La nuova CISL dei LAGHI con il PSF

Nella Relazione della Segreteria e nella Mozione finale del  1° Congresso della Cisl del Laghi, che ha visto la fusione dei territori di Como e Varese, ha trovato ampio spazio il Progetto San Francesco

dalla Mozione Finale approvata dal Congresso

POLITICHE GENERALI

A questa prospettiva dovrebbero concorrere sul piano delle politiche generali:

1-     una politica europea ri-orientata allo sviluppo, pur mantenendo il controllo del debito pubblico nei singoli stati;
2-     una riforma fiscale che alleggerisca il peso del prelievo su salari, imprese e famiglie;

3-     una forte e permanente mobilitazione della società civile e delle istituzioni per il rispetto delle regole e della legalità. Le infiltrazioni criminali non consentono sviluppo sostenibile,crescita e occupazione sana, per questo  il sindacato deve sentirsi impegnato su questo terreno sia con iniziative unitarie, sia con iniziative specifiche. la Cisl dei Laghi, attraverso il Progetto San Francesco, Associazione nata dentro la Cisl, può estendere l’esperienza realizzata con una serie di Comuni e alcune Associazioni imprenditoriali di Como per intervenire sugli appalti pubblici, sulla gestione dei beni confiscati, sulla formazione nelle scuole e per delegati.

dalla Relazione della Segreteria
 
(…)  E qui arriviamo alla terza parola con cui abbiamo coniugato la confederalità, alla legalità. Non siamo partiti da una concezione etica o, peggio ancora, moralistica, ma da una convinzione, che vi sia una differenza tra occupazione e lavoro.
L’esperienza del Progetto San Francesco, fondato da alcuni amici e da due anni divenuto parte integrante del nostro lavoro, ha costruito finora una rete tra 39 comuni lariani, numerose associazioni del territorio, tantissimi corpi intermedi, allo scopo di impedire che il malaffare, che si annida sempre più subdolo nei nostri paesi e tra le nostre case e fabbriche, attecchisca e trasformi i lavoratori in schiavi.
In collaborazione con il Progetto San Francesco abbiamo costruito percorsi di formazione sindacale e sociale nelle Scuole superiori della provincia, abbiamo collaborato con cooperative che usano i beni sequestrati alla mafia per dare da lavorare ai disoccupati, alle donne, ai giovani, il territorio ha riconosciuto nell’azione della Cisl lariana un positivo da coadiuvare: su questi temi Cisl, CNA,ANCE di Como sono ormai partner stabili di progetti e percorsi. Gruppi spontanei giovanili si avvicinano, attraverso di esso, alla Cisl per conoscerne i principi fondatori e il valore dell’azione quotidiana.
Abbiamo sfidato i comuni a modificare i loro appalti (dal massimo ribasso all’offerta economicamente più vantaggiosa), a riservare i beni confiscati alla mafia per progetti di housing sociale ( così è già avvenuto a Fino Mornasco), a destinare la gestione a cooperative di giovani e disoccupati (su questo a breve potrebbero veder la luce azioni concrete). Nei prossimi mesi daremo ulteriore impulso a questo progetto, e iniziative pubbliche ci aiuteranno a rendere la Cisl ancor più protagonista della vita sociale e politica su questo terreno. All’inizio in molti, anche e soprattutto amici, ci hanno chiesto il perché di questa azione: nel bel mezzo di una crisi drammatica aveva davvero senso impiegare tempo e risorse per un Progetto che in fondo non portava nulla al sindacato e quasi anzi esulava dalla sua emissione? La risposta non sta tanto in quel che ormai il Progetto San Francesco è divenuto, ma in un’immagine. La lotta alla mafia nel territorio lariano, infatti, rappresenta il nostro contributo alla liberazione dell’uomo dal giogo del denaro, del successo, delle paure e dei ricatti: in fondo se ci prendiamo cura di un aspetto della persona è perché ci sta a cuore la sua totalità. Senza paura possiamo dunque dire che il gruppo dirigente della Cisl a Como ha lavorato per creare un’associazione non asettica ma animata da un reale spirito di collaborazione e di passione per la gente che incontra, un’associazione nella quale tutti, iscritti e non, dipendenti e altri, diventino più uomini, siano più felici, nella certezza che solo dal lavoro nasce il lavoro, e che la Felicità raggiunga l’uomo attraverso il lavoro.