Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Dda, vengono contestati a vario titolo i reati di associazione mafiosa, estorsione, traffico di stupefacenti, interposizione fittizia, possesso e uso di armi da fuoco. L’indagine, condotta attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, ha consentito di ricostruire i vertici e l’intero organigramma delle tre ‘famiglie’ che incardinate nel mandamento della Noce, quella omonima e quelle di Altarello e di Cruillas-Malaspina.
Le indagini hanno registrato una violenta reazione dei vertici “ufficiali” del mandamento al tentativo di ribaltare le gerarchie mafiose attuato da altri esponenti della cosca. Una serie di attentati incendiari ha fatto rientrare nei ranghi gli aspiranti leader.
Le casse del mandamento potevano contare, oltre che sul racket, anche sui guadagni di numerose agenzie di scommesse sportive dislocate in vari punti di Palermo e di fatto riconducibili a Cosa Nostra. Gli investigatori hanno monitorato anche le richieste estorsive pervenute a una casa cinematografica impegnata nella produzione di una fiction per la tv.