La Fiba Toscana con il PSF

Centro Studi Nazionale Cisl – Fiesole 6 aprile 2013

Dalla Relazione della Segreteria al Congresso Regionale Toscana della Federazione Italiana Bancari e Assicurativi della Cisl

 

(…) Si tratta di condividere ed arricchire il vissuto della scelta sindacale confederale e solidaristica in modo da rompere il cerchio della solitudine su cui la cultura dominante costruisce la cittadinanza passiva. Questa rete ad alta intensità di partecipazione può essere anche la chiave della leadership sindacale nei luoghi di lavoro. Occorre un forte organico di collegamento con tutte le espressioni della Società Civile che rappresentano i gruppi sociali intermedi. Terra Futura, Banca Etica, la promozione di Fiba Social Life, il Progetto San Francesco, le esperienze di Economia Civile e di aggregazione, i GAS, le filiere corte ecc…non rappresentano l’optional delle buone anime, ma sono elementi strategici, opzioni fondamentali per il Sindacato in cui rinascere e sviluppare alleanze; una progettualità nuova dove può nascere un patto per una nuova Civiltà e una Nuova Convivenza Umana. Da questa “Notte” non possiamo uscirne che tutti insieme e, forse, migliori di come ci siamo entrati!

(…) Il Centro Studi Sociali contro le mafie, Progetto San Francesco, è l’incubatore per sviluppare iol welfare della legalità. Un progetto comune della società civile e del sindacato verso un nuovo modello di capitale sociale.

I capitali mafiosi, i soldi e i patrimoni immobiliari confiscati ai boss, siano sostegno per i lavoratori in cassa integrazione, per le famiglie sovra indebitate e nuova linfa per i piccoli e medi imprenditori in difficoltà. Il Progetto San Francesco parte dalla lotta alle mafie e va verso un nuovo modello di responsabilità sociale.

Questi sono alcuni degli obiettivi per cui nasce il Progetto San Francesco.

Vogliamo costruire con il Sindacato, con la Cisl, con le migliori espressioni di tutta la Società Civile, le Istituzioni, la Magistratura, le Forze di Polizia, delle RETI e forti ALLEANZE condividendo “iniziative e obiettivi”, perché per combattere le infiltrazioni mafiose c’è bisogno di coesione e di cultura nuova che producano magari nuove norme; nei lavori pubblici, per esempio, occorre impedire che nella catena dei subappalti si inseriscano aziende in odor di mafia, dicendo no a gare aggiudicate col criterio del massimo ribasso. Allo stesso tempo dobbiamo salvaguardare i lavoratori la cui azienda ha perso il certificato antimafia. Bisogna mettere a punto meccanismi che agevolino i passaggi di proprietà in mani pulite e salvaguardino l’occupazione. Ma la battaglia per la legalità si gioca anche sul piano educativo. Fare formazione nei sindacati, nelle imprese, nelle scuole. La società civile insieme alle Comunità Locali vanno rese partecipi, perché i magistrati e le forze dell’ordine in trincea contro la mafia non devono essere lasciati soli.

Bisogna sostenere “La sfida dell’Onestà” per una Cultura della Legalità vissuta, condivisa, praticata che sia la base della convivenza civile e dello sviluppo delle nostre Comunità.

(…) Lavoreremo per Obiettivi organizzandoci in Dipartimenti e staff. Indicativamente gli ambiti che potranno essere ricompresi in alcuni Dipartimenti sono: Organizzativi/Amministrativo, Welfare Contrattato, Politiche Sociali, Politica dei Quadri Sindacali (PDQ), Formazione e Scuola Sindacale, Sviluppo della Rappresentanza e Servizi, Presidio della Legalità e lotta alla Corruzione, Progetto San Francesco, Contrattuale e Legale, Comunicazione e Media.

 

 

Dalla Mozione Finale del Congresso Regionale Toscana della Federazione Italiana Bancari e Assicurativi della Cisl

Il Congresso impegna i nuovi organismi a perseguire l’obiettivo della legalità in ogni aspetto e in ogni livello della vita della Federazione e dei luoghi dove si trova ad operare, mediante iniziative originali o in collaborazione con altri soggetti. (Progetto San Francesco per la lotta alle mafie, Libera, …)

 

Tavola rotonda LIBERIAMO IL LAVORO