Luciano Traina

 

Luciano Traina, è il fratello di Claudio Traina, Agente Scelto della Polizia di Stato , ucciso a 27 anni nella strage di Via D’Amelio. Arruolato in Polizia giovanissimo, dopo essere stato a Milano e Alessandria, aveva ottenuto da poco il trasferimento nella sua città Palermo, quando venne ucciso in un attentato mafioso in via d’Amelio a Palermo insieme ai colleghi Catalano Agostino, Cosina Walter Eddie, Loi Emanuela, Li Muli Vincenzo. I cinque agenti erano, insieme ad un sesto poliziotto, i componenti della scorta del Procuratore Aggiunto di Palermo Paolo Borsellino che stavano accompagnando in visita a casa della madre. Un’ auto carica di tritolo , posteggiata nella via venne fatta esplodere da uomini della mafia, dilaniando il giudice Borsellino , Catalano, Traina, Li Muli, Cosina e Loi . Il sesto agente della scorta ed altre 23 persone rimasero gravemente ferite. Vive in Brasile, invece, lontano dalla Sicilia e dalla parola mafia, Dario, figlio dell’agente Claudio Traina, che il giorno in cui suo padre è rimasto ucciso in via D’Amelio aveva solo undici mesi. Oggi – dice chi lo conosce – è lo specchio del papà.

A riportare in vita la memora di Claudio ci pensa allora suo fratello Luciano, ex agente della Squadra Mobile di Palermo, che dopo la strage fece parte del pool di poliziotti che catturarono il boss Giovanni Brusca, e che proprio per questo scivolò – suo malgrado – un un’intricata vicenda lavorativa. “Io sono convinto che queste nuove indagini possano fare luce su cosa realmente è successo in quegli anni a Palermo, e consegnare alla giustizia i veri mandanti”. “Allora chi poteva parlare non ha parlato – prosegue – ma oggi i tempi, forse, sono davvero maturi. E chi ha coscienza pesante troverà il modo di liberarsela”.