“Lo possiamo dire senza tema di essere smentiti” – afferma Pippo Giordano, ex ispettore della DIA.
“Volgendo lo sguardo al passato vedo una canea di pusillanimi che orbitano nei cieli di Capaci e via D’Amelio: reticenti e omertosi per innata virtù, ma che dichiarano di essere stati amici di Falcone e Borsellino.
Mi riferisco anche a colleghi dei due magistrati.
E da buon siciliano, affermo che codesti individui sono dei piritolli e finanche tutto fumo e niente arrosto.
A costoro non interessa la verità, assolutamente no!
Basta apparire e “annacarisi” per darsi aria. Un po’ come facevano U Curtu di Corleone e i suoi accoliti.
Ricordo da bambino, quando dicevamo: “ talè comu s’annaca, si viri che è un pezzo da 90”.
Orbene, ora i piritolliani di turno affollano i talk show.
Parlano di tutto, senza avere necessità poi di comprovare con elementi fattuali il loro dire.
Ma sì, basta apparire e soprattutto ammaliare l’ascoltatore, che appare come un ingenuo credulone e quindi facile preda del disonesto di turno.
Ne consegue che il credulone di turno diventa il megafono, e dunque ipso facto raggiunge una platea più grande.
Ma non crediate che tutto questo nasce sol per vanità d’apparire? Noooo. E’ una fine strategia per ammorbare la verità sulle stragi di Capaci e via D’Amelio.
In itinere c’è un processo sulla strage di via D’Amelio, che sta per concludersi.
Attori primari, comparse di qualsiasi natura, pentiti vestiti da pupo, altre maschere e pochi volti, di pirandelliana memoria, si affannano per dimostrare che in via D’Amelio nulla di illegale fu commesso dopo la strage.
In soldoni, si vorrebbe santificare che l’Agenda rossa non fu trafugata, ma che invero il dottor Paolo Borsellino l’avrebbe lasciata a casa.
E le dichiarazioni rese dalla signora Agnese Borsellino, che ha dichiarato invece che il marito l’Agenda l’aveva riposta nelle sua borsa, sono ritenute nulle?
E che nessun depistaggio fu commesso?
E che dire del vivaio di pseudo pentiti nati al di fuori del clima primaverile, vestiti a festa per la bisogna?
Raccontano fesserie a iosa per far felici conduttori televisivi, ma non solo.
Anzi sembra una regia ben collaudata: creare un clima di confusione e quindi intorbidire la verità nascente.
Ogni qualvolta si tenta di aprire la porta per accendere la luce della verità, ecco che intervengono i “pupi” per creare il blackout.
Se possedete i ‘gioielli di famigghia’, date un colpo di reni e consentite ai martiri delle stragi di riposare in pace.
Date ai familiari quella verità che attendono da 30 anni, non siate reticenti.
Scrollatevi d’addosso il marchio di ‘traditori’, perchè è questo quel che siete.
Date un seguito alle parole di un Galantuomo Siciliano – Paolo Borsellino – , allorquando definì la Procura di Palermo ‘un nido di vipere’.
E ancora oggi non conosciamo l’identità di ‘non posso pensare che un amico mi abbia tradito’, parole in lacrime del dottor Paolo Borsellino.
Lo so a voi non interessa una cippa, avete il cuore posizionato nel lato B”.
LA VALLE DEI TEMPLI 2.6.2022