L’emozione non ha voce cantava nel 1999 Andriano Celentano, venerdì sera a Trieste presso la Sala Luttazzi, l’emozione aveva una voce ed era quella dell’attore e regista Francesco Gusmitta. Gusmitta lavora a livello nazionale da molteplici anni. L’attore triestino ha portato in scena la vita dell’agente della divisione anticrimine Eddie Cosina, rimasto ucciso nella strage di via D’Amelio a Palermo il 19 luglio 1992, con lui persero la vita, oltre a Paolo Borsellino, i colleghi Emanuela Loi, Agostino Catalano, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli.
Gusmitta ha fatto un lavoro capillare, tessendo una tela di incontri con i familiari per ricostruire la vita dell’agente. I familiari di Cosina hanno ringraziato Gusmitta per la realizzazione del progetto e per l’interpretazione teatrale. Coloro che hanno conosciuto l’agente hanno detto di averlo rivisto sul palco attraverso l’interpretazione di Gusmitta. L’abbraccio del pubblico in tripudio, al termine dello spettacolo, è la prova dell’obbiettivo raggiunto. L’obbiettivo era quello di far rivivere Eddie Cosina attraverso la forza del teatro. La sala Luttazzi ha visto il tutto esaurito, la città ha risposto alla chiamata, dimostrando sensibilità per il tema e memoria per Eddie Cosina, l’agente non è stato dimenticato dai suoi concittadini.
Il teatro è un lavoro corale, sottolinea Gusmitta, a muovere l’ingranaggio di questo progetto è stato Lorenzo Tamaro del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia). Il Centro di Produzione Teatrale “Artisti Associati” ha portato in scena attraverso una chiave inedita, quella teatrale, la vita di uno dei nostri “ANGELI CUSTODI” questo il titolo dello spettacolo. Il progetto è stato reso possibile grazie al contributo del mecenate Enrico Samer. L’Assessore alla Cultura del Comune di Trieste Giorgio Rossi ha voluto inserire lo spettacolo nell’ambito della rassegna “Una luce sempre accesa”.
“ANGELI CUSTODI” verrà riproposto all’interno della rassegna “Innesti – Connessioni teatrali affatto prevedibili” il 27 e 28 giugno alla sala Bergamas di Gradisca di Isonzo. È volontà di Francesco Gusmitta, riproporre agli alunni delle scuole “ANGELI CUSTODI – Un passo avanti nel pericolo due indietro davanti al successo” per sensibilizzare le nuove generazioni alla lotta alla mafia.
L’attore e regista ha ricordato che lo spettacolo è stato scritto insieme a Riccardo Irrera, realizzando una promessa che si erano fatti fin da ragazzi: quella di lavorare assieme. La collaborazione ha “partorito” uno spettacolo di grande qualità e impatto emotivo. La speranza è di rivedere “ANGELI CUSTODI” nei teatri di tutta Italia.
TRIESTE CAFFÈ 16.5.2023