Fiammetta Borsellino

 

Fiammetta Borsellino è la minore dei tre figli che il magistrato ebbe con Agnese Borsellino. Classe 1973, è sorella di Lucia e Manfredi. La sua adolescenza non fu come quella di tante altre ragazze. All’età di 12 anni dovette trasferirsi con la famiglia all’Asinara. Tutti insieme sull’isola nell’agosto 1985, quando Paolo Borsellino e Giovanni Falcone – con figli e mogli – vengono deportati e rinchiusi per venticinque lunghissimi giorni sull’isola sarda del supercarcere. Motivi di sicurezza, dall’Ucciardone era arrivata la soffiata che i boss avrebbero voluto uccidere i due giudici, “prima l’uno e poi l’altro”. Come è avvenuto sette anni dopo.  Quando il padre fu ucciso lei aveva 19 anni e si trovava in Indonesia, una vacanza che sarebbe dovuta servire per vivere qualche giorno spensierato lontano dalla sua vita blindata, fatta di scorte e paure. Ma la speranza di un po’ di tranquillità fu interrotta dalla terribile notizia dello scoppio di un’autobomba. “Amo ricordare di mio padre quella sua incredibile capacità di non prendersi mai sul serio ma al tempo stesso di prendersi gioco di taluni suoi interlocutori – ha dichiarato Fiammetta in una intervista. Queste qualità caratteriali l’hanno aiutato in vita ad affrontare di petto qualsiasi cosa minasse il suo ideale di società pulita e trasparente e ne sono sicura lo avrebbero accompagnato ancora in questo particolare periodo storico, in cui l’illegalità e la corruzione continuano ad essere fenomeni dilaganti nel nostro paese.”   Fiammetta non finirà mai di ringraziare il padre per averle fatto capire “il reale significato della parola ‘vivere’ e del ‘combattere per i propri ideali’ per il raggiungimento dei quali, come disse più di una volta ‘è bello morire’.” GALLERIA IMMAGINI