Il “no” alle mafie del Comitato 5 Dicembre 2014, che unisce i 16 Comuni che ne fanno parte, è attuale come sette anni fa, quando i municipi decisero di unirsi dopo l’inchiesta “Insubria”.
Oggi, domenica 5 dicembre, le recenti inchieste di ’ndrangheta sul territorio hanno portato i Comuni di Appiano, Bregnano, Cadorago, Carimate, Casnate con Bernate, Cassina Rizzardi, Cermenate, Cucciago, Fino, Grandate, Guanzate, Lomazzo, Lurago Marinone, Rovellasca, Turate e Vertemate con Minoprio a essere presenti ieri alle 11, alla manifestazione globale sulla legalità terminata a Cermenate.
«In vista dei tanti appalti che, anche grazie ai fondi del nostro Piano nazionale di ripresa e resilienza, stanno per arrivare, l’attenzione oggi va tenuta molto, molto alta», l’allarme lanciato da Monica Forte , presidente della Commissione Antimafia di Regione Lombardia.
«Contrasto senza se e senza ma, attraverso il rafforzamento del lavoro della magistratura, fondamentale, anche con riferimento agli ultimi episodi – ha detto il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni – Il contrasto si fa anche portando via ai mafiosi beni e patrimoni, e mettendoli a disposizione del mondo del sociale».
Presente a Cermenate anche Cantù, con il vicesindaco Giuseppe Molteni . Ritrovo al civico 10 di via Di Vittorio, dove si trova la villetta confiscata alla ’ndrangheta, oggi sede del Progetto San Francesco.«Questo momento manda un messaggio molto forte alla criminalità organizzata, presenza radicata nel territorio – ha detto Forte – Qui si sta dicendo che si è contro. E oggi è particolarmente importante, perché le mafie oggi offrono servizi altamente convenienti. Ma quando si accetta un prestito perché conviene, si sta varcando una soglia da cui non si torna più indietro. Perché le mafie si appropriano delle imprese».
«Insieme – ha concluso il sindaco di Cermenate Luciano Pizzutto – abbiamo organizzato questo evento in quindici giorni. E siamo uniti contro le mafie».
Un mini corteo silenzioso, per dire “No alle mafie, uniti nella legalità”, ieri mattina ha sfilato anche lI Comune di Appiano da villa Rosnati (sede del municipio) in piazza Libertà. Qui la delegazione, guidata dal sindaco Giovanni Pagani , ha affisso uno striscione che resterà esposto sul vecchio municipio per tutte le festività. La recente operazione contro la ’ndrangheta ha interessato anche Appiano, dove in un box di una palazzina in via Mazzini si tenevano riunioni con persone finite in carcere. «Noi aderiamo ai programmi della legalità e del contrasto alla mafia – dichiara il sindaco – La lotta alle mafie deve partire dalle scuole».
Christian Galimberti – Manuela Clerici