FIAMMETTA BORSELLINO con i ragazzi di Tarquinia

FIAMMETTA BORSELLINO con gli studenti di agraria

 

Fiammetta Borsellino in visita alla Cittadella di Semi di pace

Tarquinia – La figlia del magistrato: “Un luogo magico, molto bello e curato, dove si percepisce tanta energia”

 

Tarquinia - Fiammetta Borsellino in visita alla Cittadella di Semi di pace

GALLERIA FOTOGRAFICA

 

Ieri mattina, 12 dicembre, Fiammetta, la figlia più piccola del magistrato Paolo Borsellino, ucciso brutalmente dalla mafia il 19 luglio 1992, (assieme agli agenti Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina) è stata accolta nella Cittadella di Semi di pace.
Accompagnata da Laura Piroli, dirigente dell’istituto Vincenzo Cardarelli di Tarquinia, ha ricevuto il benvenuto del presidente dell’associazione, Luca Bondi con i volontari, studenti e insegnanti del Cardarelli.
Grande emozione ha suscitato la presenza di Fiammetta, una forte testimonianza di impegno dei valori di giustizia, di legalità, di partecipazione attiva. La sosta attorno alla stele dedicata ai giudici Falcone e Borsellino e agli agenti delle scorte ha rappresentato un momento speciale di riflessione e rispetto per uomini dello stato che hanno sacrificato la loro vita per tutti noi. Significativo anche il percorso ai memoriali della shoah e del migrante, nonché dell’emporio solidale quale luogo di accoglienza e di servizio per i più bisognosi.

Fiammetta ha voluto lasciarci queste parole: “Sono rimasta particolarmente colpita dalla vostra Cittadella, un luogo magico, molto bello e curato, dove si percepisce tanta energia. Qui poi, grazie ai vostri memoriali, la memoria diviene impegno, azione“.
Grazie Fiammetta per il messaggio di vita che ci hai consegnato nella semplicità!

Semi di pace 13 dicembre, 2022 


 

VIDEO

INCONTRO Rete di Scuole per la Legalità. Fiammetta Borsellino

 

Tarquinia, studenti raccolgono olive su un terreno confiscato alla mafia

La scuola ospiterà il 12 dicembre prossimo Fiammetta Borsellino, figlia del celebre giudice antimafia, che condividerà con i ragazzi le proprie esperienze e il messaggio propositivo di un’Italia e un mondo migliori”.

Il corso di Agraria dell’istituto Cardarelli di Tarquinia in campo contro le mafie. Gli studenti hanno infatti raccolto le olive su di un terreno confiscato alla criminalità organizzata nella località San Giorgio.

L’idea di coinvolgere il Cardarelli è arrivata dal Comune di Tarquinia e la dirigente scolastica Laura Piroli ingrazia “il sindaco Giulivi e l’assessore Zacchei per averci coinvolti, perché è attraverso il fare che si costruisce con maggior forza e profondità. Lasciare un segno del nostro passaggio per modificare il passato e migliorare il futuro: questa la missione che gli studenti del corso di Agraria hanno voluto mandare quando, nel corso dei giorni scorsi, hanno inteso prendere parte all’iniziativa.

La sfida è arguta e non solo simbolica: da proprietà associata al mondo malavitoso, il territorio è trasformato in occasione di riscatto, che pone al centro come principale attore e autore la scuola di Tarquinia, che da anni combatte in prima linea a favore della giustizia e della legalità, educando i propri allievi a una cittadinanza consapevole. Il Cardarelli, nel 2016, ha infatti promosso la formazione di una Rete per la Legalità che è stata inaugurata ufficialmente nel 2017, arrivando a raccogliere, al momento, sedici scuole superiori tra la provincia di Viterbo e il comune di Civitavecchia. Questo ruolo guida è stato sancito dalla possibilità di aver conservato, per un anno all’interno della scuola di Tarquinia, il codice d’udienza del magistrato Giovanni Falcone, al quale la Rete è intitolata.

