23 luglio 1984. L’ Ansa riporta per la prima volta la notizia della ” blindatura” di una parte del tribunale di Palermo. “MAFIA: STANZE BLINDATE PER QUATTRO GIUDICI A PALERMO (ANSA) – PALERMO, 23 LUG – 1984 I QUATTRO GIUDICI ISTRUTTORI DI PALERMO PIU’ IMPEGNATI IN INCHIESTE DI MAFIA SI SONO TRASFERITI DA POCHI GIORNI IN UN SETTORE ” BLINDATO” DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA. E’ UNA DELLE MISURE DI SICUREZZA ADOTTATE PER PROTEGGERE I GIUDICI GIOVANNI FALCONE, PAOLO BORSELLINO, GIUSEPPE DI LELLO E LEONARDO GUARNOTTA, TITOLARI DI NUMEROSE INCHIESTE SULLE MAGGIORI ” FAMIGLIE” MAFIOSE DI PALERMO E DELLA PROVINCIA. LE QUATTRO STANZE DEI MAGISTRATI PRENDONO LUCE DA UN CORTILE INTERNO E SI AFFACCIANO SU UN CORRIDOIO CHE E’ STATO CHIUSO DA VETRATE ANTIPROIETTILE. GLI STESSI CRISTALLI SONO STATI MONTATI SULLE FINESTRE. QUESTA ”SPECIALE” SEZIONE ISTRUTTORIA, INOLTRE, NON E’ AL PIANO TERRENO DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA, MA AL PRIMO PIANO. PER ACCEDERVI E’ NECESSARIO PASSARE DA UN PICCOLO INGRESSO SORVEGLIATO DAI CARABINIERI CHE ACCETTANO L’ IDENTITA’ DI TUTTI I VISITATORI. 23-LUG-84″ – Oggi, alcune di quelle stesse stanze diventate museo, riportano indietro nel tempo. Come se loro fossero ancora lì, e magari fossero usciti per qualche sopralluogo o interrogatorio..