Franco Grilli 7 Novembre 2018 -IL GIORNALE
“Io non ho pagato per non pagare il pizzo alla mafia e poi devo andare a pagare il pizzo all’antimafia?”none.
Il presidente dell’Associazione siciliana antiestorsione è stato arrestato a fine ottobre dalla guardia di finanza di Catania per falso ideologico e peculato. Ma non è tutto, perché Salvatore Campo è indagato per estorsione nei confronti di alcune vittime di mafia che si erano rivolte alla sua associazione per ottenere i risarcimenti previsti per legge.
Bene, secondo la procura, Campo li aiutava, ma in cambio del suo aiuto si faceva dare una percentuale per “accelerare le loro pratiche”. Cosa ovviamente strana, visto che un’associazione di questa tipologia deve offrire i suoi servizi gratuitamente e senza scopo di lucro.
Ci ha pensato la “iena” Cristiano Pasca ad andare a incontrare queste persone, vittime due volte, che confermano di aver dato a Campo – chi più, chi meno – migliaia di euro, dopo aver già dovuto subire i soprusi dei mafiosi. Infatti, c’è chi, caduto nel vortice nero dell’usura – come un’imprenditrice donna – ha perso tutto, finendo nel mirino di balordi per anni, dando agli usurai oltre un miliardo delle vecchie lire.
Campo, a quanto emerge, chiedeva una provvigione del 5-10% sul risarcimento che le vittime avrebbero ottenuto. Insomma, un’estorsione. I finanzieri hanno ricostruito l’illecito business imbastito da Salvatore Campo, ora ai domiciliari e ancora sotto indagine della procura catanese.