Il voto di scambio ”e’ devastante per la democrazia”. Cosi’ Ilda Boccassini, magistrato a capo della direzione distrettuale antimafia di Milano
Il voto di scambio ”e’ devastante per la democrazia”. Cosi’ Ilda Boccassini, magistrato a capo della direzione distrettuale antimafia di Milano
Dopo la notizia dell’arresto dell’assessore regionale Domenico Zambetti, che ha rappresentato un terremoto politico giudiziario per l’ennesima inchiesta che riguarda uomini della Regione Lombardia, arrivano le parole degli inquirenti in una conferenza stampa. Parole pesanti come macigni per via dei reati contestati all’assessore del Pirellone alla Casa: articolo 413 ter del codice penale “che punisce chi chiede i voti alle cosche e in cambio paga”, ha detto il procuratore aggiunto di Milano Ilda Bocassini, che ha parlato di fatti che testimoniano un “patto criminale tra un rappresentante delle Istituzioni e un gruppo della criminalità organizzata mafiosa”. “Il politico”, ha chiarito il magistrato, è diventato “un patrimonio dell’organizzazione mafiosa che da lui pretendeva favori”. Con l’inchiesta è stato dimostrato “per la prima volta” in Lombardia l’esistenza del voto di scambio. Il secondo fatto grave, emerso dall’inchiesta riguarda il sospetto di inquinamento delle elezioni comunali nel 2011. Nel corso della conferenza stampa in procura, si è difatti parlato di Vincenzo Giudice, il padre di Sara Giudice, l’anti-Minetti, che risulta indagato per aver accettato voti per la figlia, promettendo di favorire esponenti del clan su appalti.