Il PSF incontra gli studenti e parte il “cantiere sociale” con l’Istituto d’arte per l’arredamento Fausto Melotti di Cantù

 

dal sito dell’Istituto Statale d’Arte per l’Arredamento Fausto Melotti

 

Obiettivo responsabilità sociale, la strada contro le mafie e per il lavoro

Proseguono gli incontri del PSF con i giovani canturini. Ormai sono più di cento i ragazzi dell’istituto d’Arte Melotti di Cantù che, con i loro insegnanti, hanno iniziato il percorso di responsabilità sociale contro le mafie nel mondo del lavoro e nella società. Il patto tra la scuola e il PSF è basato sulla necessità di nuove proposte strategiche contro i clan, contro il populismo e contro la delega di responsabilità che in questo specifico ambito sarebbero un danno ulteriore e grave. Molti ragazzi, vicini a Libera, hanno già fatto percorsi al sud, nelle terre confiscate e oggi chiedono per la Lombardia e per il loro futuro uno sforzo maggiore: proposte sociali, una contrattazione innovativa in vista della battaglia per il lavoro giusto. Fermo restando la condanna comune alle illegalità diffuse, alla criminalità organizzata innanzi tutto, oggi il tema è più ampio ed investe lo strumento della responsabilità sociale come unico sostenibile da chi ha poca o nessuna voce in capitolo per la programmazione del governo del territorio. Per la costruzione di ha vera economia solidale bisogna faticare e guardare lontano, oltre la forma della legalità, costruire insieme e urgentemente nuovi contenuti e nuove occasioni di partecipazione. Un esempio? L’Eternit non era illegale ma ha ucciso, inquinato e offeso uomini, lavoro e comunità e oggi tutti condannano l’amianto per quello che di dannoso e rischioso rappresenta. Succederà lo stesso con i “compro valori” e con le slot machine, vere porte di ingresso legali per i possibili e pericolosi ricatti usurai delle cosche?

 


 

 

Un filo rosso a doppio giro per il “cantiere sociale” antimafia con gli studenti canturini, un percorso a più tappe all’Istituto Statale d’Arte per l’Arredamento Fausto Melotti con il Progetto San Francesco.

Grazie alla volontà del corpo docenti, con in testa Rita Marradino, sono iniziati i dialoghi per la lotta sociale alle mafie nel mondo del lavoro e nel territorio: “Una storia italiana”, ovvero le vicende e le cronache popolari delle mafie e dell’antimafia nel Paese, “Cantiere Lombardia” ovvero la questione delle mafie al nord e infine l’impegno diretto dei giovani con il Progetto San Francesco.

Quest’ultimo appuntamento legherà i giovani canturini in un patto educativo e civico con il Centro Studi Sociali contro le mafie, nel luogo simbolo della villetta di Cermenate confiscata alla ‘ndrangheta, affidata a Jus Vitae di Padre Garau per esclusivo perseguimento delle finalità del Progetto San Francesco. Oltre alle tappe lombarde, il progetto comune vedrà anche i link con le migliori esperienze della Campania e della Calabria, con i ragazzi di Nuova Cooperazione Organizzata di San Cipriano d’Aversa e con Monasterace e il festival Trame di Lamezia Terme.

I prossimi incontri avverranno a Cantù e a Lomazzo, fino all’assemblea pubblica di fine lavori a Cermenate.