2 novembre 2017 Via D’Amelio – Fiammetta Borsellino: “25 anni di omissioni e menzogne” Fiammetta Borsellino chiede verità dopo l’uccisione del padre:  “Il nostro silenzio è stato dettato dal rigore e da una necessità di sopravvivenza

.Noi denunciamo anomalie che hanno caratterizzato la condotta di politici e magistrati dei processi Borsellino I e II, anomalie condotte da uomini delle istituzioni. Nella Procura di allora c’erano Tinebra, Di Matteo, la dottoressa Palma e altri. Ricordo che tra quelli che andarono via e presero le distanze da quel modo di fare le indagini c’era la dottoressa Boccassini. Quando intendo anomalie, parlo di verbalizzazioni, interrogatori, sopralluoghi non corretti”. Fiammetta Borsellino ha aggiunto: “Le mie denunce non sono un mero dibattito tra me e il procuratore Di Matteo, questa semplificazione fa molto comodo a chi sta bene nascosto nell’ombra. È una semplificazione che toglie l’attenzione al nostro fine, che è quello di addivenire alla verità. Il nostro è un urlo di dolore. Ho scritto una lettera al CSM chiedendo al Presidente della Repubblica quali sono le iniziative che il Consiglio ha ritenuto di intraprendere dopo quanto deciso il 19 luglio. Noi in quella lettera chiediamo, come dice lo stesso consigliere Morgigni, se nella condotta dei magistrati dei processi Borsellino I e II si siano verificate queste anomalie. È vero che si può tornare ad aprire un processo, ma la Procura di Caltanissetta ha uomini e mezzi? Mio padre si meritava questo…. dopo 25 anni, quasi tutto è compromesso”.