Pignatone: “A Latina record di criminalità”

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 Apre alla Luiss l’Osservatorio sulla legalità dell’economia. Inaugurato alla presenza del Procuratore capo della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone e dal Ministro della Giustizia Paola Severino.
«Una lodevole iniziativa che analizza il legame cruciale tra crimine, economia e imprese in difficoltà», ha commentato la Severino, salutando la nascita dell’Osservatorio e dichiarandosi pronta a collaborare per future iniziative.
«In particolare, il Ministro Severino – si legge in una nota della Luiss – ha dato appuntamento tra 6 mesi per una nuova relazione dell’Osservatorio, che ha suscitato un interesse fattivo anche da parte del procuratore Pignatone. Incarnando lo spirito dell’Ateneo, l’Osservatorio, coordinato dal giornalista Andrea Rustichelli, vuole essere, infatti, un aggregatore di competenze, in primis giuridiche ed economiche, sotto la spinta di un denominatore comune: la passione civile.
Suo obiettivo sarà ‘quello di presentare rapporti periodici sulle specifiche realtà territoriali delle regioni italianè, mettendo insieme le caratteristiche di una formazione universitaria di alto livello con testimonianze e con i protagonisti della lotta nazionale alla mafia. Cominciando proprio dal Lazio, oggetto del convegno di oggi».
In particolare, il Capo della Procura Pignatone «ha evidenziato le peculiarità del suo territorio e nello specifico di Roma, dove la criminalità organizzata trova fertili canali per investire la grande massa di liquidità frutto del narcotraffico, soprattutto nei settori dell’immobiliare, del commercio al dettaglio nel centro storico». Alla domanda di uno dei tanti studenti presenti su come e cosa fare per spezzare la catena dell’illegalità, Pignatone ha posto l’accento sulla necessità di «far emergere e perseguire i fautori dell’intermediazione», cioè coloro che fanno da tramite e che troppo spesso non vengono identificati. Si tratta di «veri e propri professionisti di alto livello», colletti bianchi, non a caso definiti dallo stesso Procuratore capo come «borghesia mafiosa».
Quanto alla criminalità nel Lazio, secondo la relazione 2012 del sostituto Procuratore Nazionale Antimafia Diana De Martino, tra il luglio 2011 e il giugno 2012, risultano «presenti tutte le più significative organizzazioni criminali nazionali ed internazionali».
Inoltre «i procedimenti da parte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma sono stati 279, rispetto ai 201 del 2011 (+39%); nel 2011 il Lazio è stata la prima regione per sequestri di stupefacenti (quasi 8000 kg); la provincia più interessata da fenomeni criminali è quella di Latina: 253 beni sequestrati e 123 beni confiscati, per un valore complessivo di 280 milioni di euro; secondo la Direzione Investigativa Antimafia, il Lazio nel primo semestre 2012 è la prima regione italiana per segnalazioni sospette in tema di riciclaggio: 1767. Nel secondo semestre 2011 il Lazio era la prima regione italiana per persone arrestate per reati di riciclaggio».
A Roma “c’e’ una forte tendenza delle organizzazioni criminali a investire nell’immobiliare e nel commercio,  c’e’ una realta’ molto sfaccettata, stiamo facendo le indagini che hanno i loro tempi. Sulla base del noto certamente Roma e’ il luogo adatto per investimenti in grande stile, molto denaro si muove, arriva”.