VERBALE COMMISSIONE ANTIMAFIA
LOMBARDIA COLONIZZATA DAI CLAN – VIDEO RAI
Viola: ‘In Lombardia c’è la colonizzazione della ‘ndrangheta
In Lombardia “assistiamo a un fenomeno di ‘colonizzazione’ della ‘ndrangheta” che, anche se da un lato ha ancora come principale fonte di reddito il narcotraffico, dall’altro ha subito “una mutazione genetica” con le infiltrazioni nel settore economico-finanziario e nel mondo dell’impresa.
Lo ha spiegato, in sintesi, il procuratore di Milano Marcello Viola oggi alla commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie spiegando che sul territorio lombardo operano “tutte le mafie ma la ‘ndrangheta è prevalente”. Nel distretto della corte d’appello le “locali individuate sono 25 e hanno collegamenti” con quelle omologhe in Calabria il che “conferma l’unitarietà” della associazione mafiosa.
Il procuratore Viola, che ha parlato di un quadro “meritevole di attenzione e allarmante”, pur sottolineando che ancora “l’attività prevalente è quella del commercio delle sostanze stupefacenti”, ha aggiunto che “è significativo il numero di procedimenti iscritti per reati economico-finanziari”. Procedimenti a cui si aggiungono quelli che si occupando del contrasto allo “sfruttamento dei lavoratori”.
All’audizione hanno partecipato anche l’aggiunto Alessandra Dolci e il pm Paolo Storari, titolare dei più importanti fascicoli sullo sfruttamento dei lavoratori con al centro le cooperative che offrono alle imprese mano d’opera, “molto spesso in mano alla criminalità organizzata”. ANSA 1.8.2023
Il magistrato in audizione alla Commissione parlamentare antimafia ha parlato di strutture «stabili e consolidate» e inoltre di «preoccupanti situazioni di saldatura tra la criminalità organizzata e alcuni settori dell’economia, anche con il coinvolgimento di imprenditori e professionisti»
Sono 25 le “locali” di ‘ndrangheta individuate nell’area di competenza della Direzione distrettuale antimafia di Milano. È uno dei dati resi noti dal procuratore del capoluogo lombardo, Marcello Viola, nel corso di una audizione in commissione antimafia.
«Ci sono diverse strutture ordinamentali, i collegamenti tra le locali lombarde e le ‘ndrine calabresi, specie nei momenti di difficoltà, confermano l’esistenza di una struttura unitaria, ferme restando le rispettive autonomie».
Un vero e proprio «fenomeno di ‘colonizzazione’ della ‘ndrangheta» che, anche se da un lato ha ancora come principale fonte di reddito il narcotraffico, dall’altro ha subito «una mutazione genetica» con le infiltrazioni nel settore economico-finanziario e nel mondo dell’impresa.
«Gli interessi delle organizzazioni ‘ndranghetiste si sono concentrate sempre di più su quelle attività illecite a basso rischio sotto il profilo penale ma molto redditizie come il traffico e lo smaltimento di rifiuti», ha aggiunto il procuratore.
«Molti degli ‘ndranghetisti coinvolti nella maxi inchiesta ‘Infinito’, nella prima decade degli anni duemila, sono stati scarcerati per fine pena – ha ricordato Viola – e questo ha comportato mutamenti nell’equilibrio del territorio. È un dato preoccupante perché dopo dieci anni si ripropongono le stesse dinamiche criminali, con un’accentuazione del carattere imprenditoriale della criminalità ndranghetista e della capacità di infiltrazione del tessuto economico e sociale della regione».
Si tratta di «presenze strutturali, stabili, consolidate», che favoriscono «preoccupanti situazioni di cointeressenza e saldatura tra la criminalità organizzata e alcuni settori dell’economia, anche con il coinvolgimento di imprenditori e professionisti».
«A Milano sono attive tutte le mafie tradizionali, prima tra tutte la ‘ndrangheta, e le cosiddette nuove mafie, con una presenza significativa di gruppi stranieri, soprattutto di etnia albanese e cinese, dediti per lo più al narcotraffico. La Lombardia è sicuramente la regione italiana in cui, al di là delle regioni di origine, è più estesa e preoccupante la presenza delle mafie». LACNEWS24 1.8.2023