LO STRAGISTA

 
E volarono tanti palloni mediatici sulla cattura del padrino Matteo M.Denaro..e tanti improvvisarono competenze sulle mafie-che non hanno- da credersi dio in terra.
Grazie a Dio il boss del tranese è ora al 41 bis, seppure con un ritardo sul quale si sta indagando.
Ma che delirio però.
Non credo affatto ad alcuna ‘consegna’ del boss, sfatiamo i luoghi comuni.Pero’…e’ una storia ancora tutta da scrivere quella della fine di MMD…e non credo che si troveranno le chiavi dei misteri. Via, al momento abbiamo solo frammenti di verità, indiscrezioni- alcune false- come la storia del libro mastro ritrovato- una schiocchezza- Il boss stava per fuggire quando e’ uscito dalla clinica dopo l’accettazione – ma non si deve dire- e l’eccessiva spettacolarità della cattura crea imbarazzo. Intanto sarebbe stata una garanzia in più di trasparenza che tanti corpi delle varie Polizie avessero prodotto il risultato comune nell’arresto del boss di Castelvetrano, piuttosto che un solo corpo col monopolio della verità. Per esempio la Polizia di Stato da anni indaga sul padrino, ha contribuito in modo concreto alle indagini su M.M.Denaro, ma nessuno lo dice. Per questo motivo tanti vivono nella dietrologia della cattura, non si fidano.
E poi, un conto è informare e verificare le fonti, ricostruire i fatti…e conoscere la storia della famiglia mafiosa di Castelvetrano, altra cosa è la gara a chi la spara più grossa. Non ci sono covi ma abitazioni nella disponibilità del padrino scoperte dagli inquirenti. E soprattutto finitela coi gossip: Matteo Messina Denaro è uno dei più spietati e sanguinari stragisti. Si sa, oggi va di moda il folklore la gara a chi rende il boss più simpatico e ammiccante al pubblico con la sua smania di selfie come in una fiction, sessuomane e amante di griffe e orologi da 35mila euro. Il modello del male piace al pubblico e fa ascolti e la narrazione folkloristica, è complice. È un gioco perverso cui si sta assistendo. Si rischia di depistare il racconto dei fatti.I FATTI: nomi e cognomi, persone condannate per mafia con sentenze passate in giudicato che hanno favorito la latitanza del boss, parenti e amici strategici, politici con sentenze a carico. Ma si sa la cronaca giudiziaria è ‘difficile’ da studiare ai più, è fatica, un rompicapo…allora buttiamola in caciara, facciamo la cronaca dei ‘fenomeni’ invece della ricostruzione dei fatti e delle serie indagini giornalistiche.
Il complottismo, il dio invincibile, ‘ora si pente’, il viagra, le donne, il libro mastro,’ non reggerà il carcere’, la menzogna. STATE UMILIANDO LE VITTIME DI MAFIA. Matteo Messina Denaro non è un playboy ma il pupillo, il ministro del male di Totò Riina, depositario dei segreti e del tesoro di cosa nostra.
Basta con gli scacciapensieri e il boss playboy. È L’AUTORE DI CENTINAIA DI OMICIDI SPIETATI.