messaggio di Giovanni Falcone e l’impegno antimafia della scuola è fondamentale. La mafia non si potrà sconfiggere solo con il lavoro delle forze dell’ordine, della magistratura, della polizia, la mafia si potrà sconfiggere solo ed esclusivamente con la scuola, con la cultura. Questo è il lavoro importante che si fa ogni giorno, perché è un lavoro lento, perché la mafia non la sconfiggiamo solo militarmente. Se fosse un problema militare avremmo già vinto. La mafia è soprattutto un problema culturale, per questo è un lavoro lento, difficile, faticoso, che dobbiamo fare ogni giorno. Se molli vincono loro, per questo non bisogna mollare mai, per questo sono importanti tante e tante iniziative in questa giornata e durante l’anno come facciamo sempre.”
La Rete per la Cultura Antimafia nella Scuola, una realtà che riunisce 167 istituzioni scolastiche siciliane, organizza diverse iniziative pubbliche, che coinvolgono migliaia di studentesse e studenti per rinnovare la memoria della strage di Capaci.
“Siamo felici di continuare a tenere viva la memoria della strage di Capaci tra le nuove generazioni anche attraverso il lavoro che svolgiamo quotidianamente dentro il mondo della scuola – dichiarano gli otto dirigenti scolastici che coordinano la Rete per la Cultura Antimafia nella Scuola –, avvertiamo un calo di tensione nella mobilitazione antimafia e riteniamo necessario moltiplicare i nostri sforzi affinché si sviluppino ulteriormente gli anticorpi contro ogni forma di cultura mafiosa.”
Nel giorno del trentatreesimo anniversario della strage, venerdì 23 maggio, davanti il Palazzo di Giustizia di Palermo, insieme all’Ordine degli Avvocati e all’Associazione Nazionale Magistrati, si raduneranno circa 3.000 persone in rappresentanza di 59 scuole che formeranno una catena umana che abbraccerà il tribunale di Palermo. Si comincerà alle ore 9.00, in piazza Vittorio Emanuele Orlando, dove gli alunni si esibiranno con performance musicali e letture in memoria dei martiri di Capaci. A seguire, dalle 11.30, in piazza della Memoria – all’interno della Cittadella giudiziaria – avrà luogo la commemorazione solenne della strage.
L’incontro con Fiammetta Borsellino
Nel pomeriggio, dopo la partecipazione al consueto momento di silenzio davanti l’albero Falcone, alle ore 18.45 presso l’I.C. De Amicis-Da Vinci (plesso di via Rosso di San Secondo) si svolgerà un incontro con Fiammetta Borsellino e la piantumazione di un albero al Giardino dei Giusti.
Tutti gli appuntamenti
Durante tutta la settimana ci saranno diverse attività organizzate dalla Rete che ha promosso la Settimana per la Cultura Antimafia.
- Mercoledì 21 maggio comincerà il campionato di calcetto che coinvolge 13 scuole superiori di Palermo presso il Centro sportivo Le Siepi di Via Badia. Il torneo si concluderà la mattina del 23 maggio, presso la Caserma Turba: le squadre scolastiche qualificate sfideranno le squadre dei Carabinieri e dell’Esercito;
- Giovedì 22 Maggio alle ore 9.00, presso il Teatro Politeama di Palermo, saranno coinvolti 800 studentesse e studenti di 16 scuole siciliane che parteciperanno alla realizzazione del coro delle scuole. La manifestazione si intitola ACCORDIAMOCI con la Giustizia e sarà l’occasione per esaltare la potenza espressiva della musica contro ogni forma di violenza mafiosa;
- Sabato 24 maggio dalle ore 8.00 si svolgerà una marcia, “Dalla Scuola ai luoghi della vita e della memoria di Padre Pino Puglisi”, che partendo da Via Panzera/via Hazon attraverserà il quartiere Brancaccio.
Durante la settimana, oltre alle attività organizzate direttamente dalla Rete, si svolgeranno decine di altre iniziative organizzate autonomamente dalle scuole aderenti.
Consiglio di Coordinamento della Rete per la Cultura Antimafia nella Scuola è cosi composto
- Valeria Catalano (I.C. Colozza Bonfiglio – Scuola capofila)
- Giusi Aprile (XIII I.C. Archimede di Siracusa)
- Giusto Catania (I.C. Giuliana Saladino)
- Bianca Guzzetta (I.C. Principessa Elena di Napoli)
- Maria Gabriella Martorana (I.C. Costa Scinà)
- Daniela Miceli (I.C. Scelsa)
- Marcella Polimeno (D.D. Aristide Gabelli)
- Andrea Tomaselli (IISS Nautico Gioeni Trabia)