CORRIERE DI VITERBO 13.11.202


Tarquinia, studenti raccolgono olive su un terreno confiscato alla mafia

Il corso di Agraria dell’istituto Cardarelli di Tarquinia in campo contro le mafie. Gli studenti hanno infatti raccolto le olive su di un terreno confiscato alla criminalità organizzata nella località San Giorgio. L’idea di coinvolgere il Cardarelli è arrivata dal Comune di Tarquinia e la dirigente scolastica Laura Piroli ingrazia “il sindaco Giulivi e l’assessore Zacchei per averci coinvolti, perché è attraverso il fare che si costruisce con maggior forza e profondità. Lasciare un segno del nostro passaggio per modificare il passato e migliorare il futuro: questa la missione che gli studenti del corso di Agraria hanno voluto mandare quando, nel corso dei giorni scorsi, hanno inteso prendere parte all’iniziativa.La sfida è arguta e non solo simbolica: da proprietà associata al mondo malavitoso, il territorio è trasformato in occasione di riscatto, che pone al centro come principale attore e autore la scuola di Tarquinia, che da anni combatte in prima linea a favore della giustizia e della legalità, educando i propri allievi a una cittadinanza consapevole. Il Cardarelli, nel 2016, ha infatti promosso la formazione di una Rete per la Legalità che è stata inaugurata ufficialmente nel 2017, arrivando a raccogliere, al momento, sedici scuole superiori tra la provincia di Viterbo e il comune di Civitavecchia. Questo ruolo guida è stato sancito dalla possibilità di aver conservato, per un anno all’interno della scuola di Tarquinia, il codice d’udienza del magistrato Giovanni Falcone, al quale la Rete è intitolata. La scuola ospiterà il 12 dicembre prossimo Fiammetta Borsellino, figlia del celebre giudice antimafia, che condividerà con i ragazzi le proprie esperienze e il messaggio propositivo di un’Italia e un mondo migliori”.

19.12.2022 Rete per la Legalità- Giovanni Falcone, ospite Fiammetta Borsellino

NewTuscia – TARQUINIA – L’IIS Vincenzo Cardarelli fa il resoconto della giornata della “Rete per la Legalità- Giovanni Falcone”, che ha avuto come ospite Fiammetta Borsellino

Il coraggio di essere normale. Si è rinnovato anche quest’anno l’appuntamento che i ragazzi della rete per la legalità “Giovanni Falcone” ed i loro insegnanti si danno da tempo, per riflettere insieme sui valori cui la loro comunità ha scelto di ispirarsi. Una comunità che conta ormai oltre ventimila aderenti, da ventidue scuole dell’Alto Lazio, che si alternano nella conduzione annuale delle iniziative.

Il 12 dicembre di quest’anno – una data di per sé drammaticamente evocatrice nella recente storia del nostro paese – ragazzi ed insegnanti del “Cardarelli” di Tarquinia e di altre scuole si sono riuniti presso il Teatro comunale Rossella Falk, per incontrare Fiammetta Borsellino, la figlia minore del giudice Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992.

L’incontro è stato introdotto dalla Dirigente scolastica del Cardarelli, Laura Piroli, che ha insistito sull’importanza di non voltare mai le spalle ai soprusi in qualunque forma si presentino, e di non stancarsi mai di ascoltare la storia, umana e professionale, di chi ha percorso la strada della legalità con passione e convinzione, rimando fermo sulle proprie convinzioni di poter partecipare alla formazione di una società più giusta.

L’evento portava in sé l’emozione del ricordo, ma anche la tensione dell’impegno civile. Entrambe queste corde hanno vibrato nell’appassionato intervento di “Fiammetta” (così vuole essere chiamata), che ha saputo muoversi costantemente tra il registro dei ricordi personali e familiari e quello della testimonianza di valori collettivi, in nome dei quali un uomo sceglie di vivere e per difendere i quali gli può accadere anche di morire.

Ma come vive un uomo esposto a queste sfide, quale è il suo rapporto con le persone che gli sono vicine? Un tema, questo, che è stato centrale nell’appassionato intervento dell’ospite ma che è poi tornato molte volte nelle domande dei ragazzi.

La risposta che ha preso forma, fra domande e risposte, si è mossa sul confine tra coraggio e paura. Chi sa che il suo dovere lo chiama a rischiare la vita non può non conoscere la paura: l’importante è che questa non lo paralizzi e non lo trattenga dal fare ciò che deve. La paura è un riflesso naturale, ma può e deve essere arginata dal coraggio. Quel coraggio che spinge un uomo che sa di essere “un morto che cammina” a vivere il proprio lavoro e la propria missione con serenità e che gli consente di essere marito e padre senza trasferire sui propri cari il carico di un’angoscia che renderebbe la loro vita insopportabile.

Il regalo forse più bello che Fiammetta ha lasciato ai ragazzi è stato proprio quello della “normalità” del coraggio. La figura di Paolo Borsellino ne è uscita ancora più umana e per questo più forte come esempio da imitare: anche per chi, per sua fortuna, non deve rischiare la vita per fare il proprio dovere.

Un incontro il cui calore e la cui forza evocativa resteranno a lungo negli animi di coloro che hanno avuto la fortuna di partecipare in teatro e per tutti quelli che vorranno rivedere l’importante testimonianza sul canale YouTube della scuola. Anche questo è la scuola: non solo sede di studio di ciò che è stato, ma occasione di incontri “forti” e capaci di lasciare il segno nelle coscienze.

IIS Vincenzo Cardarelli Tarquinia

 

 


 comunicazioni

ISTITUTO COMPRENSIVO “A. SCRIATTOLI” di VETRALLA

lI.S. “A. Meucci” Liceo Scientifico, Liceo Linguistico, Liceo delle Scienze Umane, Istituto TecnicoTecnologico Ronciglione

Istituto Istruzione Superiore G. Marconi   Civitavecchia