Ricordiamo la grande eredità lasciata al Paese da Pierluigi Vigna. Magistrato, uomo dello Stato, testimone sociale forte e diretto, Vigna é stato molto e altrettanto lascia a Firenze e ai tanti giovani e lavoratori di tutta Italia. Personalmente ricordo la disponibilità del Dottor Vigna, appena sentite le motivazioni del Progetto San Francesco determinati a piantare un albero a Firenze in memoria di Falcone e Borsellino. Una volta messa a dimora la pianta, oggi nel giardino dell’Orticultura, una lunga chiaccherata al telefono sulla pericolosità di una deriva retorica della lotta alle mafie. Vigna aveva in mente un progetto di rinnovamento strutturale delle strategie di aggressione agli interessi economici e industriali dei clan. Aveva dato appuntamento a Como, a tutti gli amici della Cisl e del Progetto San Francesco, per il prossimo novembre. L’ultimo ricordo riguarda una tarda serata a Palermo, dopo l’ennesima testimonianza su una stagione difficilissima per la lotta alle mafie, quella subito dopo le stragi del 1992. Il senso autentico di quelle parole era l’invocazione di una ancora più forte coesione con le isituzioni locali, come lui appunto ha fatto con il Comune di Firenze.
Alessandro de Lisi